THE WHO – Zak Starkey lascia nuovamente la band a poche settimane dal tour d’addio
Zak Starkey, storico batterista dei The Who dal 1996, è stato allontanato dalla band per la seconda volta in un mese, a pochi mesi dall’inizio del tour d’addio del gruppo nel Nord America. La notizia è stata confermata da Pete Townshend tramite un post pubblicato sui social lunedì 19 maggio.
«Dopo molti anni di grande lavoro alla batteria da parte di Zak, è arrivato il momento di un cambiamento», ha scritto il chitarrista, definendo il momento “toccante” e augurando il meglio a Starkey per i suoi progetti futuri.
A distanza di un’ora dalla dichiarazione di Townshend, Starkey ha fornito una propria versione dei fatti, sostenendo che la decisione non è stata affatto consensuale:
«Sono stato licenziato due settimane dopo essere stato reintegrato e mi è stato chiesto di rilasciare una dichiarazione in cui avrei dovuto dire che avevo lasciato il gruppo per seguire altri progetti musicali. Non è vero. Amo i The Who e non avrei mai lasciato, deludendo così tante persone meravigliose che mi hanno sostenuto durante tutta questa follia».
Nel suo messaggio, il batterista ha parlato di «settimane di caos» e di un rapporto “a fisarmonica”, fatto di ingressi e uscite continue dalla band. Ha poi chiarito che, pur avendo altri progetti musicali, questo non ha mai rappresentato un problema per il suo impegno con i The Who.
Le tensioni sarebbero iniziate dopo un’esibizione alla Royal Albert Hall nel marzo 2024. Durante quel concerto, Roger Daltrey avrebbe manifestato sul palco una certa insoddisfazione per la performance del batterista, arrivando a fermarsi nel bel mezzo di The Song Is Over e dichiarando al pubblico: «Per cantare quella canzone ho bisogno di sentire la tonalità, e non la sento. Sento solo la batteria che fa boom, boom, boom. Non posso cantare su questo. Mi dispiace, ragazzi».
L’episodio ha segnato una rottura immediata, con Starkey che avrebbe reagito in modo sarcastico ribattezzando il cantante “Toger Daktrey” e lamentando di essere stato accusato formalmente di “sovraesecuzione”.
Tre giorni dopo, tuttavia, il batterista era stato reintegrato. All’epoca, Townshend aveva parlato di «problemi di comunicazione personali e privati da entrambe le parti, che sono stati felicemente chiariti». Starkey aveva ringraziato pubblicamente sia lui che Daltrey.
Figlio di Ringo Starr, Starkey è entrato a far parte dei The Who in occasione del tour di Quadrophenia del 1996. È stato introdotto alla batteria dal leggendario Keith Moon, storico membro della band e amico di famiglia, che gli regalò il suo primo drumkit per l’ottavo compleanno.
La sua nuova uscita dalla band arriva in un fine settimana particolarmente movimentato per i batteristi: anche Josh Freese, che aveva sostituito il compianto Taylor Hawkins nei Foo Fighters, ha annunciato di essere stato allontanato dal gruppo. Freese ha commentato la decisione con toni pacati: «In 40 anni di carriera non ero mai stato licenziato da una band. Non sono arrabbiato, solo un po’ scioccato e deluso».
Date italiane
In occasione di questo momento speciale, THE WHO si esibiranno in Italia per due date nel luglio 2025:
- 20 luglio – Anfiteatro Camerini, Piazzola sul Brenta (PD)
- 22 luglio – Parco della Musica, Segrate (Milano)
Il comunicato integrale di Zak Starkey:
Sono stato licenziato due settimane dopo essere stato reintegrato e mi è stato chiesto di rilasciare una dichiarazione in cui affermavo di aver lasciato gli Who per dedicarmi ad altri miei progetti musicali. Questo sarebbe stato una menzogna. Amo gli Who e non li avrei mai lasciati. Quindi non ho fatto quella dichiarazione… Lasciare gli Who avrebbe anche significato deludere le innumerevoli persone straordinarie che mi hanno sostenuto (grazie a tutti voi un milione di volte e anche di più) durante queste settimane di caos, in cui sono stato dentro e fuori, dentro e fuori, come una dannata fisarmonica.
Per chiarire la questione dei “progetti paralleli”: sì, ho altri progetti e ne ho sempre avuti. Gli Who hanno sempre avuto un’attività live piuttosto sporadica o ridotta nella maggior parte degli anni, a parte due tour estesi nel 2000 e nel 2006/2007.
Per essere precisi: mentre ero con gli Who tra il 1996 e il 1999, ho lavorato anche con Johnny Marr, i Lightning Seeds e Mike Scott.
Dal 2000 al 2003, ho fatto parte di Johnny Marr and The Healers, aprendo i concerti degli Oasis in Europa, pubblicando un album e affrontando un tour mondiale di sei mesi.
Dal 2004 al 2008 ho suonato con gli Oasis in due album in studio e in 120 concerti.
Dal 2006 al 2017 ho lavorato con i Pengu!Ns e con il progetto Sshh, suonando in tour internazionali e pubblicando tre singoli.
Nel 2007 ho suonato con Kasabian ai BBC Proms e fatto parte della formazione Weller Coxon Starkey Mani.
Nel 2015 ho partecipato agli show dei Hollywood Vampires al Roxy di Los Angeles e al Rock in Rio.
Dal 2017 al 2020 ho lanciato l’etichetta Trojan Jamaica, pubblicando tre album e vincendo un Grammy per il miglior album reggae nel 2020.
Sempre nel 2020 ho preso parte al concerto tributo per Peter Green.
Come si può vedere, c’è sempre stato tempo per altri progetti…
Dal 2022 fino a oggi (2025) ho lavorato con i Mantra of the Cosmos, insieme a Shaun Ryder, Bez, Andy Bell e NG. Abbiamo pubblicato singoli ma non fatto tour, perché tutti i membri sono molto impegnati.
Niente di tutto questo ha mai interferito con gli Who né è mai stato un problema per loro.
La bugia è — o sarebbe stata — che io abbia lasciato gli Who. Non è vero.
Amo gli Who e tutte le persone che ne fanno parte.
Visualizza questo post su Instagram
Comments are closed.