I Cradle of Filth sono una delle band più iconiche della scena metal internazionale. Con la loro miscela unica di black metal, gothic metal ed elementi classici, hanno conquistato un seguito fedele in tutto il mondo. Guidati dalla carismatica figura di Dani Filth, i Cradle of Filth hanno saputo creare un universo sonoro oscuro e suggestivo, ispirato a letteratura gotica, horror e mitologia.

Grazie a MC2Live abbiamo fatto un’intervista a Dani Filth.

 

Ciao Dani, grazie mile della tua disponibilità, come stai?

Ciao, nessun problema, io sto bene!

Abbiamo saputo che inizierai il nuovo tour europeo! Sei entusiasto?

Sì e no.
Sì, sono entusiasto di andare in tour, però allo stesso tempo no, perchè mi sto godendo un po’ il tempo a casa, siamo stati molto impegnati quest’anno.
Non vedo l’ora di partire, ma allo stesso tempo sto cercando di godermi il tempo il più possibile.

So che è piuttosto faticoso, soprattutto perché hai fatto anche un tour nell’Europa dell’Est all’inizio di quest’anno. Come fate a gestire tutto?

Abbiamo un programma molto fitto, siamo appena tornati dall’Australia un paio di settimane fa.
Può essere piuttosto difficile. Non vedo l’ora, non fraintendetemi, vorrei solo avere un altro mese prima di partire perché ho molte altre cose da fare e vorrei avere tempo anche di rilassarmi.

Farete una pausa dopo il tour europeo o ci sono altre date in arrivo?

Sì avremo una pausa, il nostro nuovo album uscirà ad aprile e inizieremo un tour americano,
subito dopo aver suonato al Sick New World, che sarà all’inizio di aprile a Las Vegas, ma non sarà una pausa completa  perché ci sono un sacco di altre cose da fare, tra cui il press per il nuovo album e tutte le cose riguardanti la band, in pratica sarà solo una pausa dal tour.

Potresti parlarci della nuova canzone in collaborazione con Ed Sheeran?

La pubblicheremo nel prossimo futuro, ma dobbiamo ancora vedere con il management di Ed. Il management di Ed è molto selettivo sui tempi di pubblicazione. Inoltre non vogliamo mettere in ombra il nostro nuovo album o o attirare la gente per le ragioni sbagliate.

Com’è nata questa collaborazione?

Lui è un fan della band fin da giovane e non so come sia nata di preciso. Credo che abbia fatto un video in cui ritraeva un vampiro e in qualche modo il management ha iniziato a parlarne e ha detto: “Sapete cosa? sarebbe davvero bello fare qualcosa con i Cradle of Filth” e il manager ha detto: “Bene, perché non fare una canzone insieme?”
Ed abita nelle vicinanze, 20 miglia da dove vivo io, quindi non è stato troppo difficile riunirsi e registrare la canzone assieme, visto che il nostro studio si trova letteralmente a metà strada tra il mio e quello in cui vive lui.
Quando è arrivato in studio c’era solo lui con la chitarra in spalla, senza le guardie e ha viaggiato con l’auto di sua moglie. E’ una persona molto alla mano, ed è stato fantastico.

A proposito di collaborazioni, ti ho scoperto grazie alla canzone che hai fatto con i Bring Me The Horizon chiamata “wonderful life”. Com’è nata la collaborazione e com’ è stata la realizzazione della canzone?

E’ iniziato in modo simile, Oli ha contattato il nostro management chiedendo se fossimo interessati a collaborare a una canzone e noi abbiamo detto di sì.
L’ho registrato nel mio studio e ho mandato dei demo. E quando ci siamo trovati ci siamo messi a girare il video per Drop Dead, che è la sua azienda di abbigliamento a Sheffield.
E abbiamo praticamente preso possesso di un supermercato, non l’abbiamo nemmeno chiuso al pubblico, infatti la gente si aggirava lì intorno normalmente.
Ho portato mia figlia con me, perché lei è una grande fan dei Bring Me The Horizon, la si vede anche nello sfondo del video a fare qualcosa. E’ stata una giornata divertente e davvero esilerante.
In seguito abbiamo collaborato con loro anche per altri capi d’abbigliamento, infatti siamo tornati alla Drop Dead e abbiamo fatto qualche servizio fotografico, portando di nuovo mia figlia.

La tua voce è uno dei tratti distintivi della band. Come hai sviluppato questo stile vocale particolare?

È una cosa che si è sviluppata nel corso degli anni. Ero un fan di gruppi che avevano stili simili e ho sentito cose simili pensando che fossero davvero interessanti.
È un po’ come King Diamond.
e io ho detto: “Beh, è una cosa che mi è familiare quando ho iniziato a cantare, mi sembra naturale”.
So che in realtà è innaturale, me ne rendo conto, ma non lo è per me. Immagino che si tratti solo di adattarlo, preservarlo e sperimentarlo con il passare degli anni.

Qual è stato il tuo album preferito da registrare finora?

Mi chiedono spesso qual è il mio album preferito, e io rispondo sempre quello che abbiamo appena registrato, perché per me è qualcosa di fresco dato che ovviamente l’abbiamo appena scritto, e non lasciamo mai lo studio finché non siamo soddisfatti al 100%, quindi per questo dico sempre che è il mio preferito.
Ma direi che il mio preferito da registarre è stato: “Midian”, che risale al 2000, perché è stata la prima volta che abbiamo registrato un album in uno studio chiamato Parks Pargate, che si trovava nel sud dell’Inghilterra.
Era uno studio residenziale in cui avevamo tutti i nostri chalet, dove cucinavamo e pulivamo, e abbiamo vissuto lì per circa due o tre mesi. Abbiamo fatto tre album lì, ma dato che “Midian” era il nostro primo album, è stato molto magico.
Abbiamo vissuto momenti fantastici ogni volta che siamo tornati in quello studio, che purtroppo non c’è più. È stato venduto per un progetto di sviluppo immobiliare o qualcosa del genere. Ma era in una zona bellissima del paese, vicino alla città famosa per la battaglia di Hastings.
Quindi è molto storico, molto suggestivo, lo studio era fantastico, avevamo tutti i nostri chalet fuori,
una stanza dove guardavamo la tv, dove ci riunivamo, ci siamo divertiti tantissimo. Direi che è per questo che è stato il mio album preferito da registrare.

Quali sono stati i punti salienti della vostra carriera musicale?

Direi che il più importante fin dall’inizio, è stato quando abbiamo portato in tribunale la nostra prima casa discografica. Perché durante il processo, la band si è letteralmente divisa a metà.
3 membri sono andati via per formare una nuova band, ma noi abbiamo resistito. E’ stato come essere una fenice che rinasce dalle ceneri, perchè siamo diventati più forti grazie a questo, e siamo riusciti a vincere la nostra causa in tribunale.
Abbiamo dato alla casa discografica un EP chiamato Vampire che è uscito nel ’96, ma ci ha permesso di finire di incidere un album che avevamo registrato per una precedente grande etichetta, e anche quello uscì nel ’96 ma più tardi in quell’anno.
Abbiamo poi avuto un nuovo manager e abbiamo rilasciato due album in un anno che hanno catapultato la nostra carriera. Direi che è stato il catalizzatore della band che siamo diventati oggi.

Sei l’unico membro stabile fin dall’inizio, avete avuto molti nuovi membri nel corso degli anni. Come hai gestito la situazione e come scegli di solito i nuovi membri?

Beh, è come qualsiasi lavoro, come quando si lavora in una rivista, in una stazione radio, le persone vanno e vengono, alcuni pensano di poter fare meglio il lavoro, alcuni hanno percorsi di carriera diversi, altri trovano difficile stare lontani dalla famiglia ecc..
Le ultime sostituzioni sono avvenute due anni e mezzo fa, quando sono entrati Donny e Zoey nella band. Entrambi si sono integrati subito nella band, abbiamo co-scritto l’album.
Zoey si sposa con il nostro chitarrista, il loro matrimonio si terrà a gennaio in Texas.
Loro hanno semplicemente rispettato i criteri che sono stati proposti, ma normalmente se si sceglie qualcuno della band, deve essere una persona con cui andare d’accordo, deve avere uno stile, un grande talento, essere molto creativo, pensare con la propria testa, essere divertente, un vero personaggio.

Come hai iniziato a fare musica?

Quando andavo a scuola ero appassionato di punk, metal e crossover, ho fondato una band a scuola che non ha avuto molto successo. Beh, è andata bene per un po’ all’inizio perchè abbiamo venduto dei demo, ma poi mi sono unito a un’altra band, poi a un’altra ancora e alla fine ho incontrato il chitarrista originale Paul Ryan, che al momento è un promoter musicale di grande successo, in effetti è stato una delle persone che ha incoraggiato il singolo con Oli dei Bring Me The Horizon, perché lavora anche per loro. E’ un grande agente di booking.
Comunque questa è stata l’origine della band, questo percorso si è imposto e l’abbiamo perseguito.
Ho lasciato la scuola, ho deciso di prendermi un anno sabbatico, per focalizzarmi sulla band e vedere se avrebbe funzionato. Abbiamo inviato i nostri album alle case discografiche, ai promoter, e agli agenti di booking, e per fortuna abbiamo ottenuto l’attenzione della nostra etichetta discografica, e di un ottimo agente di booking che ci ha fatto suonare in Inghilterra con molte band.
Lentamente e inesorabilmente quell’anno sabbatico si è trasformato in due anni, e poi 30 anni dopo eccomi qui.

E’ stato un lungo percorso pieno di successi, le mie domande sono terminate, hai qualcos’altro che vorresti aggiungere?

Suoneremo al Live Club di Milano il 20 novembre, non vedo l’ora di suonare in Italia ancora una volta,
ci divertiamo sempre lì, e adoriamo l’ottimo cibo.
Cosa divertente, all’inizio dell’anno ero molto vicino al locale in cui suoneremo , perché una mia amica si è sposata in un castello non lontano da lì, ci siamo divertiti molto.
Tra l’altro c’è stato un tempo di merda poco prima che arrivassimo, una settimana intera di pioggia, ma poi c’è stato un tempo splendido e caldo il giorno del matrimonio, e questo anche nei giorni successivi. Siamo stati molto fortunati!
E come ho detto, non vedo l’ora di suonare al Live Club, suoneremo il nuovo singolo durante il tour, con il supporto delle Butcher Babies, dei Mental Cruelty e
Black Satellite

Non vedo l’ora di vedervi! Grazie mille dell’intervista!

Ci vediamo, ciao!

 

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