Stasera 11 luglio 2023 ci troviamo nuovamente allo Slaughter club di Paderno Dugnano, dove la Grave Sin Bookings & Flaming Art Prod. hanno portato sul palco per un’unica imperdibile data, un’altra band cardine del death metal old school il cui nome è già una garanzia, loro sono i devastanti MASSACRE capitanati dall’intramontabile Kam Lee pronti a mettere a ferro e fuoco il locale.

Prima di loro si esibiranno tre special guest, i NECROSY e PUTRIDITY presi dal nostro calderone underground, mentre dalla Svezia abbiamo i METHANE, prepariamoci a ricevere la nostra dose di metal estremo in questo caldissimo martedì.

Come sempre all’apertura cancelli i presenti sono pochissimi, ma sicuramente affamati di metallo e quando entrano in scena i METHANE, ci bombardano di thrash metal suonando per intero il loro secondo disco Kill It With Fire fresco di pubblicazione.

Partendo con la title track procedono con grande energia, dall’accoppiata Jimi Mästerbo e Markus Grundström fuoriescono ritmiche furiose, il frontman Tim Scott scaglia massicce linee di basso e la sua gola sprigiona una voce sporca e tenace, mentre il session drummer Richard Fredricksson pesta senza pietà su piatti e pelli.

La potenza del sound miscelata alla forte tenuta di palco, affiatamento tra loro e interazione con il pubblico, fa riscontrare alla band un buon successo sino alla finale Thin The Herd, senza dubbio si sono rivelati dei buoni apripista per la serata e gli applausi del pubblico se li sono ampiamente meritati.

Setlist:
Kill It With Fire
Accuser (Of The Brethren)
Declare Chaos
Down In The Gutter
Shock And Awe
A Blood Red Sky
Thin The Herd

La serata procede con i nostri NECROSY nati nel 2010 a Venezia, il loro debut album Perdition risale al 2015 e logicamente colgono l’occasione per proporlo interamente, preceduti dal Preludio prendono posizione di fronte al pubblico leggermente aumentato, iniziando con Drown Into Perdition.

L’atmosfera si appesantisce sovraccarica di un technical death metal denso e martellante, Francesca Mancini e Leopoldo Santoro entrati nella band da pochi anni, dettano legge con riff serrati ma senza far mancare la componente melodica a tratti malinconica.

Christian Giusto alla batteria è una macchina da guerra oltre ad essere membro originale assieme al frontman dinamico Luis Maggio (Bloodtruth, Sudden Death), che trafigge l’aria con un growl gutturale e incita costantemente i presenti, rimarcando il fatto che essendo pochi a maggior ragione devono far sentire le loro voci.

La risposta è positiva e ogni canzone è ripagata con applausi, concedendosi poche pause giungono rapidamente alla conclusiva Abstract Vortex, terminando un’esibizione schiacciante preparando il terreno per la band successiva.

Setlist:
Preludio
Drown Into Perdition
Impulsive Whisperings
Buried Inside Your mental Walls
No Solution
Ascending Mourning
Flesh Script
Eternal Realms
Sea Of Illusions
Abstract Vortex

Ora si sale ulteriormente di livello con la seconda e ultima band italiana, un’accoglienza calorosa per i brutal death metaller PUTRIDITY nati nel 2005 a Ivrea, che preceduti dall’intro irrompono con Conceived Through Vermination, tratta dal terzo e ultimo disco Ignominious Atonement uscito nel 2015.

Da questo momento ci scaraventeranno addosso una mazzata dietro l’altra, attingendo Zombie Oral Sex dal primo lavoro sino a Adipocere Retribution e Molten Mirrors Of The Subjugated dal nuovo EP Greedy Gory Gluttony fresco di pubblicazione.

Durante la loro carriera hanno subìto vari campi di formazione, l’unico pilastro originale è Putrid Ciccio detentore di una sanguinaria ritmica, accompagnato dal secondo chitarrista Manuel “Skizo” Lucchini e Giancarlo Mendo al basso, entrambi in formazione dal 2022 che potenziano la ritmica dimostrando sinergia e notevole tecnica.

Lo stesso anno è entrato nella band Andrea Piro che sfodera un growl oscuro e brutale, infine Cédric Malebolgia militante dal 2018 fa tremare il palco sotto i suoi incessanti colpi, complessivamente la loro grintosa tenuta di palco e la violenza del sound, entusiasmano i presenti sollevando un po’ di moshpit per poi terminare con Draining Necro Anal Disgorgement, ponendo fine ad un‘esibizione d’impatto distruttivo riscuotendo molti consensi, preparando al meglio il pubblico per i tanto attesi headliner.

Setlist:
Intro
Conceived Through Vermination
Portrait Of A Soiled Innocence
Cannibalistic Postclimax Flesh Consumption
Sodomize Epileptic Chunks
Fermented Entrails
Adipocere Retribution
Mortyfying Carnality
Zombie Oral Sex
Molten Mirrors Of The Subjugated
Living Decomposition
Innate Butchery Aptitude
Draining Necro Anal Disgorgement

L’insieme degli special guest ha sicuramente scaldato i motori, pronti e rombanti per accogliere rumorosamente questi mostri sacri del death metal, durante il cambio palco e le ultime prove di check-sound la tensione si fa sentire, ma finalmente parte l’intro Dawn durante la quale i musicisti prendono posizione.

Nonostante il pubblico non abbia raggiunto il numero sperato, il calore dimostrato è pazzesco e quando compare l’inossidabile Kam Lee si solleva un boato, senza indugi i MASSACRE attaccano con The Innsmouth Strain facendo subito capire che con loro non si scherza.

Sulla breccia dal 1984 ci impartiscono una lezione di death metal old school, mentre tonnellate di rabbia e violenza investono il pubblico come una valanga, alimentate da Kam e compagni che fanno sanguinare gli strumenti.

Kam in quanto colonna portante dagli esordi si avvale di ottimi session musician, che costituiscono una ritmica micidiale con riff assassini e assoli folgoranti, un profondo basso d’acciaio e una batteria pari ad una scossa tellurica.

Dall’ultimo quarto disco Resurgence del 2021 suonano Book Of The Dead e Spawn Of The Succubus, mentre dai successivi EP traggono The Dunwich Horror, Behind The Serpent’s Course, Nailed Into The Casket e altre, tornando al passato con Biohazard, From Beyond, Provoked Accurser e altre, nell’insieme sono incudini in testa che mandano i fans in delirio.

Verso metà concerto per la gioia dei metallari fanno un medley che comprende Raining Blood, Master Of Puppets e The Trooper, e, tanto per gradire anche 99 Stab Wonds in omaggio a GG Allin And Antiseen.

Gli americani sono in perfetta forma e Kam si rivela un frontman carismatico e divertente, oltre a creare un’alchimia sul palco coinvolge costantemente i fans, tenendo tutti in pugno con il suo scream-growl incendiario.

Purtroppo quando ci si diverte il tempo passa inesorabile e quello a disposizione sta per finire, dopo la doppietta Fate Of The Elder Gods e Defeat Remains si ritirano per una meritata pausa, dopo pochi minuti riaccendono l’atmosfera con gli ultimi due pezzi Return Of The Corpse Grinder e Mutilated, Kam e compagni possono degnamente lasciare il palo accompagnati da forti urla e applausi, per aver iniettato nei fans una dose letale di death metal che nessuno dimenticherà.

Il metal estremo ha trionfato un’altra volta allo Slaughter Club, grazie alla professionalità, determinazione e tenacia dimostrata dalle band di supporto, e, ovviamente dai pericolosi MASSACRE che hanno sudato sangue per riuscire a dare la miglior performance, infine ringraziamo la Grave Sin Booking & Flaming Art Prod. e tutto lo staff del locale per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!

Setlist:
Intro – Dawn
The Innsmouth Strain
The Dunwich Horror
Nailed Into The Casket
Book Of The Dead
Biohazard
Medley (Slayer, Metallica, Iron Maiden)
99 Stab Wonds (GG Allin And Antiseen cover)
Helga (Lost Her Head) (Repulsion cover)
From Beyond
Behind The Serpent’s Course
Eldritch Prophecy / Provoked Accurser
Spawn Of The Succubus
Fate Of The Elder Gods / Defeat Remains

Encore:
Return Of The Corpse Grinder / Mutilated

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