2025 – Napalm Records

A distanza di pochi mesi da The Art of Letting Go di Myles Kennedy, cantante e compagno negli Alter Bridge, arriva sul mercato discografico il sesto lavoro solista di Mark Tremonti, chitarrista della storica band americana.

Dodici canzoni che arrivano a distanza di quattro anni dal precedente Marching in Time.
Un lavoro molto melodico e che non ha grandissime accelerazioni di ritmo. Melodico e grintoso allo stesso tempo, con momenti di pura libidine ed evocazione.

I riff chitarristici di Tremonti – per questo progetto – sicuramente sono più orientati al thrash metal rispetto agli Alter Bridge e ai Creed, altra sua storica band. I testi di questo lavoro sono davvero profondi e mai banali e spesso inducono a riflessioni su quanto si possa essere fortunati a stare al mondo, nonostante tutti gli ostacoli che si frappongono sul proprio cammino, anche inaspettatamente.

Tale convinzione è stata da subito ribadita dal primo singolo, Just Too Much, uscito nell’agosto 2024 e accompagnato dal video diretto da J.T. Ibanez (Sevendust). Un video che riprende la band di Tremonti nella sua dimensione ideale: quella live.

Mark Tremonti si avvale della collaborazione di Eric Friedman (chitarra), Tanner Keegan (basso) e Ryan Bennett (batteria), tutti musicisti di enorme talento che accompagnano ormai da tempo il nativo di Detroit.

Un personaggio davvero carismatico, dotato di umiltà davvero tangibile, insignito del titolo di Chitarrista del Decennio (2010/2020) dalla prestigiosa rivista di settore Guitar World, e che ha collezionato ben 60 milioni di dischi nei suoi vari progetti.

Non c’è un filo conduttore in questo lavoro. Ognuna delle dodici canzoni ha un messaggio da trasmettere, una riflessione da condividere e una storia da raccontare. L’iniziale The Mother, The Earth and I è, ad esempio, un accorato appello a far riappacificare l’uomo con la Natura, anche se ormai la sua situazione appare irrimediabilmente compromessa.

Il lavoro poi prosegue spedito su binari consolidati e sonorità che nel background contengono anche elementi etnici, come in Just Too Much. Il primo momento di totale tranquillità arriva solo con la quinta canzone, It’s Not Over, molto ipnotica per riff ed evoluzione, e con la voce splendida di Tremonti in primo piano, che sembra provenire dalle migliori ballad dei Blind Guardian, Savatage e che ricorda anche un po’ il migliore Bruce Dickinson solista.

Nella title track The End Will Show Us How, canta un verso davvero molto intenso: “Mi rivolgo alla Terra, abbandono l’orgoglio, oggi guardo il cielo”.

Sicuramente anche due artisti apparentemente distantissimi tra loro fanno capolino in questo lavoro: Ozzy Osbourne e Frank Sinatra. Quest’ultimo è un vero e proprio idolo per Mark, che ha dedicato una fondazione filantropica al leggendario crooner americano, suonando insieme ai musicisti che l’hanno accompagnato durante la sua infinita carriera. Un progetto nato anche quando è stata diagnosticata la Sindrome di Down alla figlia Stella.

ph Chuck Brueckmann

La fine è probabilmente rappresentata dalla morte, che è la risposta definitiva a tutti i dubbi che hanno tartassato ogni essere vivente nella propria esistenza.

Il lavoro è stato prodotto ancora una volta dallo storico produttore degli Alter Bridge, Michael “Elvis” Baskette, che è riuscito a regalare a Tremonti un sound davvero vincente per questo progetto.

Un disco che sicuramente si candida già da adesso a essere uno dei più belli del 2025. Fossi in voi, non mi perderei la data ormai prossima di Tremonti ai Magazzini Generali di Milano, il 27 gennaio. Potrei raccontarvi ogni pezzo, ma dico soltanto che ognuno dei dodici brani è una piccola gemma. Voglio menzionarvi però la canzone più dura dell’album, Live in Fear, un brano che ti fa scapocciare senza che ci possa essere un domani, con la batteria di Ryan Bennett in evidenza.

Un bel modo di iniziare il 2025. Questo è il dogma derivante da The End Will Show Us How.

Mauro Brebbia


Tracklist:

  1. The Mother, The Earth and I
  2. One More Time
  3. Just Too Much
  4. Nails
  5. It’s Not Over
  6. The End Will Show Us How
  7. Tomorrow We Will Fail
  8. I’ll Take My Chances
  9. The Bottom
  10. Live in Fear
  11. Now That I’ve Made It
  12. All The Wicked Things

Line-up:

  • Mark Tremonti – voce, chitarra
  • Eric Friedman – chitarra
  • Tanner Keegan – basso
  • Ryan Bennett – batteria

Sito ufficiale: marktremonti.com

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