Clima cupo ma allo stesso tempo elettrico quello respirato ieri sera fuori dal Biko di Milano. Il locale meneghino, avvolto da una leggera pioggerellina invernale, ha ospitato due performance tanto diverse quanto efficaci, regalando al pubblico una serata variegata.
SAPHE
Ad aprire la serata alle 21:00 è Saphe, nome d’arte della cantautrice romana Alessia, classe 1996. Il suo pseudonimo è in onore della poetessa greca Saffo, volendo richiamare l’utilizzo di una scrittura intima, poetica e delicatamente femminile. La sua musica unisce sonorità pop-punk, alt-rock e influenze anni 2000, fondendo energia e malinconia in un linguaggio diretto ma fortemente emotivo.
Un contesto intimo come quello regalato dal Biko è l’ideale per il tipo di esibizione voce/chitarra proposta dalla cantautrice e dai due chitarristi acustici che la accompagnavano sul palco.
Testi malinconici, a volte sussurrati, a volte urlati, raccontano il conflitto tra l’essere autentici e il ricercare se stessi, con il peso che l’insicurezza emotiva e la fragilità umana portano con sé. Una battaglia interiore che vede la sua realizzazione in testi spezzati, dalle parole strozzate.
L’artista definisce il suo progetto come una “battaglia interiore tra l’essere sé stessi e il non sentirsi mai a proprio agio”, una tensione che diventa il cuore pulsante della sua identità musicale.
Tra i suoi brani più rappresentativi c’è 1410 (2022), in cui Saphe si interroga su chi sia davvero, intrecciando suoni pop-punk e riflessioni esistenziali. Saphe è una voce nuova e autentica del panorama musicale italiano, capace di coniugare l’urgenza espressiva del punk con la sensibilità del cantautorato contemporaneo.
LAST TRAIN
Alle ore 22:00 inizia l’incredibile show dei Last Train. La band francese, formatasi nel 2007 in Alsazia, nella cittadina di Altkirch, incanta il Biko, creando un’aura magica di profondo rispetto tra il gruppo e il suo pubblico. L’atmosfera intima, i suoni prodotti magistralmente e una band che per un’ora e mezza non si è mai risparmiata, sono stati elementi decisivi per la riuscita della serata.
La band è formata da quattro giovani amici: Jean-Noël Scherrer (voce e chitarra), Julien Peultier (chitarra), Timothée Gérard (basso) e Antoine Baschung (batteria). Il loro stile mescola rock alternativo, garage e post-rock, con il suono preponderante della chitarra, atmosfere a volte malinconiche e una carica live decisamente energica. Non dimentichiamo che, nonostante in Italia siano ancora una band di nicchia, i Last Train negli ultimi anni hanno dato prova della loro bravura e di una crescita musicale importante, aprendo i live di band del calibro dei Placebo e dei Muse.
Tra i pezzi sicuramente più apprezzati del live milanese troviamo Home, brano che ha dato il via al loro concerto: un crescendo di sonorità e potenza che coinvolge e cattura immediatamente il pubblico, creando visibilio e sprazzi di energia incontenibile.
I Last Train accompagnano in un viaggio tra brani appartenenti al loro ultimo lavoro in studio, III (2025), come il già citato Home e I Hate You, passando per Weathering (2017) e The Big Picture (2019), con il quale chiudono la serata con il brano omonimo The Big Picture.
I Last Train hanno saputo ritagliarsi uno spazio significativo nella scena rock grazie alla loro autenticità, al vigoroso impatto dal vivo e alla qualità delle composizioni. In definitiva, sono una band che unisce l’energia di un gruppo giovane, con fame e voglia di mettersi in gioco, alla consapevolezza artistica tipica dei gruppi più affermati.
Setlist
- Home
- The Plan
- On Our Knees
- Way Out
- I Hate You
- Golden Songs
- All to Blame
- Weathering
- Disappointed
- Fire
- This Is Me Trying
- The Big Picture
Report a cura di Silvia Rodano.
Foto di Giulia Di Nunno.

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