GRAND SLAM con DEVOURMENT + PATHOLOGY + EXTERMINATION DISMEMBERMENT + KORPSE @ Slaughter Club – Paderno Dugnano (MI) – 11-08-2022

Stasera gli amanti del metal estremo fanno tappa obbligatoria allo Slaughter Club, dove per l’evento nominato GRAND SLAM si esibiranno quattro band il cui comune denominatore è lo slam-brutal-death metal, gli headliner sono i massacranti DEVOURMENT, accompagnati dai devastanti PATHOLOGY e sotto di loro i micidiali EXTERMINATION DISMEMBERMENT con i bestiali KORPSE. Assisteremo ad un concentrato di pura violenza organizzato dalla Nihil Production, quando il locale apre è già presente una cinquantina di persone, e, come sempre la transenna viene rapidamente occupata.

Il compito di rompere il silenzio spetta ai KORPSE, nati in Netherlands nel 2013 con all’attivo il terzo disco Insufferable Violence pubblicato nel 2021, partendo a fuoco con Devil’s Breath danno ai presenti una scossa immediata. Siamo solo all’inizio e il livello di pesantezza è già elevato, il chitarrista Floor Van Kuijk scaraventa sui presenti una valanga di riff, accompagnata dalle viscerali linee di basso emesse da Robin Van Ruswijk entrato in formazione nel 2019, Marten Van Kruijssen dietro alle pelli ha la potenza di un martello pneumatico e la precisione di un metronomo, infine il forntman Sven Van Dijk sprigiona un temibile growl cavernoso. La presenza scenica è molto dinamica e si dimostrano molto coesi, ciò nonostante il pubblico seppur partecipe ci mette un po’ di tempo a scaldarsi, dopo vari tentativi finalmente Sven riesce a generare un circle pit travolgente durante Molestation Condonation, pezzo tratto dall’ultimo disco dal quale eseguono altri quattro pezzi dando poi spazio ai dischi precedenti. Questa prima ondata di violenza si conclude con School’s Out Shootout, raccogliendo meritati applausi i KORPSE possono cedere il palco alla band successiva

Setlist:
Devil’s Breath
Persuasion
Insufferable Violence
Retaliation
Self Preservation
Disposable Underaged Objects
Unethical
Genocidal Bloodbath
Stoneage
Molestation Condonation
School’s Out Shootout

Direttamente dalla Bielorussia ecco prendere posizione gli EXTERMINATION DISMEMBERMENT, che senza indugi attaccano con Disemboweled Engorgement riprendendo subito il filone della brutalità, infatti i presenti già riscaldati si esaltano subito scapocciando e pogando. Dalla nascita nel 2009 a oggi le produzioni più recenti sono i singoli Omnivore, Protonemesis e Agony Incarnate, mentre il loro secondo e ultimo disco Serial Urbicide risale al 2013, sul quale concentrano la maggior parte del repertorio. Anche loro colpiscono il pubblico con terribili mazzate, segnate dai mitraglianti riff di Arseny Kovalchuk e cementificate dalle corde d’acciaio di Viktor kanashevich, purtroppo Denis Poluyan è impossibilitato a suonare quindi alla batteria c’è Alexander, il quale si dimostra una dirompente macchina da guerra, infine la furia del sound è completata dal trucido growl di Vladislav Martirsov, affiancato da Arseny nei cori. La loro dinamicità è contagiosa tanto che dopo qualche pezzo i circle pit partono spontanei, inoltre Vladislav incita la famigerata wall of death che a giudicare dallo scricchiolio delle ossa è assolutamente ben riuscita. Come ultimo pezzo tengono in serbo una cover, non una qualsiasi ma proprio una dei loro compagni d’avventura Devourment ovvero Babykiller, chiudendo alla grande una performance devastante che ha scatenato il pubblico che ripaga la band di Minsk con urla e applausi.

Setlist:
Disemboweled Engorgement
Gutted Face
Serial Urbicide
Omnivore
Protonemesis
Rotten Entrails
Agony Incarnate
Devastation Squad
Survival
Babykiller (Devourment cover)

La serata procede con PATHOLOGY che dalla nascita nel 2006 a S. Diego, vantano la produzione di ben undici dischi dei quali l’ultimo Everlasting Plague pubblicato nel 2021, accolti calorosamente irrompono con A Pound Of Flesh sparando sui presenti un track by track dei primi sette pezzi, estraendo qualche altro pezzo dal passato ma ovviamente toccare la vasta discografia è impossibile. Purtroppo sin dall’inizio ci sono evidenti problemi nei suoni, la chitarra di Dan Richardson e il basso di Ricky Jackson nonostante siano affilate come rasoi risultano impastati, Dave Astor per quanto le sue parti di batteria siano terremotanti sono troppo basse e quindi sovrastate, come anche il potente growl Ohie Flett. Durante i primi pezzi i nostri detengono la giusta attitudine con una gran voglia di spaccare tutto, ma nonostante i richiami verso il fonico per risolvere i problemi la situazione non migliora, di conseguenza la loro presenza scenica ne risente e spesso si scusano con il pubblico il cui entusiasmo è calato, ciò nonostante non fa mai mancare il suo prezioso supporto sino alla conclusiva Code Injection. Purtroppo per i californiani è stata un’esibizione sfortunata, speriamo di rivederli presto con i suoni ben settati per spaccarci le ossa con il loro brutal death metal.

Setlist:
A Pound Of Flesh
Perpetual Torment
Engaging In Homicide
Procession Of Mangled Humans
Viciously Defiled
As Entrails Wither
Prolonging The Suffering
Death Ritual Deciphered
Media Consumption
Imprisoned By Fear
Corporate Harvist
Code Injection

Grazie alle precedenti esibizioni il livello di magnitudo si è alzato sempre di più, ora il pubblico è pronto per salire a un livello superiore con l’arrivo dei tanto attesi headliner, finalmente i DEVOURMENT prendono posizione di fronte a un nutrito pubblico che spiazzano sulle note di Festering Vomitous Mass, investendoli con un massiccio muro di suono. I nostri decidono di iniziare il live suonando interamente il debut album Molesting The Decapitated del 1999, facendo tremare il locale con la loro primordiale brutalità trapanando i timpani con riff sanguinari, sprizzanti dalle sei corde di Chris Andrews che viaggiano pari passo con le tumultuose linee di basso tracciate da Dave Spencer che rimbombano nel torace, mentre Lille Gruber loro batterista live da quest’anno viaggia come un rullo compressore tormentando piatti e pelli senza sosta, ogni componente da un apporto fondamentale e complessivamente sorreggono il growl tenebroso e gutturale di Ruben Rosas. Dalla nascita nel 1995 la band si è sciolta e riformata tre volte e subìto molti cambi di formazione, ciò nonostante non hanno perso la loro energia triturando un pezzo dopo l’altro, mantenendo costante l’entusiasmo dei i fans con circle pit e tutto il resto, dopo aver terminato l’esecuzione del primo disco traggono dall’ultimo Obscene Majesty del 2019, due mazzate intitolate Arterial Spray Pattern e
Cognitive Sedation Butchery dopodiché concludono con Babykiller. Senza dubbio gli americani hanno asfaltato il locale con tutti i presenti grazie a un’esibizione senza compromessi, terminando in grande stile il GRAND SLAM aggiungendo un livello alla scala Mercalli, raccogliendo meritati applausi possono lasciare il palco (ciò che ne è rimasto).

La Nihil Production organizzando il GRAND SLAM ha sicuramente messo a dura prova la struttura dello Slaughter Club, fortunatamente ha retto il peso dell’impressionante carico di violenza dello slam-brutal-death metal, sfociato dalle band che hanno sudato sangue per dare la miglior performance di sempre. Sinceri complimenti agli artisti e ringraziamenti agli organizzatori che assieme a tutto lo staff del locale, per aver organizzato un evento di tale portata. Alla prossima!

Setlist:
Festering Vomitous Mass
Postmortal coprophagia
Choking On Bile
Molesting The Decapitated
Self Disembowelment
Fucked To death
Devour The Damned
Shroud Of Encryption
Arterial Spray Pattern
Cognitive Sedation Butchery
Babykiller

 

Giacomo Cerutti

redazione
Author

Comments are closed.