Dopo il successo riscosso quando suonarono assieme agli Electric Callboy (ex Eskimo Callboy) lo scorso maggio, i travolgenti BLIND CHANNEL fanno ritorno sul palco del Legend Club da headliner martedì 27 settembre 2022 registrando un clamoroso sold out, forti della pubblicazione del quarto disco Lifestyles Of The Sick & Dangerous uscito quest’anno. Questi giovani ragazzi dalla nascita nel 2001 hanno fatto passi da gigante, nel 2014 hanno partecipato al Wacken Open Air grazie alla vittoria della Wacken Metal Battle per la “categoria gruppi”, inoltre hanno rappresentato la Finlandia all’Eurovision Song Contest 2021 vincendo con la canzone Dark Side. La loro popolarità nel ramo del nu metal è cresciuta a dismisura attirando le nuove generazioni soprattutto il pubblico femminile, infatti fuori dal locale c’è una coda chilometrica peggio che in autostrada all’ora di punta, quando scatta l’ora X il locale si riempie rapidamente. I BLIND CHANNEL sono accompagnati dai loro connazionali LOST SOCIETY, che dalla nascita nel 2010 quest’anno hanno sfornato il quinto disco If The Sky Come Down, in questa serata targata Vertigo Hard Sounds si prevedono fuoco e fiamme, vediamo come si è svolta.

Di fronte alla folla gremita i LOST SOCIETY sono accolti da urla sguaiate, rapidamente spezzate dalle note di 112 seguita da Blood on Your Hands che si rivelano due pugni in faccia. Con il susseguirsi dei pezzi nel loro sound si notano radici old school con un tocco moderno, il riffing sprigionato da Samy Elbanna e Arttu Lesonen è una sorta di thrash metal, miscelato con il metal core e solcato da assoli spiazzanti, ben abbinato alla versatile voce del super tatuato Samy che passa da uno scream graffiato al melodico pulito, di sottofondo rombano le tenaci linee di basso tracciate da Mirko Lehtinen, mentre alla batteria abbiamo Tapani “Taz” Fagerstrom entrato in formazione nel 2020, l’ex Santa Cruz riversa su piatti e pelli tutta la sua forza conferendo ad ogni pezzo maggior potenza. Visto il poco tempo a disposizione dal nuovo disco If The Sky Come Down, estraggono solo tre pezzi dando poi spazio alle ultime produzioni ma in generale il riscontro è molto positivo, sinceramente pensavo che quasi tutti i presenti fossero venuti per i BLIND CHANNEL, invece buona parte del pubblico li conosce e canta a gran voce, negli occhi di molte ragazze più che devozione si legge infatuazione tanto che dalla prima fila, un paio regalano una rosa bianca al frontman il quale ricambia autografandogli un cartello ed abbracciandole rendendole felici. La tenuta di palco è molto dinamica e l’entusiasmo è sempre alto, tutti saltano e cantano ma solo durante la semi-lenta Into Eternity l’euforia si placa e il Legend si illumina di LED, altri fans lanciano sul palco la bandiera italiana e Samy la brandisce orgogliosamente. Infine con Stitches i finlandesi terminano un’esibizione breve quanto intensa, con pochi pezzi a disposizione hanno conquistato l’intera folla che li ripaga con applausi e urla concitate, senza dubbio l’arduo compito di aprire la serata ai tanto attesi headliner lo hanno assolto trionfalmente.

Setlist:
112
Blood on Your Hands
What Have I Done
Into Eternity
Riot
No Absolution
Stitches

Siamo giunti al piatto forte della serata e il locale è strapieno delle fans (i maschi saranno il 10%), il tempo sembra non passare mai e l’atmosfera è carica di tensione, è sufficiente che si accenda un faretto o sentire un accordo dell’ultimo check sound che si sollevano urla. Finalmente l’attesa è finita le luci si spengono e parte l’intro, le fans saltano sull’attenti armate di cellulari pronte a filmare l’ingresso dei loro idoli, uno alla volta i BLIND CHANNEL prendono posizione e le urla si moltiplicano, sulle note di We Are No Saints danno inizio allo show surriscaldando l’atmosfera. Inutile dire che l’emozione è incontenibile alimentata sia dalla potenza sonora sia dalla presenza scenica, alla quale si mescola una notevole componente ormonale che si accende nelle fans, le cui pupille a forma di cuore sono come dei radar che non perdono mai di vista la band. I sei finlandesi schizzano energia da tutti i pori, macinando chilometri si scambiano di posizione e saltando su e giù dalle rispettive pedane, i riff sparati da Joonas Porko sono molto diretti e aggressivi, il basso di Olli Matela rimbomba nello stomaco, Tommi Lalli pesta su piatti e pelli conferendo ulteriore potenza alla ritmica, infine Aleksi Kaunisvesi entrato in formazione nel 2020 si destreggia abilmente tra tastiera, campionatore e percussioni, arricchendo il sound della componente techno conferendo basi ritmiche, melodie, effetti sonori e ovviamente lo scratch. Il sound è ben costruito sulle basi ereditate dai mostri sacri Korn e Limp Bizkit, inoltre hanno saputo dargli una propria personalità che raggiunge il completamento con le linee vocali, i due frontman Joel Hokka e Niko Vilhelm Moilanen espandono a tutto tondo i loro fraseggi rap singolarmente o duettando, usando a seconda di pezzi tonalità pulite, effettate, sporcate o graffiate, variando di velocità ed intensità in base all’andamento dei pezzi. Il repertorio è concentrato soprattutto sul nuovo disco Lifestyles Of The Sick & Dangerous, dal quale traggono Alive or Only Burning, Opinions, Bad Idea mentre dal passato eseguono hit come Timebomb, Over My Dead Body e Unforgiving, inoltre inseriscono parzialmente le cover di Left Outside Alone di Anastacia, Rollin dei Limp Bizkit e Last Resort dei Papa Roach. Comunque per le fans in delirio non c’è nessuna differenza tra pezzi vecchi e nuovi, cantano con enfasi ogni singola strofa sempre ammaliate, quando si stagliano sulle pedane dalle prime file allungano le braccia anche solo per sfiorarli, dalla platea espongono cartelli con varie dediche, e, ovviamente non poteva mancare il rilancio della bandiera italiana, ma non pensate che il live sia stato un live sdolcinato infatti Joel e Niko incitano a saltare e fare circle pit e wall of death, riuscendo pienamente nell’intento di mantenere sempre vivo l’entusiasmo, imitandoci anche gestualmente nel chiedere “Ma che vuoi?”. Per le fans in adorazione potrebbero continuare a suonare all’infinito, ma purtroppo le cose belle finiscono e con Thank You For The Pain, i ragazzi di Oulu lasciano il palco accompagnati del tradizionale coro “We want more, we want more,…”. Senza farsi attendere troppo tornano alla carica con l’ultimo pezzo, non uno qualsiasi ma quello grazie al quale hanno vinto l’Eurovision Song Contest 2021 ovvero Dark Side, per un finale mozzafiato dove le fans spremono i polmoni cantando a squarciagola sino all’ultima nota. Travolti da una marea di applausi, urla e cori, per l’ottima esibizione sotto tutti gli aspetti dove hanno dato anima e corpo, i BLIND CHANNEL si ritirano a testa alta per aver riscosso un successo plateale.

Penso sia chiaro che la serata è andata oltre le aspettative, sinceri complimenti ai LOST SOCIETY e BLIND CHANNEL che suonando con grinta e passione, hanno dato alle fans una scarica d’adrenalina pazzesca, sperando che incrementino sempre più il loro audience avvicinando le nuove generazioni, ringraziamo la Vertigo Hard Sounds e tutto lo staff del Legend Club per aver organizzato un evento di tale portata. Alla prossima!

Setlist:
We Are No Saints
Timebomb
Alive or Only Burning
Died Enough for You
Don’t Fix Me
Opinions
Over My Dead Body
Autopsy
Glory for the Greedy
Unforgiving
Feel Nothing
Bad Idea
Left Outside Alone (Anastacia cover)
Balboa
Thank You For The Pain

Encore:
Dark Side

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2 Comments

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    Da questi articoli si evince quasi sempre del sessismo, come se le donne non siano accreditate nel riconoscere la bravura di determinati artisti. Evidentemente i live sono riservati solo all’élite maschile dotata di chissà quali capacità cognitive.
    Tra l’altro trovo contraddittorio dire che non vi sarebbe ammirazione verso i Lost Society se voi stessi avete detto che metà sala conosceva le loro canzoni, quindi infatuazione in che senso?
    Ho 30 anni e ho frequentato decine di concerti rock e metal e tocca leggere ancora queste forme di pregiudizio.

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    Chiarastella Reply

    Sarebbe stato un ottimo articolo, al di là dell’inesattezza relativa all’uscita del nuovo disco dei Lost society (che verrà pubblicato questo mese) e soprattutto di questo voler continuamente rimarcare la presenza di un pubblico femminile con gli ormoni in subbuglio, come se non si potesse semplicemente provare stima per un musicista per una questione relativa in primis al lato artistico e poi, alla fine, apprezzare anche l’aspetto estetico. Ma cosa ne può sapere una persona “esterna” del motivo per cui un fan può avere gli occhi a cuoricino per fare delle conclusioni così superficiali? Certo, magari potrebbero esserci stati alcuni casi presenti, ma questa generalizzazione denota un pregiudizio relativo al classico stereotipo delle ragazze che ascoltano un certo tipo di musica, insultando l’intelligenza delle fans e diffondendo un messaggio sbagliato ed un’idea sbagliata di esse. Questi articoli sono i motivi per cui di solito non leggo mai le recensioni e non do loro alcuna credibilità.

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