Sono un patito di Rock’n’Roll, un appassionato romantico di questo genere che ha influenzato la mia vita e non solo la mia. Mi piace da morire il Rock’n’Roll anche se mi rendo conto che in Italia non ha mai avuto grande successo e non ha mai avuto il dovuto e doveroso risconrto.
Amo ascoltare le mille sfaccettature moderne e del passato, amo informarmi con passione, amo leggere sul e del Rock’n’Roll e, come facevo un tempo, continuo a comprare riviste che ne parlano, nonostante la potenza della rete di cui faccio parte, riviste che mi illustrano e mi confortano con articoli di ottima fattura ed espressione.
Ebbene ultimamente mi piace essere immerso fra le righe e le parole del Magazine ‘Classic Rock Lifestyle’, l’edizione italiana. In uno dei numeri di questa rivista, che ‘puzza’di sano rock’n’roll, ecco svelati i 10 brani che hanno fatto la storia di questo genere che ha sconvolto intere generazioni da circa 60 anni a questa parte. Prendo spunto dall’articolo di questa rivista e”…
Di seguito riporto l’elenco dei 10 brani con brevi note sulle canzoni storiche del nuovo movimento che ha sconvolto, cambiato e shakerato la storia della musica:
1. “Is You Is or Is You Ain’t My Baby?” di Louis Jordan, Decca 1944. Il rock’n’roll non è ancora nato,si parla di rhythm and blues, ma le interpretazioni live e le performance di Louis Jordan e della sua band, Tympany Five, sono così infuocate che possono essere inserite nello stile vero e proprio del rock’n’roll. “il Rock’n’Roll? Solo un Rhythm and Blues suonato dai bianchi”…”, grande Louis Jordan.
2. “Rocket 88” di Ike Turner / Jackie Brenston, Chess, 1951. Il senso puro di quello che sarà il rock’n’roll”… Una macchina è l’ispirazione, la Oldsmobile. Un modello in particolare fa sognare i nostri artisiti, la Rocket 88. E’ proprio quello giusto per attirare l’attenzione delle ragazze e mettersi in mostra ed essere invidiato da tutti”… non è questo rock’n’roll?
3. “Hound Dog” di “Big Mama” Thornton, Peacock 1952. Una fra le prime cantanti che affronta tematiche molto particolari per l’epoca: ribellarsi all’opportunismo dei maschietti. Il brano verrà reso famoso da Elvis Presley, ma la versione di “Big Mama” è esaltante per il ritmo e la attuale potenza. 500 dollari di guadagno per questo successo. Molti di piùper le royalties ottenute dal successo del re del rock’n’roll”…
4. “(We’re Gonna) Rock Around the Clock”, Billy Haley and His Comets, Decca 1954. Chi non conosce questo brano? Chi davvero non lo conosce non sarà rimandato a settembre ma dovrà ripetere l’anno. Il rock’n’roll non perdona. Forse questo non è considerato un brano fondamentale, ma lo è, il primo brano della storia del rock’n’roll, pietra mliare del nostro amato genere. 25 milioni di copie vendute non sono uno scherzo. 60 anni e non sentirli…
5. “Tutti Frutti”, Little Richard, Specialty 1955. Anche per questo brano se non lo si conosce alla perfezione allora la cultura sul rock’n’roll non è poi così solida. Un gran brano con un inizio disarmante e di certo privo di senso”… e del testo? Sapevate che la prima volta che Little Richard lo ha cantato era così arrabbiato da caricarlo di una potente energia? E che il suo testo era politicamente scorretto? Troppe allusioni e riferimenti ad ambiguità sessuali”… ed inoltre siete a conoscenza che questo brano è inserito nei registri della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti come canzone da conservare per i posteri?
6. “Blue Suede Shoes”, Carl Perkins, Sun Records 1956. Non so se Carl Perkins avrebbe mai potuto immaginare il successo di questo brano. Eppure il testo semplice è nato osservando una coppia danzare. E mentre la donna era scatenata, l’uomo era impegnato a schivare i passi di danza della compagna evitando così di farsi sporcare le sue scarpe scamosciate”… e poi arriva anche la versione di Elvis”… Ma non dimentichiamo che Carl Perkins è stato inserito nella Hall of Fame del Rock’n’Roll, del Rockabilly e dei Nashville Songwriters”…
7. “Heartbreak Hotel”, Elvis Presley, RCA Victor 1956. Finalmente il re. Elvis è Elvis e non si discute. Questo è il brano che l’ha consacrato. Certo forse il meno rock’n’roll di tutti, il meno potente nel ritmo ma di certo potente nell’interpretazione, grazie ad una voce carica di passione e, in questo caso, di solitudine. Un brano magnifico, intenso, ed ancora una voce profonda che ancora oggi fa venire i brividi”… è la voce di Elvis! Un miliardo di dischi venduti durante la sua carriera non sono uno scherzo”…
8. “Be-Bop-A-Lula”, Gene Vincent, Capital Records 1956. Ma che vuol dire “Be-Bop-A-Lula”? se lo chiedevano tutti i dj dell’epoca mentre in segno di disprezzo e di sfregio distruggevano i dischi del grande Gene Vincent. Eppure questo disco ha venduto due milioni di dischi in un anno circa dalla sua uscita. Meno male che ci sono stati dei dj ciechi, o meglio sordi. Nessuna filosofia da consegnare al futuro”… sì questo è rock’n’roll”…
9. “Great Balls of Fire”, Jerry Lee Lewis, Sun Records 1957. Un altro capostipite del rock’n’roll, ma di quello infuocato. Ricordate quando, dal vivo, si divertiva a bruciare il pianoforte pur di non far esibire Little Richard dopo di lui? Questo è un brano che fa riferimento alle fiamme piovute dal cielo durante la Pentecoste e alla discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. La scena di per sé è molto rock ma non so se anche roll. Meno male che Sam Philips (il grande talent scout del rock’n’roll) volle far registrare a quel pazzo di Jerry Lee Lewis questo brano!
10. “Johnny B. Goode”, Chuck Berry, Chess 1958. A mio parere Chuck Berry è in assoluto il papà del rock’n’roll. Lui, proprio lui. Ha ispirato generazioni di musicisti, di cantanti e chitarristi. La storia di un giovane che va via di casa per cercare la sua strada e ottenere il successo”… ‘vai Johnny, vai”…’. Chuck Berry è sempre stato unico nel suo stile poiché rocker di stile. I passetti saltellanti, il duck walk imitato da tutti e mai dimenticato. Sì confermo, Chuck Berry è il papa del rock’n’roll”…
(un ringraziamento di cuore a Classic Rock Lifestyle Italia nella persona di Maurizio Principato per l’ispirazione e per il suo splendido articolo e per i dettagli minuziosi inseriti con particolare passione).
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