Longliverocknroll.it
In Gallery

CHURCH OF CROW DOOM FESTIVAL III EDIZIONE: le foto del festival alla chiesa sconsacrata di Pinerolo (TO) 2-3 maggio 2025

By

Il 2 e 3 maggio 2025, l’ormai iconica chiesa sconsacrata di Pinerolo (TO) è tornata a essere culla di tenebre, rumore e spiritualità distorta, accogliendo la terza edizione del Church of Crow Doom Festival. Un appuntamento che ormai è diventato tradizione per gli amanti del doom, del death, del black e delle sonorità più oscure dell’underground europeo.

Come ogni anno, il connubio tra musica e luogo ha creato un’atmosfera irripetibile, sospesa tra sacro e profano, resa ancora più intensa da un pubblico attento e devoto, accorso da ogni angolo d’Europa (e non solo) per vivere quella che più che una semplice rassegna musicale è una vera esperienza iniziatica.

Ad aprire la prima serata sono stati i IV Sigillo, progetto bolognese dall’anima occulta, che ha dato il via alle celebrazioni con un set oscuro e introspettivo, denso di simbolismo e tensione spirituale.

I Nihili Locus, storici rappresentanti del death/doom italiano, hanno raccolto il testimone con una performance intensa e drammatica, dimostrando ancora una volta la loro capacità di evocare abissi sonori e lirici.

È poi sono saliti sul palco El Capro, che hanno scatenato una furia sabbatica di suoni abrasivi, tra sludge e ritualismo apotropaico, seguiti dai Khenopii, maestri di atmosfere lente, lisergiche, dilatate, capaci di trasportare il pubblico in un’altra dimensione sensoriale.

I Selvans hanno letteralmente incendiato la platea con il loro black paganico ricco di teatralità e spirito ancestrale, trasformando la chiesa in un tempio di culto boschivo e selvaggio.

I Doomraiser, veterani romani del doom metal, hanno alzato i decibel e la temperatura emotiva, traghettando il pubblico verso l’epicità oscura dei Sorcerer. La band svedese ha chiuso la prima serata con una performance solenne, epica, possente: un vero e proprio rituale sonoro degno del nome e della storia del festival.

Il secondo giorno si è aperto nel segno della meditazione e della malinconia con Gli Alberi, progetto che unisce il cantautorato più rarefatto con il doom atmosferico, offrendo un’introduzione intima e ipnotica.

Subito dopo, Nero Kane ha portato il pubblico in un viaggio tra deserto e tenebre interiori, con il suo dark folk psichedelico, mentre i Dead Chasm hanno riportato tutti nei territori più crudi del death/doom, con un suono greve e inesorabile.

La malinconia autunnale e riflessiva degli In Autumn ha fatto da perfetta transizione verso l’occulto dei The Rite, che hanno trasformato il palco in un altare occulto, grazie al loro doom intriso di tematiche esoteriche e influssi horror.

Con Hands of Orlac il doom si è tinto di gotico cinematografico, tra organi vintage e atmosfere ispirate all’orrore classico, mentre i Tyranny, maestri del funeral doom finlandese, hanno consegnato al pubblico un set ipnotico e catartico, al limite dell’esperienza mistica.

Gli Epitaph, pionieri italiani del doom, hanno offerto un set potente e commovente, degno della loro storia e della loro influenza sulla scena, preparando il terreno per la chiusura più attesa.

E quando sul palco sono saliti gli Abysmal Grief, il festival ha toccato il suo apice liturgico. La band genovese ha dato vita a un’esibizione che è stata più teatro che concerto, tra fitte nebbie di fumo, candele, e luci a tema, immergendo i presenti in un’ultima celebrazione funebre collettiva, dove la musica era invocazione, rito, discesa.

Con la sua terza edizione, il Church of Crow Doom Festival si conferma come uno degli appuntamenti più affascinanti e autentici della scena alternativa italiana. Non è solo la qualità della proposta musicale a renderlo speciale, ma anche il suo spirito: intimo, rituale, sincero.

Nel silenzio che ha seguito l’ultima nota degli Abysmal Grief, mentre la chiesa si svuotava lentamente e il fumo continuava a fluttuare nell’aria, era chiaro che chi c’era aveva vissuto qualcosa di più di un semplice concerto. Aveva partecipato a un culto.

Appuntamento al prossimo anno, nella stessa chiesa, sotto lo stesso cielo carico di presagi.

Si Ringrazia Church of Crow Records

Di seguito le foto di Maurizio Cavaglià

 

IV SIGILLO – NIHILI LOCUS – EL CAPRO – KHENOPII – GLI ALBERI
NERO KANE – DEAD CHASM IN AUTUMN – THE RITE – HANDS OF ORLAC

 

SELVANS

 

DOOMRAISER

 

EPITAPH

 

TYRANNY

 

SORCERER

 

ABYSMAL GRIEF

 

 

 

 

 

Maurizio Cavaglià
Author

Related Posts

Comments are closed.