Una domenica di novembre ad alto volume quella della data italiana dei Black Stone Cherry nel loro tour promozionale “Screamin’ at the sky” dell’omonimo ultimo album. In apertura Ayron Jones, per la primissima volta in Italia, dopo aver riscosso un certo successo a livello europeo. E’ un evento che fa gola agli amanti dell’hard rock tutto americano, e già prima dell’apertura delle porte dell’Alcatraz si forma una fila che attende di accappararsi la prima fila. Noi di Long Live Rock n Roll ve la raccontiamo e presto potrete leggere anche le interviste ad entrambi i frontman fatte in questa occasione.
Buona lettura accompagnata dalle foto di Piero Paravidino.
Grazie a MC2 Live
Report di Franca De Toma

Ayron Jones

Cantante e chitarrista di Seattle, Ayron Jones negli ultimi anni ha riscosso parecchio successo negli Stati Uniti e collezionato collaborazioni importanti che hanno messo in luce il suo talento come musicista completo. E lo dimostra sul palco dell’Alcatraz davanti al pubblico prima incuriosito, poi subito rapito dal suo hard rock molto blues e coinvolgente. Lo scorso anno è uscito il suo quarto album “Chronicles of the Kid”, molto apprezzato dalla critica, e in scaletta sono presenti diversi brani tratti da quest’ultimo che ci fanno capire le sfaccettature di questo artista e del suo sound, come “Filthy” e “On Two Feet I stand” che mostrano una forte carica ritmica e riff taglienti, “Otherside” invece presenta elementi pop e black , mentre “Blood in the Water” è un pezzo imponente che mette in risalto non solo la voce di Jones ma anche il suo songwriting di altissimo livello. Nota di merito ai musicisti della band, composta da Malachi Johnson alla batteria, Matthew Jacquette alla chitarra e Bob Lovelace al basso (che oltre per le sue movenze ci ha decisamente colpito per la t-shirt di San Gennaro scelta per l’occasione). Spicca nella setlist anche la canzone “Supercharged” decisamente catchy, di quelle che ti rimane nelle orecchie per giorni. Nonostante per noi questa band sia una novità, il pubblico italiano risponde benissimo all’intera performance, che va ben oltre essere un opening act, ma live show travolgente e brillante.

Ayron Jones setlist:

Boys from the Puget Sound
On Two Feet I stand
Supercharged
Otherside
Filthy
Blood in the Water
Mercy
Take me Away


Black Stone Cherry

L’atmosfera è già carica ed elettrica dopo il set di Ayron Jones e il pubblico super eccitato per i Black Stone Cherry, che in Italia vantano numeri concerti e moltissimi fan. Dopo un breve intro sulle note di “Hells Bells” , i nostri beniamini del Kentucky arrivano sul palco e partono fortissimo con il pezzo “Me and Mary Jane” e via il pubblico salta e canta con la band. Sarà questo il mood di tutto il live, che oltre brani classici della band vede in scaletta le canzoni nuove dell’ultimo disco “Screamin’ at the Sky” che mantiene il sound energico a cui siamo abituati e una canzone come “Out of pocket” ne è la prova tangibile. Dal passato con furore non possono mancare ovviamente “Blind Man” e “Like I Roll”, ma la band ci stupisce aggiungendo anche “Rain Wizard”, non ancora eseguita in questo tour. La tensione elettrica tra pubblico e palco è palpabile, non c’è un momento calmo tra cori, salti e anche un po’ di pogo. La combo americana è in gran forma e sfoggia la showmanship che li contraddistingue, tutti insieme e singolarmente, Ben Wells e Steve Jewell sono delle schegge impazzite che corrono da un lato all’altro del palco senza mancare un coro o una nota, Chris Robertson mantiene una voce impeccabile brano dopo brano e John Fred Young esegue un assolo di batteria magistrale dopo “Cheaper to drink alone”. Verso la fine premono ancora di più sull’accelleratore con “When the pain comes” e “Screamin at the Sky” più i classiconi “White Trash Millionaire” e “Blame it on the boom boom” che infuocano la sala dell’Alcatraz. Con “Lonely Train” lasciano il palco prima dell’encore, che si fa un po’ attendere per via di problemi tecnici ma Chris coinvolge il pubblico in un intro acustico per “Peace is Free” per poi ripartire tutti insieme. Finale emozionante dopo un intero live ad alto voltaggio, ma non c’erano dubbi a riguardo, i Black Stone Cherry sono una garanzia da oltre vent’anni e lo saranno sempre.

BSC setlist:

Me and Mary Jane
Burnin’
Again
Out Of Pocket
Rain Wizard
Blind Man
Like I Roll
Hell and High Water
Cheaper to Drink Alone
In my Blood
When the Pain Comes
Screamin’ at the Sky
White Trash Millionaire
Blame it on the Boom Boom
Lonely Train
Peace is Free

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