L’Eurovision è solito regalare perle di indubbia fattura, dal traditional turbo folk alle starlette eurodance dal sapor medio-orientale. Quest’anno però si è fatto di meglio, e solo l’Islanda poteva regalarci questa sorpresa, proponendoci una band dalle sonorità aggrotech ebm, dediti all’immaginario BDSM e autodistruttivi sin dal nome, HATARI, che significa “Odiatori” nella lingua madre. Suonano come i Rammstein nelle parti liriche, o industrial come gli Amduscia e gli Hocico nelle ritmiche.
Si sono esibiti nel corso della prima semifinale con “Hatrià° mun sigra” (canzone dal titolo evocativo: “L’odio prevarrà “) diventando in pochi minuti i beniamini del pubblico e scioccando il web.
I tre di Reykjavàk (Klemens Nikulà¡sson Hannigan, Matthàas Tryggvi Haraldsson e Einar Hrafn Stefà¡nsson) fanno parte di un collettivo piùampio di performer, schiavi e ballerini (Svikamylla ehf.) che “mirano a porre fine al capitalismo neoliberista, nonché alla gestione degli immobili, dei prestiti, delle importazioni e delle esportazioni”.
Gli Hatari, che definiscono il loro genere anti-capitalistic techno-punk, hanno fatto sfoggio di un imperante BDSM, ovvero Bondage e Disciplina (BD), Dominazione e Sottomissione (DS), Sadismo e Masochismo (SM).
L’idea del gruppo è nata nel 2015 e un anno dopo, la rivista Grapevine li proclamava già la miglior band islandese da vedere dal vivo. La consacrazione definitiva è arrivata con la vittoria agli Icelandic Music Awards, che ha spalancato loro le porte dell’Eurovision Song Contest 2019. Con un particolare però: gli Hatari si sono sciolti a dicembre 2018 mentre pubblicavano Spillingardans, dichiarando loro singolo di addio in seguito al fallimento della loro missione contro il capitalismo.
Quella a Tel Aviv sarà un’esibizione unica, che hanno accettato con la promessa di mandare “l’Europa in frantumi“, come cantano in Hatrià° mun sigra:
i bagordi erano fuori controllo
l’hangover è senza fine
la vita è senza senso
il vuoto conquisterà tutti noil’odio avrà la meglio
la felicità finirà
perché si tratta di un’illusione
una speranza malignatutto quello che ho visto
le lacrime scorrono giù
tutto quello che ho dato
una volta ho dato
l’ho dato tutto a tedelusioni multilaterali
punizioni unilaterali
poveri sciocchi creduloni
la fuga finirà
il vuoto ci conquisterà tuttil’odio avrà la meglio
l’Europa andrà in frantumi
una rete di bugie
si ergerà dalle ceneri
uniti in una cosa solatutto quello che ho visto
le lacrime scorrono giù
tutto quello che ho dato
una volta ho dato
l’ho dato tutto a tel’odio avrà la meglio
l’amore morirà
l’odio avrà la meglio
la felicità finirà
perché è un’illusione
una speranza malignal’odio avrà la meglio
Di seguito, le dieci nazioni qualificate nella prima semifinale in ordine di esibizione:
Cipro ”“ Tamta con Replay
Slovenia ”“ Zala Kralj & GaÅ¡per Å antl con Sebi
Repubblica Ceca ”“ Lake Malawi con Friend Of A Friend
Bielorussia ”“ ZENA con Like It
Serbia ”“ Nevene Božović con Kruna
Australia ”“ Kate Miller-Heidke con Zero Gravity
Islanda ”“ Hatari con Hatrià° mun sigra
Estonia ”“ Victor Crone con Storm
Grecia ”“ Katerine Duska con Better Love
San Marino ”“ Serhat con Say Na Na Na
Nella seconda semifinale, tenutasi giovedì si sono qualificati:
Svizzera ”“ Luca Hà¤nni con She Got Me
Danimarca ”“ Leonora con Love Is Forever
Svezia ”“ John Lundvik con Too Late For Love
Malta ”“ Michela con Chameleon
Russia ”“ Sergey Lazarev con Scream
Albania ”“ Jonida Maliqi con Ktheju tokà«s
Norvegia ”“ KEiiNO con Spirit In The Sky
Paesi Bassi ”“ Duncan Laurence con Arcade
Macedonia del Nord ”“ Tamara Todevska con Proud
Azerbaigian ”“ Chingiz con Truth
Oltre alle già qualificate 5 big e Israele come paese ospitante:
S!sters con “Sister” ”“ Germania
Kobi Marimi “Home” ”“ Israele
Michael Rice “Bigger than us” ”“ Regno Unito
Bilal Hassani “Roi” ”“ Francia
Mahmood “Soldi” ”“ Italia
Miki “La venda” ”“ Spagna
La finale di sabato prevede l’esibizione strapagata di Madonna, non nuova a provocazioni e atteggiamenti BSDM. E voi, pronti a votare i nostri beniamini?
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