Foto a cura di Daniele Angeli.

Report a cura di Nicolò Cavallaro.

Il Transmission Fest si è svolto dal 24 al 26 Novembre a Ravenna.

 

Dopo l’incredibile esperienza del Labirinto della Masone di qualche mese fa, gli Ulver tornano in Italia per diverse date, tra cui il Transmission x fest.
Invogliato dalla performance di qualche mese fa, non volevo perdermi una seconda occasione per vedere i lupi dal vivo.
Arriviamo alle ore 21:30, quando purtroppo i Tiresia hanno già  terminato (mi scuso con la band per questo).
La location è molto interessante: un capannone restaurato e allestito all’interno con due palchi, uno da live standard e l’altro a terra in una stanza con un fondale molto teatrale. Buona parte del pubblico è già  arrivata e mentre gli ultimi si apprestano ad entrare, sul palco compare Stian Westerhus.
Il norvegese, come al Labirinto, propone uno show in solitaria come voce/chitarra/effetti. La resa live è densa di suoni e il pubblico è ipnotizzato dalla prestazione che alterna momenti di melodicità  un po’ Sigur Ross fino a parti pesantemente noise/industrial. Il finale della show è netto e lascia tutti un po’ storditi anche se in gran parte molto soddisfatti.
 
Breve pausa prima di Bus de la Lum (Nico Vascellari), che suona sul secondo palco: non conoscevo bene il personaggio, ma documentandomi l’ho visto molto attivo nel capo delle arti contemporanee con esposizioni ed altro.
Un po’ quello che mi sarei aspettato.
In realtà  Vascellari qui porta un progetto musicale sulla linea dell’artista precedente però infarcito con elettronica. Parte del pubblico sembra interessata, ma personalmente ammetto che il sound non era decisamente nelle mie corde, anche se la location favorisce molto al mood del suo sound, un po’ teatrale e un po’ da “colonna sonora”.
Ultimi ma decisamente non ultimi, alle ore 23:10 salgono sul palco gli Ulver. La sala è già  mezza piena dalle 22:50 e allo scattare di Nemoralia si affretta ad essere piena del tutto. Lo show è il perfetto show Ulver: luci e visual invidiabili, suoni nitidi e molto molto vicini all’effetto disco e una performance vocale incredibile. Quest’ultima non è sempre perfetta nell’esecuzione, ma è profonda, emotiva e completamente dentro il sound.
Incredibili i momenti durante “So Falls The World” e “1969” in cui l’emotività  vocale e del sound, uniti a visual simbolicamente molto forti, hanno un picco di espressività  senza eguali.
I pezzi del nuovo EP, presentati in questo tour, sono completamente in linea con il disco precedente rendendo scorrevole la performance e la cover di Frankie Goes to Hollywood (the power of love) in chiusura mette ancora una volta la stanghetta ad un livello superiore: una band che ha definitivamente capito cosa significa fare tutto al top.
Setlist: Nemoralia Southern Gothic 1969 So Falls the World Rolling Stone Echo Chamber (Room of Tears) Transverberation Angelus Novus Bring Out Your Dead Coming Home The Power of Love

 

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