Posso tranquillamente affermare che questa è stata la data degli imprevisti a catena: il giorno prima c’è stata la comunicazione dell’assenza dell’opener Teho Teardo per motivi di salute, mentre durante il concerto si è rotta una corda della chitarra, e Steve Mehlman ha sfondato la pelle del rullante… insomma, non è mancato proprio nulla!

Avevo già  visto i Pere Ubu dal vivo in questo stesso locale, due anni fa; facendo un rapido paragone, rispetto ad allora c’è stato meno impatto sonoro, una minore “follia”(quella artistica, ovviamente) ed anche qualche sbavatura tecnica di troppo.
D’altro canto non si può negare l’impegno che la band ha profuso, tra atmosfere dilatate, vocals sgraziate (un po’ sottotono rispetto a due anni fa), un clarinetto, i suoni sintetici del theremin e un basso corposo costantemente in primo piano (a questo proposito ottima la prestazione di Tony Maimone, bassista storico della band rientrato momentaneamente in formazione per questo tour). Li ho sempre considerati tra i gruppi piùinteressanti e originali della cosiddetta “pre – new wave” (sempre che si possano inquadrare in maniera così limitata, descrivere la loro proposta musicale non è semplice), il concerto di stasera me l’ha nuovamente confermato.

I quasi novanta minuti del concerto scorrono piacevolmente, tra vecchi classici estratti da “The modern dance” (“Over my head”, “Street waves”) e un pubblico abbastanza reattivo (presenze stimate intorno alle 160/170 persone) alla musica proposta e ai vari siparietti messi in piedi dalla band tra una canzone e l’altra.
Divertente quello precedente l’encore finale: David Thomas non è in grado di reggersi in piedi e alzarsi dalla sua sedia per l’inutile farsa del dentro – fuori (… per fortuna! Sempre odiata questa pagliacciata – nda – ), quindi semplicemente lo ammette al pubblico e procede direttamente ad introdurre le ultime canzoni della serata, tra cui una versione iperpompata di “Kick out the jams” degli MC5 (introdotta dall’intro di “Smells like teen spirit”… ).

 

Non si poteva chiedere di più.
Alla prossima.

 

 

 

 

 

Setlist:

– Slow Walking Daddy
– Breath
– Worlds in Collision
– Monkey Bizness
– Prison of the Senses
– Howl
– Over My Head
– Street Waves
– Petrified
– We Have the Technology
– Goodnite Irene
– Love Love Love
– Toe to Toe
– Kick Out the Jams (cover MC5)
– Sonic Reducer (cover Rocket From the Tombs)
– Final Solution

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