In un Alcatraz che sfiora il Sold Out va in scena una serata straordinaria all’insegna della band celtic punk per eccellenza, i Dropkick Murphys! La band di Boston inizia questa sera il suo Tour Europeo in supporto del loro ultimo album “For The People” uscito in streaming il 4 Luglio di quest’anno e dal 10 Ottobre anche in CD e vinile. Ad accompagnarli in questo tour troviamo in apertura gli Haywire e Frank Turner & the Sleeping Souls.
La serata inizia con una band anch’essa di Boston. Gli Haywire provengono infatti anche loro dal capoluogo dello stato del Massachusetts ed iniziano a riscaldare il pubblico con un hardcore punk tanto diretto quanto efficace. Rispetto ai loro cugini headliner di questa sera, la band capitanata da Austin Sparkman propone un sound decisamente piu’ aggressivo e grezzo, con pezzi molto corti ed estremamente energici che ricordano molto le prime band punk della fine degli anni 80 come gli Exploited. Un set che sicuramente calza a pennello con il tema della serata, in quanto i Dropkick Murphys sono sicuramente meno aggressivi, molto piu’ orientati al celtic folk e con melodie molto piu’ elaborate, ma le influenze punk sono evidentissime e quindi prendere in apertura un gruppo come gli Haywire era una scelta sicuramente piu’ che sensata. Certo, la band rimane giovane e magari manca un po’ di esperienza, ma tenendo conto che il loro debut album “Conditioned For Demolition” è uscito soltanto a Gennaio 2024, questo tour è una grande occasione per loro per farsi le ossa e l’impressione che hanno dato questa sera è di voler sfruttare al meglio questa occasione con una performance di un energia invidiabile!

Si prosegue con un artista straordinario, unico nel suo genere e di un carisma sensazionale. Frank Turner (con la sua band denominata Sleeping Souls) ci delizia con una performance carica di entusiasmo, buon umore, interazione con il pubblico e dei pezzi di una bellezza davvero suggestiva. Il cantautore inglese è infatti un vero showman che si cimenta in uno stile punk e folk davvero coinvolgente. Da pezzi suonati alla chitarra acustica a velocità impressionanti fino a canti folk intonati con l’intero pubblico dell’Alcatraz, il suo set è stata una pura goduria! Frank si è impegnato moltissimo nel fare anche un piccolo discorso in italiano e addirittura a cantare l’inizio di “Do One” nella nostra lingua! Molto divertente il fatto che Frank tenga il conto esatto dei sui concerti dal vivo, in quanto quello di questa sera è il numero 3078 come riportato dall’artista stesso. Il pubblico balla, canta e dimostra di apprezzare moltissimo la musica di Frank. Da segnalare in scaletta, oltre a tutti pezzi originali dell’artista di Meonstoke, anche una cover in acustico di “Bob” dei NOFX. Ci è davvero sembrato di essere in terre anglosassoni a cantare a squarciagola in un pub tipico insieme a fiumi di birra scura… un artista che sa come coinvolgere il pubblico e che oltra all’evidente qualità canora e l’indiscutibile talento da cantautore ha davvero la capacità di creare uno show bellissimo a cui torneremmo immediatamente ad assistere!
Setlist
I Stll Believe
Try This at Home
Never Mind the Back Problems
Photosynthesis
1933
No Thank You for the Music
Bob (NOFX Cover)
Do One
Recovery
Non Serviam
Get Better
Four Simple Words

Tocca al tanto atteso momento dei Dropkick Murphys! Sulle note dell’ormai iconica cover dei The Fureys “The Lonesome Boatman”, entrano sul palco Ken Casey & Co. acclamati dall’intero pubblico dell’Alcatraz. Da li inizia un ora e mezza di festa celtica a ritmo di cornamuse, mandolini, chitarre elettriche suonate a velocità stratosferiche e tanti cori di gruppo cantati da ogni singola persona presente stasera insieme alla band. Balli, moshpit, crowdsurfing… l’energia è a mille e dopo due pezzi diventati iconici come “Worker’s Song” e “Middle Finger” il pubblico si scatena del tutto su “The Boys Are Back”, brano tra i piu’ amati della formazione di Boston. Come sempre i pezzi dei Dropkick hanno quella tematica ribelle che incita alla resistenza e alla lotta per i diritti umani, condannando oppressioni, ineguaglianze e ingiustizie. I ragazzi di Boston non hanno filtri e cantano a squarciagola i loro testi pieni di connotazioni politiche come su “Citizen CIA”, con immagini rappresentative delle violazioni dei diritti umani che molte popolazioni purtroppo subiscono ancora oggi. Ken è quasi sempre alla transenna per l’intero set a cantare in mezzo al pubblico e a passare il microfono ai fan in delirio sui cori piu’ simbolici. La scaletta è piena di brani da ogni epoca dei Dropkick (attivi dal 1966 con ben 13 album all’attivo) ma ovviamente possiamo godere anche di vari pezzi del nuovo album “For The People” come “Who’ll Stand With Us?”, “Longshot”, “The Big Man”, “Bury the Bones” e “Chesterfields and Aftershave”. Quest’ultimo in particolar modo è stato molto toccante perché è un omaggio al nonno di Casey, che come il frontman ha raccontato al pubblico, era il suo punto di riferimento e la persona che gli ha insegnato le cose piu’ importanti della vita. I pezzi del nuovo brano funzionano alla grande e i Dropkick hanno davvero il merito di riuscire a continuare ad essere autentici e fedeli al loro timbro senza cadere nelle ripetizioni… i pezzi infatti come sempre consolidano il legame tra memoria, musica e solidarietà e sono enfatizzati dall’energia celtic punk ma con una nuova ondata di freschezza ed energia senza uguali! I brani si susseguono e vorremo che la scaletta non finisse mai! Il pubblico è in estasi ed intona ripetitivamente all’inizio di quasi ogni brano i cori da stadio “Let’s go Murphys!”. Il set si conclude con brani immancabili come “The State of Massachusetts”, “Rose Tattoo”, “Going Out in Style” e ovviamente “I’m Shipping Up to Boston” prima di un ultimissimo pezzo citato precedentemente tra i brani del nuovo album “The Big Man”.
Come sempre il concerto dei Dropkick Murphys è stata una festa, un canto e un ballo costante all’insegna di sonorità punk celtiche che creano una reale dipendenza. Non si può dire nient’altro che ci servirebbe un concerto dei Dropkick a settimana!
Setlist
The Lonesome Boatman (The Fureys Cover)
Worker’s Song
Middle Finger
The Boys Are Back
Johnny, I Hardly Knew Ya
Fiending for the Lies
Longshot
Citizen CIA
School Days Over (Ewan MacColl)
Finnegan’s Wake (Traditional Cover)
Good Rats
Chesterfields & Aftershave
Boys on the Docks
Skinhead on the MBTA
The Green Fields of France
Bury the Bones
Out of Our Heads
Who’ll Stand with Us?
The State of Massachusetts
Walk Away
Rose Tattoo
Going Out In Style
I’m Shipping Up to Boston
The Big Man
Si ringrazia Hub Music Factory.
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