Dopo dieci anni di narrazione continua, TWENTY ONE PILOTS tornano con “The Contract”, primo estratto dal concept album “Breach”, atteso per settembre 2025 su Fueled By Ramen. Il brano riprende la trama lasciata in sospeso in “Clancy” (2024) e si presenta come episodio pilota del capitolo conclusivo di una storia iniziata con “Blurryface” (2015), disco che consacrò il duo grazie a hit globali come “Stressed Out” e “Ride”. Ancora una volta Tyler Joseph e Josh Dun hanno svelato indizi e codici sui social – un rituale ormai abituale per la loro community – prima di pubblicare la canzone e il relativo videoclip ricco di riferimenti all’universo narrativo della band.

Sul piano musicale, “The Contract” mescola nu metal, synth drammatici e passaggi rap, confermando l’approccio ibrido tipico del gruppo. La scelta di un arrangiamento così stratificato sta però dividendo critica e pubblico. Alcuni osservatori giudicano il pezzo eccessivamente denso di stili e poco coeso, mentre i fan ne apprezzano i richiami agli album precedenti e la prosecuzione della trama. Tra versi che citano ansia e insonnia, break a metà tempo e falsetti insistenti nel ritornello, il singolo punta più sulla continuità narrativa che su formule radio friendly.

Nonostante le opinioni contrastanti, l’operazione conferma la vocazione transmediale di TWENTY ONE PILOTS, capaci di trasformare ogni uscita in un evento da decifrare. “Breach” promette di chiudere definitivamente l’arco narrativo, offrendo le risposte attese da una fanbase che negli anni ha seguito indizi, simboli e video interconnessi. In attesa della tracklist completa, rimane da vedere se la conclusione saprà bilanciare ambizione concettuale e solidità musicale, riportando l’attenzione sulla canzone in sé oltre la costruzione del mondo che la circonda.

 

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