Paul “Bonehead” Arthurs, chitarrista ritmico e membro fondatore degli Oasis, ha annunciato che non potrà partecipare ad alcune tappe del tour reunion della band, poiché dovrà sottoporsi a un nuovo ciclo di cure per il cancro alla prostata, diagnosticato all’inizio di quest’anno.

Il musicista sessantenne ha comunicato la notizia sui social, spiegando di aver risposto “molto bene” ai trattamenti finora, ma che ora dovrà prendersi una pausa programmata per la seconda fase delle cure. Di conseguenza, non sarà presente ai concerti di Seoul (21 ottobre), Tokyo (25-26 ottobre), Melbourne (31 ottobre, 1 e 4 novembre) e Sydney (7-8 novembre).

«All’inizio di quest’anno mi è stato diagnosticato un cancro alla prostata. La buona notizia è che sto rispondendo molto bene alle cure, il che mi ha permesso di far parte di questo tour incredibile», ha scritto Arthurs in un post. «Ora devo prendermi una pausa pianificata per la prossima fase delle cure, quindi mi perderò i concerti in Asia e Australia. Mi dispiace molto, ma mi sento bene e sarò di nuovo pronto per il Sud America. Divertitevi ai concerti di questo mese, ci vediamo di nuovo sul palco a novembre».

Nel 2022 Bonehead aveva già affrontato un’altra battaglia contro il cancro, in quel caso alle tonsille, dalla quale era fortunatamente guarito.

Membro originario della band dei Rain insieme a Liam Gallagher nei primi anni ’90, Arthurs ha poi fatto parte degli Oasis sin dagli esordi, registrando con loro album seminali come “Definitely Maybe” e “(What’s the Story) Morning Glory?” prima di lasciare il gruppo nel 1999, durante le sessioni di “Standing on the Shoulder of Giants”.

Negli anni successivi ha collaborato con Liam Gallagher nei Beady Eye (2013-2014) e lo ha spesso accompagnato dal vivo durante la carriera solista del cantante, fino alle esibizioni ai Reading e Leeds Festivals del 2021. Ha inoltre formato i Parlour Flames e lavorato come DJ radiofonico.

Nonostante l’assenza temporanea, Bonehead ha assicurato i fan che tornerà presto sul palco con la band: un messaggio di fiducia e continuità che fa ben sperare per il prosieguo del tour degli Oasis, la cui parte sudamericana è prevista per novembre 2025.

 

 
 
 
 
 
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