Con profondo dispiacere, è arrivata la conferma che Ace Frehley, storico chitarrista e membro originale dei Kiss, è deceduto a 74 anni.

Il comunicato della famiglia:

«Siamo completamente devastati e con il cuore spezzato. Nei suoi ultimi momenti, abbiamo avuto la fortuna di poterlo circondare con parole, pensieri, preghiere e intenzioni pieni di amore, affetto e serenità mentre lasciava questa terra.

Custodiamo tutti i suoi ricordi più belli, le sue risate, e celebriamo la forza e la gentilezza che ha donato agli altri.

La portata della sua scomparsa è immensa, al di là di ogni comprensione. Riflettendo su tutti i suoi incredibili traguardi nella vita, la memoria di Ace continuerà a vivere per sempre!»

Alcuni tributi apparentemente postumi dal cantante dei Tool, Maynard James Keenan, dal chitarrista Jason Green e dal giornalista Mitch Lafon avevano purtroppo dato conferma della tragica scomparsa. 

 

 
 
 
 
 
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Le circostanze e i segnali che hanno anticipato la tragedia

Negli ultimi tempi, Ace Frehley aveva attraversato una fase delicata dal punto di vista della salute. Già nel maggio 2025 aveva dovuto cancellare concerti, giustificandosi con post sui social in cui dichiarava di non essere nelle condizioni di sostenere spostamenti e performance al suo livello abituale.

Nel corso del 2025, le sue condizioni si sono aggravate: ha subito una caduta nel suo studio che ha richiesto un breve ricovero in ospedale, evento che ha spinto l’artista ad annullare le restanti date del suo tour in corso. Le sue condizioni venivano descritte come “ongoing medical issues” (problemi medici persistenti) e molti media avevano segnalato che, pur essendo grave la situazione, non si trattava di un ictus. 

I tributi postumi sui social — in particolare il messaggio “Godspeed, Ace” attribuito a Maynard James Keenan — avevano già alimentato forti timori tra i fan. 

 

 
 
 
 
 
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Un’eredità immortale: vita e carriera di Ace Frehley

Nato a New York il 27 aprile 1951 con il nome di Paul Daniel Frehley, aveva 74 anni. Con la sua chitarra e il suo carisma, Ace aveva dato forma a uno dei personaggi più riconoscibili nella storia del rock: The Spaceman, simbolo del lato più visionario e sperimentale della band. È stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2014 insieme ai compagni di formazione originale.

Cresciuto nel Bronx in una famiglia di musicisti, Frehley ricevette la sua prima chitarra elettrica nel 1964 e iniziò a suonare da autodidatta, ispirandosi a Jimi Hendrix, Jeff Beck, B.B. King e Led Zeppelin. Dopo aver militato in diversi gruppi locali, nel 1972 rispose a un annuncio su The Village Voice e ottenne un’audizione con Paul Stanley, Gene Simmons e Peter Criss: nacquero così i KISS. Fu lui a ideare il celebre logo della band e a creare il personaggio dello Spaceman, ispirato alla sua passione per la fantascienza.

Con i KISS incise una lunga serie di album fondamentali per l’hard rock, tra cui “Kiss” (1974), “Destroyer” (1976), “Love Gun” (1977), “Dynasty” (1979) e “Unmasked” (1980). Divenne un punto di riferimento per generazioni di chitarristi grazie al suo stile potente e atmosferico, e al suo uso innovativo di chitarre dotate di effetti speciali, come la celebre Gibson Les Paul che sprigionava fumo dal corpo durante gli assoli. Il suo primo album solista, “Ace Frehley” (1978), raggiunse il platino e produsse la hit “New York Groove”.

Lasciati i KISS nel 1982, Frehley fondò i Frehley’s Comet, con cui pubblicò gli album “Frehley’s Comet” (1987) e “Second Sighting” (1988), prima di tornare con i KISS nel 1996 per il tour di reunion mondiale, rimasto nella storia del rock. Dopo la seconda uscita dalla band nel 2002, riprese la carriera solista con dischi come “Anomaly” (2009), “Space Invader” (2014), “Spaceman” (2018) e “10,000 Volts” (2024), il suo ultimo lavoro in studio, pubblicato a febbraio 2024.

 

 

 

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