Abbassate i portelli! La ciurma svedese dei pirati, YE BANISHED PRIVATEERS, colpisce ancora una volta con il secondo singolo del loro prossimo album, ‘Hostis Humani Generis’ – e questa volta, o si naviga o si muore! Accompagnato da un (letteralmente) sanguinoso e atmosferico video lirico, “Elephants’ Dance” ritrae le lotte dei marinai liberi, intrappolati tra la loro brutale indipendenza e le autorità , imprigionandoli nel labirinto infinito di leggi e decreti.

Guidato da una mappa macchiata di sangue, lo spettatore, come gli stessi pirati, affronta le stesse sfide che attendono l’equipaggio in “Elephants’ Dance”. Mentre la morte li minaccia da entrambe le parti di questo conflitto in corso, i selvaggi e liberi “figli del mare” scelgono la gente di Nassau, il loro rifugio sicuro di lunga data alle Bahamas, al di sopra del potere della Corona. Gettando tutte le regole in mare aperto e liberandosi dalla terra ferma, YE BANISHED PRIVATEERS trovano la loro strada nella tempesta, tracciando la rotta per la prossima avventura.

Crudo, inequivocabilmente folcloristico e onesto fino all’osso – “Elephants’ Dance” non è solo un degno rappresentante del prossimo album, ma anche il prossimo inno pirata del gruppo stesso!

 

YE BANISHED PRIVATEERS su “Elephants’ Dance”:

Secondo un vecchio detto africano, quando gli elefanti ballano – è l’erba che viene calpestata.
I marinai britannici furono decimati per la regina Anna durante la guerra di successione spagnola, furono licenziati da re Giorgio dopo il trattato di Utrecht, per poi essere redatto di nuovo dichiarando la ciurma fuorilegge durante la guerra della Quadrupla Alleanza.

Con “Elephants’ Dance” raccontiamo la storia di quei marinai che ne avevano abbastanza e sono andati per conto loro nell’autoproclamata colonia di pirati di Nassau. Lì, il governatore Woodes Rogers sbarcò nel 1718 con un’offerta e un ultimatum: deponete le armi e tornate ad essere una legge che obbedisce ai cittadini britannici, e tutti i vostri crimini saranno perdonati. Rifiutate, e sarete braccati e sarete processati per pirateria.

La bestia selvaggia del nord, YE BANISHED PRIVATEERS, torna con l’avvincente quarto album, ‘Hostis Humani Generis’, in uscita il 7 febbraio 2020 via Napalm Records. Il nuovo full-lenght è il piùautentico dei manifesti di pirati – con un’atmosfera piùche sufficiente e audace, canti, melodie folk per assicurare la posizione unica della band nel genere. Questi predoni svedesi del mare vi porteranno attraverso gli alti e bassi della vita piratesca!

Pre-Order Hostis Humani Generis HERE:

Hostis Humani Generis tracklist:
01 ”“ No Prey, No Pay
02 ”“ Hush Now My Child
03 ”“ Blame the Brits
04 ”“ Capstan Shanty
05 ”“ Elephants’ Dance
06 ”“ Swords to Plowshares
07 ”“ Flintlock
08 ”“ Parting Song
09 ”“ Rowing With One Hand
10 ”“ A-Swinging We Must Go
11 ”“ They are Marching Down on High Street
12 ”“ Death of Bellows
13 ”“ Why the Big Whales Sing

Bonus Tracks (Deluxe Box only)
01 ”“ Master of My Fate
02 ”“ ‘Sawbone’s Stew

Hostis Humani Generis will be available in the following formats:

  • 1 CD Jewel Case
  • LP Gatefold BLACK
  • Deluxe Box ”“ Wooden Box limited to 300 units including Jewel Case CD, 7″ Black E.P. with two exclusive tracks, Bandana & Keychain (Bottle Opener)
  • Digital Album

 
YE BANISHED PRIVATEERS are:
Anders ”Nobility” Nyberg – cembalo, pump organ and miniature piano
Anton “Quinton Taljenblock” Teljebà¤ck – viola pomposa, fiddle, mandoline, cable cutting crashes and main chopper of the sloppy beats
Björn ”Bellows” Malmros – squeeze box, hurdy gurdy and voices of madness
Eva ”the Navigator” Maaherra Lövheim – violin, nyckelharpa and vocals
Frida “Freebird af Wà…rmaland” Granström – violin, viola and vocals
Hampus “Monkey Boy” Holm – the big drum and other floggables
Louise “Happy Lou” Gillman – feisty fiddle
Ina ”Battery” Molin – cajon, marimba, pompous percussions and all things beatable
Jens ”Wan Chou Zhong” Tzan Choong – obnoxious stringdrum, wee guitar, huge oriental fruit thing with strings and Chinese harpy harpy – aka Banjo/Guitalele/Sitar/Guzheng
Jim ”Silent Jim” Sundström – mandolino, guitarra, irish tenor banjo, false chord-posing, wishful singing, wrong stage-whistle and mould infested clothing
Jonas “Hogeye McGinn” Nilsson –  rusty old 5-string
Magda “Magda Malvina Mà¤rlprim” Andersson – blood stained lute guitar and cherry vocals
Martin “Scurvy Ben” Gavelin – cajon, percussions and vocals
Nick “Meat Stick Nick” Bohman-Ernhill – ukulele bass, double bass and bass trombone
Peter “Quartermaster Blackpowder Pyte” Mollwing – crude singing, sentimental lyrics, desecration of primary sources and debatable Brittish accent
Richard ”Old Red” Larsson – them thick and them thin strings
Sara “Landmark” Lundmark – percussion and marching drum
Stina “Filthylocks” Hake – violoncell and fipple pipes
William ”Shameless Will” Hallin – vocals, vanity, profanity, coin snatching and coat turning
Hampus “Bojtikken” Larsson – tight noose vocals and scrap percussion  

Redazione
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