Nell’episodio 113 del podcast The Metallica Report, lo storico chitarrista degli EXODUS e membro degli Slayer, Gary Holt, ha reso un omaggio sincero all’ex compagno Kirk Hammett, rimarcando la sua importanza alla nascita dei thrash.
Holt ha spiegato che quando entrò negli EXODUS (1981), Hammett faceva già parte del gruppo e scriveva gran parte dei riff. Dice Holt, «quando arrivai io scrissi qualche riff, ma Kirk aveva già scritto tutto» e aggiunge: «ad ogni effetto è uno dei padri fondatori del thrash metal»
L’affermazione vuole essere un richiamo al fatto che spesso il nome di Hammett viene escluso dai dibattiti sulle origini del genere: Holt afferma, con schiettezza, che «molti lo estromettono da quel dibattito e penso che sia una stronzata»
Secondo Holt, dopo che Hammett fuoriuscì per unirsi ai Metallica, ci fu una sorta di “passaggio del testimone”:
«Quando Kirk se ne andò, è come se mi avesse passato il testimone… io e i compagni — in particolare Paul Baloff — abbiamo potuto plasmare la band a nostra immagine e portarla dove volevamo».
Ha inoltre specificato che i primi due brani completati dopo l’addio di Hammett furono “No Love” e “Strike of the Beast”. Holt afferma di ricordare ogni dettaglio — «ricordo ogni minuto, ogni cambiamento, ogni singola nota» — quasi come un flash della jam session in cui mostrò i riff a Kirk e lui propose modifiche.
Holt è stato interpellato sull’eventualità di suonare di nuovo con Hammett in qualche progetto estemporaneo. La sua risposta è entusiasta:
«Assolutamente si. quando suoniamo insieme è uno spazzo… forse un giorno faremo un side project»
Racconta come in occasione di festival come il Fear FestEvil siano saliti insieme sul palco e abbiano “jammato” come ai vecchi tempi, quando suonavano alle feste ad ingresso libero in pieno spirito underground. Holt riconosce di avere sempre avuto in mente progetti collaterali, «da 25 anni», ma finora gli impegni di entrambi non l’hanno permesso.
Ha aggiunto che se l’occasione capitasse — spera un giorno — non escluderebbe di collaborare con l’amico storico.

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