Bruce Dickinson, leggendario frontman degli Iron Maiden, ha recentemente parlato della sua lotta contro il cancro e dei progetti futuri durante un’intervista al podcast Rich Roll.

Diagnosticato nel 2014 con un tumore alla gola,

A Dickinson fu diagnosticato nel 2014 un tumore alla gola, affrontando una battaglia che ha messo a rischio non solo la sua carriera ma anche la sua vita.

Ricordando quel periodo, ha dichiarato:

“Quando mi diagnosticarono il cancro, la prima cosa che pensai fu: ‘Sopravviverò a questa cosa?’ e l’ultima fu: ‘Riuscirò ancora a cantare?’”

Questi pensieri erano secondari rispetto alla sua priorità principale: superare la malattia.

“Ero abbastanza preparato all’eventualità che non avrei più potuto cantare con gli Iron Maiden”

ha aggiunto. Tuttavia, grazie alla sua forza di volontà e ai progressi medici, è riuscito a superare la malattia e a tornare sul palco.

Una delle riflessioni più profonde di Dickinson riguarda il valore della musica, un aspetto che considera inviolabile. Parlando della sua possibile assenza dalla band, ha detto:

“Se non avessi più potuto cantare come avevo sempre fatto negli Iron Maiden, allora avrei aiutato la band a trovare un mio sostituto, perché la musica è sacrosanta.”

Questo amore incondizionato per la musica e per i suoi compagni di band ha permesso agli Iron Maiden di sopravvivere come gruppo unito, evolvendosi insieme nel tempo.

Gli Iron Maiden sono pronti a partire per un tour celebrativo per i loro 50 anni di carriera, che include un’unica data italiana il 13 luglio 2025 allo Stadio di Padova. Questa sarà un’occasione speciale per i fan italiani di celebrare una band che ha segnato la storia del metal e che continua, nonostante tutte le difficoltà, a portare avanti la propria musica.

Dickinson aveva condiviso alcuni consigli per coloro che affrontano il cancro: “Abbracciare il trattamento” è il modo in cui ha affrontato la sua lotta. Ha spiegato: “Le terapie che vengono sviluppate oggi sono incredibili e offrono ottime possibilità di guarigione… il cancro non è più una condanna a morte.” Ha anche riflettuto su come il suo corpo sia riuscito a liberarsi del tumore dopo 33 sedute di radioterapia e nove settimane di chemioterapia, un trattamento intenso che però lo ha riportato a una vita sana.

Fortunatamente, Bruce Dickinson è ora completamente guarito, e il suo ritorno alla musica è la prova vivente della sua resilienza.

 

 

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