Epic – 1990

In un momento di riscoperta dei vecchi album delle band storiche che hanno inventato l’hard n’heavy, forse i Black Sabbath rappresentano un punto di partenza per un’infinità  di kids che vogliono scoprire com’è nato questo passionale filone del rock”… ma mentre tutti cercano disperatamente i primi lavori degli anni 70, quelli dell’era Ozzy, o quelli a ridosso degli anni 80 con mr. Ronnie James Dio, io vi porto a conoscenza di uno dei dischi piùinteressanti e meno capiti della storia della band”… Tyr.

Anno 1990”… Tony Iommi e soci arrivano da un disco come The Headless Cross che aveva segnato la conferma di Mr Martin alla voce e la scelta di seguire un filone musicale molto piùepico e d’atmosfera. E Tyr potrebbe essere considerato il degno seguito del platter sopra citato. Accompagnati da musicisti sopra le righe come Neil Murray e Cozy Powell, i nostri confezionano nove songs che ci portano nella mitologia nordica, tra personaggi mitologici come Odino e Tyr, realizzando un concept particolare sulla storia di quest’ultimo.

La performance di tutti e cinque come sempre rasenta la perfezione, i suoni sono molto live e potenti, specie la batteria di Mr Powell (R.I.P.)”… la vena compositiva è resa maggiormente epica pur contenendo dei cori molto piùcari all’hard rock melodico che a quanto fatto dalla band nelle precedenti produzioni. Canzoni come l’immortale Anno Mundi o Jerusalem o Valalla sono gli esempi migliori del connubio tra le sonorità  oscure di un tempo con la nuova vena melodica, la quale è forse espressa ancora di piùda Feels Good To Me, pseudo lentone metal dal grande impeto; non mancano anche le cavalcate come Heaven In Black e The Sabbath Stones, vere perle di quanta potenza possano contenere dei mid tempo; The Battle Of Tyr è l’intro che ci porta a The Odin’s Court, song tra tastiere e arpeggi di chitarra dove Tony Martin supera se stesso in una prova sentita e convincente”… mentre con“The Lawmaker i nostri premono l’acceleratore dando in pasto una song molto piùspeed.

Consigliato a chi intende scoprire il passato di una band che non si è mai fermata, dell’esempio forse piùlampante di quello che possa significare la frase “cambiare non vuol dire per forza peggiorare”.

Tracklist:
1. Anno Mundi
2. The Lawmaker
3. Jerusalem
4. The Sabbath Stones
5. The Battle Of Tyr
6. Odin’s Court
7. Valhalla
8. Feels Good To Me
9. Heaven In Black

Band:
Tony Martin – voce
Tony Iommi – chitarra
Neil Murray – basso
Cozy Powell – batteria
Geoff Nicholls – tastiere

 

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