Dopo giorni di voci e speculazioni, Pete Townshend ha confermato che Zak Starkey non lascerà i THE WHO, smentendo di fatto le notizie secondo cui il batterista — da quasi trent’anni con la band — sarebbe stato licenziato in seguito al concerto al Royal Albert Hall lo scorso marzo.
La notizia del reintegro di Starkey arriva direttamente da un lungo post pubblicato da Townshend sul sito ufficiale della band e rilanciato via Instagram, in cui chiarisce la situazione e si assume la responsabilità per parte della confusione che si è generata. Di seguito, la dichiarazione integrale:
“Ultim’ora! Gli Who sostengono Zak!
Non gli è stato chiesto di lasciare THE WHO.
Ci sono stati alcuni problemi di comunicazione, personali e privati da entrambe le parti, che dovevano essere affrontati, e lo sono stati felicemente.
Io e Roger volevamo che Zak rendesse più preciso il suo stile di batteria recentemente evoluto, per adattarsi alla nostra formazione non orchestrale, e lui ha accettato senza problemi. Mi assumo la responsabilità per parte della confusione. I nostri concerti per la Teenage Cancer Trust alla Royal Albert Hall sono stati un po’ complicati per me. Pensavo che quattro settimane e mezzo sarebbero state sufficienti per riprendermi completamente da una protesi totale al ginocchio. (Perché mai ho pensato di poter atterrare sulle ginocchia?) Sbagliato!
Forse non abbiamo dedicato abbastanza tempo ai soundcheck, il che ci ha causato problemi sul palco. Il suono al centro del palco è sempre il più difficile con cui lavorare. Roger non ha fatto nulla di sbagliato, a parte sistemarsi gli auricolari. Zak ha commesso qualche errore e si è scusato. Anche se con un batterista a forma di paperella di gomma.
Siamo una famiglia, la questione è esplosa molto in fretta e ha avuto troppo spazio. È finita. Ora andiamo avanti con ottimismo e con il fuoco nello stomaco.
Per quanto riguarda Roger, i fan potranno godersi i suoi prossimi concerti solisti con il suo favoloso batterista, Scott Devours, di cui si vociferava potesse sostituire Zak negli WHO e che è sempre stato un sostenitore della band.
Devo delle scuse a Scott per non aver fermato quella voce prima che si diffondesse. Ci è rimasto male. Prometto di offrirgli un drink molto lungo e di dargli un abbraccio.”
Firmato Pete Townshend, 19 aprile 2025.
La dichiarazione arriva pochi giorni dopo che un portavoce della band aveva annunciato la separazione da Starkey, apparentemente a causa di insoddisfazioni per la sua performance al Royal Albert Hall, durante uno dei concerti a sostegno della Teenage Cancer Trust. Anche Roger Daltrey, durante l’esecuzione del brano “The Song Is Over”, aveva interrotto il pezzo lamentando problemi di ascolto sul palco: “Tutto quello che sento sono le batterie che fanno boom, boom, boom. Non posso cantare su questo”.
Zak Starkey, in una dichiarazione a Variety, si era detto deluso ma orgoglioso della sua lunga militanza nella band:
“Sono molto orgoglioso dei miei quasi trent’anni con THE WHO. Raccogliere l’eredità del mio padrino, ‘zio Keith’, è stato il più grande onore, e resto il loro più grande fan. […] Dopo aver suonato quelle canzoni per così tanti decenni, sono sorpreso e dispiaciuto che qualcuno abbia avuto un problema con la mia performance quella sera, ma che ci si può fare?”.
Attualmente Starkey è anche impegnato nel progetto Mantra Of The Cosmos, che a maggio pubblicherà l’album “Domino Bones” in collaborazione con Noel Gallagher. Inoltre, il batterista sta completando la sua autobiografia.
Nonostante gli alti e bassi, le dinamiche interne a THE WHO sembrano ora rientrate. Townshend e Daltrey, rispettivamente prossimi agli 80 e 81 anni, continuano a tenere viva una delle formazioni più longeve e influenti del rock britannico, e lo fanno — come lo stesso Townshend scrive — “con ottimismo e fuoco nello stomaco”.
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