Ieri sera al Palasport di Roma, Damiano David ha trasformato la Capitale in un’arena elettrica, con un concerto che più rock non si può. Sin dalle prime note l’atmosfera era carica, e il pubblico – una massa di fedelissimi, curiosi e nostalgici – ha risposto con una passione calibrata all’intensità del suo show.
La scaletta ha puntato forte sul suo repertorio solista, tratto da “Funny Little Fears”, alternando momenti di delicatezza e introspezione a esplosioni rock che hanno fatto vibrare ogni muratura del palazzetto. In un paio di punti chiave, Damiano ha staccato la spina e ha lasciato spazio al silenzio, per poi ripartire con chitarre graffianti, basso pulsante e assoli energici: è qui che si è vista davvero la sua volontà di andare oltre, di ricostruire sé stesso attraverso il rock.
E poi c’è stato il colpo di scena non scritto nel copione: sotto il palco, tra il pubblico, erano presenti anche gli altri membri dei Måneskin. Non per salire su quel palco, ma come spettatori silenziosi pronti a testimoniare il loro sostegno. Quel gesto ha galvanizzato l’auditorio: lo scoppio di applausi nel momento in cui sono stati avvistati è stato quasi un’altra performance, un segnale forte che in quella serata il confine tra solista e band si è fatto labile.
In conclusione, il concerto è stato una dichiarazione di forza: Damiano si mostra non più solo come frontman uscito da un gruppo famoso, ma come artista capace di veleggiare con le proprie ali rock. E quella presenza discreta — quasi simbolica — dei suoi compagni ha aggiunto un gusto romantico alla notte, suggerendo che, intorno al fuoco, qualcosa potrebbe ancora riaccendersi.
Si ringraziano Vivo Concerti e About Ent.
Qui sotto la gallery della serata a cura di Chiara Lucarelli.

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