NoiseArt Records – Marzo 2013

La prima cosa che ho pensato osservando il nutrito numero dei componenti dei Wolfchant è stata: “ma quanti sono? E come fanno ad andare d’accordo?” E che tipi sinistri sono questi sette Wolfchant, e il secondo pensiero: “”…ma sono proprio tutti utili?” non saprei proprio rispondere a tale interrogativo che non mi farà  chiudere occhio per molte notti a venire”…

I Wolfchant provengono da  St. Oswald, Bassa Baviera, e propongono un tiratissimo, durissimo e combattivo metal di chiara matrice pagana e con tematiche ovviamente nordiche, tra miti e leggende, battaglie e cavalcate infinite. E tra una battaglia e un’altra, tra cinghiale allo spiedo e una botte di birra  ecco i tedesconi pubblicare il quinto album in studio dal titolo “Embraced by Fire”.

Ritmi serratissimi, con una base di tastiera che non è solo accompagnamento ma che riesce a distinguersi con dei suoi precisi movimenti, due le voci una piùpulita e piùbassa e molto evocativa, l’altra piùsporca, acida e nervosa; due le chitarre che chiaramente si divertono ad andare su e giùsguainando note negli assolo senza risparmiarsi nei colpi e nella velocità . Ottima la base ritmica che equilibra in modo preciso le parti super veloci con quelle piùmoderate fornendo il supporto necessario all’epicità  o di un momento o passaggio dal momento epico e sontuoso contenuto in alcuni brani.

Un momento che mi ha davvero esaltato è rappresentato da “Autumns Breath” forse perché rientra nel gruppo dei brani moderati, mi contraddico con quanto detto in precedenza, lo so, ma è un brano che davvero mi colpisce per quella insana potenza che aggredisce dal primo all’ultimo minuto e poi anche per i cambi di tempo che sembrano raccontare differenti storie cariche di quell’atmosfera autunnale anticipatrice dell’inverno”… Ma non posso trascurare la title track “Embraced by Fire” davvero distruttiva e forgiata nel fuoco sacro delle divinità  dei paesi nordici sconosciuti. Bell’incedere, bel ritmo, bel riff di base, bella potenza. Non per altro  i sette Wolfchant, nonostante i tanti cambi di line up, sono riusciti a consolidare uno stile piuttosto personale e stanno maturando album dopo album. Buon segno, sì buon segno, evidente che i nostri teutonici combattenti siano aiutati dai possenti dei delle terre fredde. Poi potrei indicare tutti gli altri brani, ma mi limiterò a citare quelli che mi hanno colpito sin dal primo momento e che mi hanno confermato la mia opinione anche dopo un ascolto piùapprofondito. Sto parlando di “Winters Triumph”, “Element” e “Turning into Red” che sono colpi dritti al cuore tra potenza e una grinta mostruosa e che, come anche le altre song, posseggono una vigorosa forza evocativa degna dello stile che Wolfchant affronta.

I miei dubbi dell’inizio sono stati risolti. Tutto sommato se si è in sette un motivo ci sarà  pure. E io forse l’ho trovato, anzi piùdi uno. La possibilità  di avere delle sonorità  piùcomplete e avvolgenti, per cercare di trovare delle atmosfere che possano proiettare chi ascolta in un campo di battaglia irreale dove ci si scaglia solo stoccate di musica. I Wolfchant in sette sono riusciti a bilanciare perfettamente loro stessi riuscendo a fare un buon lavoro di squadra.

Se non vi piace il genere o lo stile state alla larga di “Embraced by Fire”, ma se volete allargare i vostri orizzonti provando dell’altro”… ecco a voi i Wolfchant.

BRANO TOP: Autumns Breath
BRANO FLOP: Freier Geist

www.wolfchant-metal.com

Tracklist:
1. Devouring Flames
2. Embraced by Fire
3. Element
4. Turning into Red
5. Einsame Wacht
6. Autumns Breath
7. Freier Geist
8. Winters Triumph

Band:
Lokhi – voce aggressiva
Nortwin – voce pulita
Skaahl – chitarra
Ragnar – chitarra
Sarolv – basso
Gvern – tastiere
Norgahd – batteria

 

Avatar
Author

Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

Write A Comment