In pieno contrasto con l’evento che vede interessata per tutto il weekend la riviera romagnola, ovvero “La Notte Rosa”, questa sera a Bellaria Igea Marina il palco del Beky Bay trema sotto la potenza di una delle band thrash storiche del panorama metal: EXODUS.

Domenica 22 giugno 2025 unica data italiana per quelli che sono i pionieri del genere nella Bay Area, con il tour celebrativo dei 40 anni di Bonded by Blood, album di esordio della band considerato uno dei più influenti di tutti i tempi.

Alle 20:00 in punto, sotto un cielo ancora illuminato dal tramonto, i THE FROG, progetto made in Italy recentemente emerso dalla scena underground, aprono le danze della serata.
Impatto visivo minimale, ma sound viscerale: un set di sludge?punk incisivo e corrosivo, con chitarre taglienti, basso ipnotico e batteria incalzante che accompagnano la voce ruvida e graffiante.
In pochi minuti, la folla sotto il palco si anima: headbanging e sguardi entusiasti creano un crescendo perfetto.
I THE FROG hanno svolto egregiamente il loro ruolo di warm-up incendiario, caricando l’atmosfera a dovere per la seconda band.

I FULCI, tra le realtà più originali del panorama death metal italiano, hanno portato al Beky Bay un live set che ha travolto la spiaggia con un’ondata di brutalità, groove e immagini disturbanti.
La band campana, con il loro death metal ispirato ai film gore anni ’70-’80, sin dalle prime note ha fatto capire che non ci sarebbe stato spazio per compromessi.
Il suono è potente e compatto, con una batteria chirurgica, un basso sepolcrale e chitarre affilate. Il growl, cupo e senza fronzoli, fa da collante perfetto tra i riff serrati e le atmosfere horror.
Nessun dialogo tra band e pubblico, una scelta coerente con il loro stile: lasciare che sia la musica a parlare.
Il live dei FULCI al Beky Bay non è stato solo una celebrazione della brutalità, ma anche della coerenza artistica: ogni nota, ogni frame, ogni gesto sul palco sembra parte di una visione chiara e spietata.

Setlist FULCI:

  1. Glass
  2. Rotten Apple
  3. Human Scalp Collection
  4. Matul Tribal Cult
  5. Apocalypse Zombie
  6. Lonely Hearts
  7. Maniac Unleashed
  8. Voodoo Gore Ritual
  9. Tropical Sun
  10. Splatter Fatality
  11. Nightmare
  12. Eye Full of Maggots
  13. Among the Walking Dead
  14. Vile Butchery

Sono quasi le 22, le luci si abbassano e le note di We Will Rock You sfumano lasciando spazio all’ingresso furioso della band californiana.
Un’ombra massiccia prende subito posizione nella parte centrale del palco… è Rob Dukes, tornato ad essere il cantante della band dopo 10 anni di assenza. Maglietta nera e sguardo minaccioso, Dukes non dice nulla e parte diretto con Bonded by Blood. Il suo growl abrasivo, potente e perfettamente controllato, travolge tutto e tutti; un’attitudine, la sua, che richiama l’hardcore newyorkese e una furia da strada che si sente anche nelle pause.

“ARE YOU READY, MOTHERF***ERS?!”

Il pubblico del Beky Bay è letteralmente in delirio… la spiaggia diventa un vero e proprio ring con circle pit e crowd surfing.
Gli EXODUS suonano con una compattezza impressionante. Gary Holt, sempre granitico, non si risparmia e spinge riff serrati e assoli taglienti: preciso, veloce e letale. Lee Altus è il partner ideale; meno visibile, ma implacabile e solidissimo nel costruire le fondamenta armoniche.
Tom Hunting, cuore pulsante della band, che per molti esperti del settore incarna il batterista thrash metal definitivo, è una furia dietro le pelli: blast precisi, groove intelligenti e impatto costante.
Al basso, Jack Gibson tiene coesione e spinta, ma sempre con discrezione.
Nonostante l’ambiente open air, il suono si dimostra potente, nitido e ben equalizzato.

Quella scelta per stasera è una scaletta che unisce fan nostalgici e nuovi adepti e che mostra tutte le anime degli EXODUS: dalla ferocia degli anni ‘80 a quella moderna e grottesca post-2020, passando per quella tecnica e cupa dell’era Dukes, rappresentata da due soli brani: Deathamphetamine, lunga, lenta e disturbante, con una costruzione psicotica che esplode a metà brano, e Children of a Worthless God, manifesto anti-religioso carico di atmosfera e veleno.
Il pubblico non si è mai fermato per tutto il set: sfrenati circle pit, un piccolo wall of death e tanto, tanto sudore. D’altronde sono queste le cose che ci aspettiamo di vedere ad un concerto del genere.

Il live degli EXODUS al Beky Bay è stato un richiamo tribale per chi non ha mai smesso di credere che il thrash sia rabbia lucida, memoria viva e libertà senza filtri.
La band ha ricordato a tutti che il metal più autentico è quello che non chiede il permesso. Urla, picchia, e lascia segni. Proprio come questa serata.

Setlist EXODUS:

  1. Bonded by Blood
  2. Iconoclasm
  3. And Then There Were None
  4. Children of a Worthless God
  5. Fabulous Disaster
  6. Brain Dead
  7. Deathamphetamine
  8. Blacklist
  9. Prescribing Horror
  10. The Beatings Will Continue (Until Morale Improves)
  11. War is My Shepherd
  12. A Lesson in Violence
  13. The Toxic Waltz
  14. Strike of the Beast

 

Gallery completa qui

Comments are closed.