Tempesta di gelo nel sud della California con i suoi 14 gradi Celsius che stupiscono anche i meteorologi piùesperti, forse la condizione ideale per chiudersi in un piccolo club a farsi maltrattare i timpani in una serata tutta black metal.

I personaggi che si esibiscono hanno i tranquillizzanti nomi di POSSESSED, TRECELENCE, MYSTICISM, TOXIN, CRANIAL ENGORGEMENT, ZOMBESTIAL e FESTERING GRAVE dando un’idea chiara e precisa di quali siano i toni della discussione. In un Sunset Boulevard semideserto in vista del ponte del thanksgiving spicca la coda all’ingresso del Whiskey a Go Go, segno che in un mondo in cui non esistono certezze qui à  possibile trovarne una: LONG LIVE ROCK’N’ROLL !

Entrando, previa doppia accuratissima perquisizione, ci si rende conto del marasma: locale già  stipato come mai ho visto, palco ostaggio di ragazzini con chiome chilometriche e chitarre a punta che fanno impazzire i poveri tecnici (da ex fonico ho BEN PRESENTE cosa vogliano dire queste serate) i quali mal rimediano alle carenze musicali delle band, anzi ne peggiorano le qualità  con mix criminali.

In genere evito di recensire gruppi di spalla o minori visto che comunque vadano le cose hanno il fegato di salire su un palco importante ed esibirsi, ma ho deciso di rompere questo “gentleman agreement” sopraffatto dalla gravità  dell’accaduto: per quanto tutti abbiano il diritto di esibirsi e crescere musicalmente io ho comunque pagato un biglietto, mi aspetto la band per la quale ho investito i soldi suonare bene o male, sono fatti miei, ma ho anche il diritto di non essere infastidito da 3 ore di preludio con band che forse solo la cantina del nonno e relativo entourage darebbero  loro il giusto tributo.

Infantili, imprecisi, statici, rumorosi, nulli musicalmente, fatemelo dire, diamo pane al pane e vino al vino evitando buonismi fuori luogo, nessuno dei gruppi che ho visto esibirsi prima dei Possessed merita attenzione, almeno per ora.

In un’America sopraffatta dalle regole e dalla polizia invadente e onnipresente il Whiskey è ancora un’isola felice in cui alcune regole possono essere infrante tra le quali il pogare e lo spingersi, ampiamente tollerato dai giganti del servizio d’ordine. Privilegio che subito sfugge di mano perchè quello a cui assisto non è pogare, ma una gigantesca rissa, anche a distanza è impossibile riuscire a tenere un bicchiere pieno in mano. Suppongo anche il numero legale di presenti sia sfuggito di mente all’ingresso, è fisicamente impossibile muoversi se non per violenti ondeggiamenti della massa di umani sudati e, a volte, insanguinati.

Parliamo però ora dei Possessed, tornati sul palco dal 2007 in seguito alla decisione di Jeff Becerra di continuare a cantare (ma non suonare) sulla sedia a rotelle in seguito ad un tipico incidente americano: beccarsi una pallottola a sproposito nella schiena.

E’ sempre poco elegante etichettare la musica, ma pare che gran parte della letteratura musicale  individui nei Possessed i creatori del genere “Black Metal” che altro non è che spingere il tempo, eliminare buona parte delle melodie e cantare in modo particolare, incentrato sulle note basse. Detto cosi’ sembra brutto, in realtà  regala perle come Venom e Slayer, per dirne due, la maggior parte provenienti dalla baia di San Francisco, particolarmente prolifica nel genere.

La formazione prevede come fondatore il solo Jeff e il piùanziano sodale identificato con Emilio Marquez, il batterista; chitarre e basso aggiunti dal 2012.

L’arrivo sul palco di Jeff è salutato da ovazioni e prove di affetto che sfiorano la commozione, lui d’altro canto pare che voglia stringere mani a tutti e abbracciare chiunque sia a tiro, visibilmente contento e con una luce negli occhi che sinceramente tocca il cuore.

Un bel ragazzone dotato di talento e personaggio di spicco della scena thrash californiana (hai detto niente) che calca la scena sulla sedia a rotelle guardato a vista dal padre e tutore, che lo supporta e lo segue ovunque, sono scene che nella loro crudezza regalano calore umano e speranza.

Baci e abbracci che dilatano l’attesa del primo brano, Heretic.
Da qui in poi l’unica preoccupazione e’ stata rimanere vivo ed assistere il servizio d’ordine nel proteggere le persone, soprattutto donne, cadute in terra e a rischio di venire calpestate; la presenza in sala è folle, la gente è folle, penso si stiano violando una ventina di leggi federali tra le quali il tentato omicidio. Vista la quantità  di gente pogare è impossibile, ma non evidentemente  spingere e sgomitare e rompere nasi, la mia preoccupazione passa dall’aiutare i caduti in terra a quella di evitare il contatto col sangue altrui e proteggere la mia compagna di 45 kg, fan di Jeff da quando era in fasce.

Ci vuole una buona quantità  di tempo per percorrere i 15 metri che mi separano dall’uscita mentre il capo del servizio d’ordine sudato come un persiano e con occhio disperato mi dice “se esci poi non rientri”, seguito dal mio “promettimelo””…

Ah, la musica? Ricordo un buon impatto sonoro come è lecito aspettarsi, ma anche un Jeff decisamente sotto tono, un po’ afono,  Gonzales, Pardi e Cardenas troppo occupati a suonare per fatti loro invece di convolgere il pubblico e il tutto condito da un audio “non perfettissimo”.

I Possessed proseguono un minitour in sud America per poi sbarcare in Svezia.

Cosa aspettarsi se li trovate in giro? Non sono piùi tempi di Seven Churches purtroppo, avrete del buon black thrash metal, un cantante da aiutare con tanto reverbero e altri effetti, un pubblico di deficienti ai quali non interessa la musica, ma legnarsi di santa ragione, e poi c’è Jeff, quello ti fa sembrare ridicolo quando ti lamenti dei tuoi problemi, quello che non può pagarsi le gambe bioniche nel tragico mondo della sanità  statunitense, quello che se ne fotte e sale sul palco a strillare, quello che ancora vende dischi, sì, QUELLO.

Setlist:
Intro – The Heretic – Pentagram – Seven Churches – The Eyes of Horror – Evil Warriors – Tribulation – Seance – Holy Hell – My Belief – Storm in My Mind – Swing of the Axe – The Crimson Spike – The Exorcist – Satan’s Curse – Fallen Angel – Confessions – Death Metal – Encore: Burning in Hell – Twisted Minds

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