Giovedì 12 dicembre è stata presentata, presso gli spazi espositivi della Fabbrica Del Vapore di Milano, Tim Burton’s Labyrinth, la mostra immersiva dedicata alle opere del regista americano numero uno degli outcast.

Con oltre 50.000 biglietti già venduti nel periodo di prevendita, la mostra organizzata da Letsgo Entertainment in collaborazione con Alveare Produzioni, aperta al pubblico dal 13 dicembre al 9 marzo 2025, ripercorre la personalità di Tim Burton attraverso statue a grandezza naturale dei personaggi più iconici come Edward Mani di Forbice o Emily la Sposa Cadavere, assieme a una serie di disegni inediti e bozze relative ai protagonisti dei numerosi film a cui si fa riferimento, pellicole come Alice In Wonderland, Mars Attacks, Batman, Sweeney Todd e non solo.

Il concetto artistico della mostra, ideato dallo stesso Burton, è quello di perdersi e ritrovarsi all’interno della sensibilità e della creatività: il tutto è disposto come un vero e proprio labirinto in cui perdersi, ritrovarsi, scoprire e scoprirsi, con un focus particolare sul concetto, altrettanto sentito, di identità personale.Quest’ultima appare molto importante sin dall’inizio della mostra: ci si ritrova di fronte a quattro diverse porte e ad un bottone che, una volta spinto, deciderà la porta assegnata. Successivamente però, starà allo spettatore decidere quali altre porte aprire all’interno del labirinto, creando difatti la sua personale mostra.

Entrare nel labirinto è come entrare nella testa dello stesso regista: così viene presentata la mostra, caotica ma ordinata, esilarante ma mai banale, esteticamente perfetta e decisamente non convenzionale. Un viaggio alla scoperta del cinema, dell’anima di un outsider e di se stessi per riscoprire la bellezza della meraviglia di fronte all’arte e fermarsi all’interno di un bellissimo gioco, in una città così frenetica e sempre in movimento verso il prossimo evento da non perdere.

Testo di Martina L’Insalata e fotografie di Ilaria Maiorino

 

 

Comments are closed.