Reduci dalla bellissima esperienza dell’anno passato, non potevamo perderci l’edizione 2019 di uno dei festival piùapprezzati e meglio organizzati del centro Europa. Così siamo tornati per il secondo anno consecutivo al De Spiraal di Geraardsbergen, a un’oretta di distanza da Bruxelles, per il WildFest. Complice un bill interessantissimo e un’ottima compagnia.

Atterrate in ritardo, perdiamo purtroppo la prima band in scaletta al Wildfest, Rider, che giocano in casa e a detta dei presenti si sono esibiti in uno show interessantissimo, che ha convinto il già  numeroso pubblico in sala.

Snakebite

Arriviamo invece in tempo, però, per l’esibizione dei tedeschi Snakebite, che avevamo avuto modo di apprezzare in precedenza in altra sede. Con due full lenght all’attivo, numerosi show soprattutto in madrepatria e un look che non passa inosservato, il quartetto convince con pezzi dai ritornelli catchy, un’attitudine rock ‘n’ roll e il sorriso contagioso del frontman Dominik Wagnar. Chiudono con il cavallo di battaglia “Road to Nowhere”.

Snakebite setlist:
Freedom – All Your Lovin’ – Heroes of the Unkown – Two Desperate Hearts – Princess of Pain – Feels Like Fire – We Rise – Road to Nowhere

Snakebite Photos

Aerodyne

E noi siamo pronti per l’act successivo, una delle sorprese del festival, Aerodyne, direttamente da Göteborg, Svezia. Chiamati in seguito alla defezione dei conterranei Art Nation, non lasciano spazio a rimpianti, anzi, portano con sé una carica di energia incredibile che coinvolge non solo chi già  conosceva la band in precedenza ma anche i nuovi fan, conquistati dall’energia e grinta del quintetto. Con un sound piùmetal rispetto alle altre band in scaletta e dei pezzi decisamente trascinanti, la band svedese (che abbiamo avuto modo di vedere in Italia lo scorso maggio e a febbraio 2018) lascia un segno decisamente positivo.

Aerodyne setlist:
Out For Blood – As Above, So Below – Kick It Down – March Davai – Comin’ For You – We All Live A Lie – Breaking Free

Aerodyne Photos

WildHeart

Si prosegue con un’altra band locale, già  vista nella stessa sede lo scorso anno, WildHeart, che sono tra gli organizzatori del festival e colgono l’occasione per presentare l’album di recente uscita “No Love”, che mette in mostra un sound piùmaturo rispetto all’album di esordio. Catapultati qui direttamente dagli anni ’80, con un frontman che sembra appena uscito dalla Sunset Street losangeliana, (bandana, occhiali da sole e gli immancabili leggings), hanno pieno appoggio dal pubblico e contribuiscono ad alimentare l’atmosfera da party con brani incendiari e di facile presa.

WildHeart setlist:
A Stranger’s Eyes – Tonight We Rock – Rumours – On My Way – No Love – One Way Ticket To Paradise – Dutch Courage – Lovehunter – Good To Be Bad – Stone Cold Fox – Never Let Go

WildHeart Photos

Midnite City

Direttamente da Nottingham, Inghilterra, al Wildfest i Midnite City sono un’altra interessante band del panorama melodic rock attuale, capitanati dall’ex TigerTailz Roby Wylde, un frontman coinvolgente con tutte le mosse giuste. Avendo avuto modo di apprezzarli in precedenza sappiamo già  cosa aspettarci e infatti non ci deludono. Il recente “There Goes the Neighborhood” ha ricevuto recensioni positive con brani che facilmente ricordano i Bon Jovi che incontrano i Def Leppard e ben rivivono le atmosfere degli anni ’80. E buona parte della scaletta è proprio concentrata sui pezzi del nuovo album, che rendono molto bene dal vivo.

Midnite City setlist:
Here Comes The Party – We Belong – Life Ain’t This On The Radio – Ghosts Of My Old Friends – You Don’t Understand Me – One Step Away – Canà¤t Wait For The Nights – Tonight You’re All I Need – Summer Of Our Lives – Give Me Love

Midnite City Photos

Shiraz Lane

Siamo oltre la metà  della line-up del Wildfest e con gli Shiraz Lane assistiamo a uno dei momenti piùinteressanti della giornata. A causa delle gravi condizioni di salute del chitarrista Jani Laine, i finlandesi pur di non cancellare la performance si esibiscono in acustico, riducendo lo show da un’ora a soli 40 minuti che rimarranno però nel cuore dei presenti. Acustico spesso viene considerato come sinonimo di un set intimo e tranquillo, ma i ragazzi riescono a farci ballare ugualmente.

Tra pezzi propri, tra cui spiccano “People Like Us” e “Begging For Mercy” e le bellissime cover di “Heart Of Gold” di Neil Young e “Don’t Look Back In Anger” degli Oasis, dominati dalle capacità  canore del leader Hannes Kett, che non riesce a stare fermo e si muove in continuazione da una parte all’altra del palco intrattenendo il pubblico, allo stesso modo di un set elettrico. Avrebbe potuto essere un mezzo disastro vista la difficoltà  di riarrangiare i brani in chiave acustica in così poco tempo, invece i ragazzi confermano essere una band di livello e rimane essa stessa sorpresa dall’affetto dimostrato dal pubblico.

Shiraz Lane setlist:
Carnival Days – Story To Tell – Begging For Mercy – Tidal Wave – Heart Of Gold (Neil Young) – Harder To Breathe – Don’t Look Back In Anger (Oasis) – People Like Us

Shiraz Lane Photos

The New Roses

Torna protagonista la Germania con The New Roses, che con un sound quasi southern rock e  la calda e graffiante voce del cantante Timmy Rough, sono una delle migliori performance di questo Wildfest . Li abbiamo visti in Italia di supporto ai  Dead Daisies e hanno calcato i palchi dei maggiori festival europei. Una band in grande ascesa, in attesa della pubblicazione del prossimo album, capace di coinvolgere il pubblico grazie a brani di impatto e facile appiglio.

The New Roses setlist:
Every Wild Heart – Forever Never Comes – Dancing On A Razorblade – Second First Time – Gimme Your Love – For A While – It’s A Long Way – Whiskey Nightmare – Life Ain’t For A Boy With Long Hair – Thirsty – Old Time Rock ‘n’ Roll

The New Roses Photos

Crazy Lixx

E arriva finalmente il momento tanto atteso, l’esibizione dei Crazy Lixx, che tornano sul palco del WildFest dopo 3 anni. Freschissimi di pubblicazione dell’ultimo (capo)lavoro “Forever Wild” regalano uno show adrenalinico, durante il quale l’atmosfera festosa tocca il suo apice, grazie ai pezzi di facile appiglio, il calore del pubblico e l’atteggiamento scherzoso e allegro dei componenti della band.

Del nuovo album vengono presentati i primi 3 singoli estratti, “Wicked”, “Break Out” e “Silent Thunder” e durante quest’ultima il frontman Danny Rexon si presenta sul palco con la tuta da aviatore, ricordando il tema dietro il brano, costruito come se fosse la colonna sonora di un film alla Top Gun.

Accanto a questi, la band ripercorre i piùgrandi successi come le immancabili “Blame It On Love” o “Hell Raising Women”, dedicata alle numerose presenze femminili in prima fila, e qualche sorpresa come “Snakes In Paradise” dal precedente “Ruff Justice” e “Heatseeker”, mai presentate in sede live.

Durante “KillerDanny si esibisce con la maschera di Jason (ricordiamo che il brano è contenuto nella colonna sonora del videogame “Friday the 13th”). Si chiude come sempre con l’inno della band, “21 ‘Til I Die”, un set divertente e uno dei live show migliori di una delle band sicuramente piùamate della scena.

Vi ricordiamo che i Crazy Lixx saranno in Italia per il Metalitalia Festival nella giornata di domenica 2 giugno, insieme ai godfathers Hardcore Superstar.

Crazy Lixx setlist:
Intro – Wicked – Rock And A Hard Place – Blame It On Love – Hell Raising Women – Break Out – Snakes In Paradise – Wild Child – Walk The Wire – Silent Thunder + Heatseeker – XIII – Killer – 21 ‘Til I Die + Ain’t No encore – Outro

Crazy Lixx Photos

La festa si chiude con le band che incontrano i fan al merchandise, buona musica e tante risate. Ringraziamo l’organizzazione del Wildfest , gli amici, le band e la cherry beer. Arrivederci all’edizione 2020… del festival piùcool d’Europa!!!

Galleria fotografica a cura di Andy Mc Fly

 

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