Legend Club di Milano quasi sold out sabato 3 maggio 2025 per i Make Them Suffer, solamente alla seconda data in Itala e prima come headliner. In apertura Resolve, Conjurer e If Not For Me.
If Not For Me

La serata non poteva aprirsi meglio di così: un gruppo giovane e fresco che ha scaldato il pubblico al punto giusto. Gli If Not For Me hanno portato una ventata di metalcore puro fatto di breakdown azzeccati, melodie orecchiabili, passaggi da voce pulita e scream molto coerenti che dimostrano le doti del cantante, supportato dalla bravura tecnica del resto dei componenti. La scaletta è stata composta in maniera organica, passando da momenti di forte carica ad altri più tranquilli e il cantante ha saputo tenere il palco perfettamente, soprattutto considerando che sono un gruppo emergente. La sala del Legend Club si è scatenata fin da subito tra pogo, mosh e salti e ha accolto al meglio il gruppo della Pennsylvania arrivato per la prima volta in Italia per questa data.
Conjurer

Cambiamo atmosfera con il secondo gruppo. I Conjurer ci portano su un genere totalmente diverso da tutte le band presenti in line-up proponendo uno sludge con forti influenze di black metal proponendo instancabilmente dei groove violentissimi e martellanti, pieni di riff graffianti, doppia cassa e scream. I componenti sono molto concentrati a suonare i loro lunghi e articolati pezzi uno dietro l’altro, lasciano poco spazio alle chiacchiere. Durante l’ultimo brano il bassista ha portato un po’ di dinamicità scendendo per suonare nel pit.
Non mi è ancora chiara la motivazione dietro la scelta di includere questo gruppo e le persone che cantavano e ballavano era meno numerose. Nonostante questo, la sala è rimasta piena come in precedenza e il pubblico si è goduto questo intermezzo diverso in attesa del resto dei gruppi.
Resolve

Arriva l’ora dei Resolve che ormai al Legend sono di casa, dopo la recente data lo scorso novembre, eccoli di nuovo qui a riportarci del sano metalcore moderno pieno di riff e groove metalcore accattivanti, melodie e ritmiche coinvolgenti. Se la proposta musicale è ottima, la presenza scenica non è da meno, merito anche del carismatico cantante capace di coinvolgere e per tutta la durata della performance il livello di energia è molto alto, il pubblico non si risparmia circle pits, wall of death e mosh.
Make Them Suffer

Dalla prima all’ultima canzone è stato un crescendo di energia e vigore. I Make Them Suffer non passavano dall’Italia da molti anni e la gente non si è fatta sfuggire l’occasione, la sala del Legend era infatti gremita e scalpitante di sentire riff graffianti, breakdown, canzoni melodiche e sognanti, brani fatti di pura energia con quel pizzico di hardcore dato dalla voce spesso graffiante e acuta del cantante.
Tra le canzoni più sentite ci sono state sicuramente Bones con l’alternare di parti ritmate e cori coinvolgenti, Erase Me dal testo struggente, l’arrabbiatissima Ghost Of Me e Weaponized con il ritornello che lascia spazio alla voce soave della tastierista.
Peccato per il malfunzionamento del sistema di aria condizionata/ventilazione che ha compromesso l’esperienza del concerto che molte persone non si sono godute per via del calore esagerato, tanto da uscire dal locale prima che l’esibizione terminasse. Make them suffer è stato preso alla lettera: tra temperatura illegale e botte volente, più che un concerto è stata una prova di sopravvivenza.
Setlist:
- Epitaph
- Bones
- Uncharted
- Ether
- Mana God
- Ghost of Me
- Oscillator
- Weaponized
- Hollowed Heart
- Soul Decay
- Erase Me
- Doomswitch
Encore:
13. Widower
Testo di Patrizia Bazzani
Fotografie di Matteo Codarri
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