ANETTE OLZON – Rapture (Frontiers Music Srl)
Con Rapture, Anette Olzon, si libera in volo alla ricerca di nuovi orizzonti sonori.
Rapture, il terzo album da solista di Anette Olzon, esplode sulle note di un symphonic metal epico ed orchestrale, consolidando la sua posizione di voce affermata nel panorama musicale odierno.
Fin dai primi brani, l’ascoltatore viene rapito da un vortice di sonorità coinvolgenti, dove la voce potente e cristallina di Anette, si intreccia con cori imponenti e orchestrazioni maestose.
Ad aprire le danze è “Heed The Call“, pezzo pomposo che fa subito intuire che strada si andrà a percorre durante il viaggio intrapreso tra queste undici tracce. Poi, la title track “Rapture“, contagia con un’energia travolgente, mentre “Day of Wrath” si tinge di sfumature più cupe e gotiche.
L’album prosegue con una serie di brani variegati, che spaziano da ballate struggenti a inni potenti. Non mancano momenti di sorpresa, con riff decisi e qualche tocco esotico.
Un plauso particolare va al lavoro fatto per le parti di chitarra e le musiche in generale, che riescono spesso a creare una cornice sonora perfetta per la voce di Anette. Le composizioni sono raffinate e mai banali, ricche di spunti melodici e arrangiamenti orchestrali di grande impatto.
Tuttavia, non mancano alcuni punti deboli. In alcuni frangenti, l’album pecca di eccessiva omogeneità, con brani che si assomigliano troppo tra loro. Inoltre, l’utilizzo sporadico del growl non sempre risulta convincente.
Nel complesso, “Rapture” è un album solido e godibile, che conferma il talento di Anette Olzon e la sua capacità di reinventarsi e sperimentare. Un disco che, non è certo un capolavoro, ma piacerà sicuramente ai fan del symphonic metal.
A mio avviso, i punti di forza, sono quindi la voce potente e cristallina di Anette Olzon, le musiche a volte epiche con le parti orchestrali molto ben strutturate, che danno vita a composizioni raffinate e mai banali. Da segnalare è anche la produzione eccellente del disco.
I punti deboli, invece, li riassumerei puntando il dito su l’eccessiva omogeneità e ripetitività in alcuni brani, oltre che sull’utilizzo dei growl secondo me non sempre ben caibrati e che perciò a volte non ho gradito particolarmente.
Lineup:
- Anette Olzon – Voce
- Magnus Karlsson – Chitarre; Tastiere; Basso
- Anders Köllerfors – Batteria
- Johan Husgafvel – Voce
Tracklist:
- Heed The Call
- Rapture
- Day Of Wrath
- Requiem
- Arise
- Take A Stand
- Cast Evil Out
- Greedy World
- Hear My Song
- Head Up High
- We Search For Peace
Voto: 7/10
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