Nonostante il grande caldo che ha colpito la città di Roma in questo martedì 18 luglio 2023, e che ha costretto gli organizzatori dell’evento a posticipare il concerto di circa un’ora, i 40mila spettatori presenti allo stadio Olimpico oggi hanno atteso con ansia il trio britannico di Matt Bellamy fin dalle prime ore del pomeriggio. I MUSE replicheranno poi il 22 luglio 2023 allo Stadio San Siro di Milano (info qui).
Dopo le grandiose performance delle band di apertura, One Ok Rock e Royal Blood, i Muse salgono sul palco incappucciati e con il volto coperto da una maschera fatta di prismi di vetro, sotto il logo infuocato del loro ultimo album (composto dalle iniziali di Will of the People), insieme ad un quarto componente che li accompagna suonando diversi strumenti durante tutto il concerto. Uno show costruito nei minimi dettagli, che racconta di un futuro apocalittico e rivoluzionario, fatto di guerre, mostri e disastri ambientali, coinvolgendo il pubblico attraverso i loro caratteristici effetti speciali, scenografie iper-tecnologiche e stelle filanti durante Compliance, per aggiungere un tocco di leggerezza a tutto il resto.
Fin dall’inizio scatenano un entusiasmo collettivo esagerato: i brani del loro nuovo disco, uscito lo scorso anno, si mescolano perfettamente a grandi classici come Hysteria, Supermassive Black Hole, Time is Running Out e Uprising, che portano i loro fan a saltare e cantare come se non ci fosse un domani. L’istrionico Bellamy si mostra, come sempre, in perfetta forma e a suo agio, la cui chitarra graffiante viene accompagnata in modo fantastico dalla batteria di Dominic Howard e il basso di Chris Wolstenholme, che non perdono un colpo e risultano precisi e potentissimi. “We love you, Roma”, afferma Matt sorridendo.
Fra i momenti clou della serata, troviamo il meraviglioso intro di pianoforte, Toccata e Fuga in re minore di Bach, che introduce You Make Me Feel Like It’s Halloween, durante la quale vediamo comparire i volti di serial killer come Jason Voorhees, Freddy Krueger e Ghostface, sulla maschera animata che fa da sfondo alla band; ma anche i coinvolgenti assoli di Bellamy con la sua chitarra, specialmente durante Madness, che sembra essere un vero e proprio prolungamento della sua voce impeccabile.
Anche il batterista si prende il suo piccolo momento di gloria, posizionandosi al centro della passerella durante Isolated System. Infine, come se tutto questo non bastasse, durante l’encore appare improvvisamente il busto di Satana sullo sfondo, con tanto di fuoco e fiamme, prima di chiudere definitivamente il concerto con Knights of Cydonia, preceduta dall’ omaggio a Ennio Morricone del tema de “L’uomo con l’armonica” da “C’era una volta in West”, eseguita dal bassista Wolstenholme con un’armonica a bocca.
Insomma, i Muse ci hanno regalato una boccata d’aria fresca durante questa giornata di caldo torrido, confermandosi una delle più grandi band live del pianeta, il cui mix di elettronica anni ’80, metal, rock e grande spettacolo ha conquistato il cuore di tutti i fan presenti stasera.
Setlist
Will of the People
Interlude
Hysteria
Psycho
Stockholm Syndrome
Resistance
Won’t Stand Down
Compliance
Thought Contagion
Verona
Time Is Running Out
The 2nd Law: Isolated System
Undisclosed Desires
You Make Me Feel Like It’s Halloween
Madness
We Are Fucking Fucked
The Dark Side (Alternate Reality Version; strumentale)
Supermassive Black Hole
Plug In Baby
Behold, the Glove
Uprising
Prelude
Starlight
Bis
Simulation Theory Theme / [JFK]
Kill or Be Killed
Knights of Cydonia (con intro de ‘L’uomo con l’armonica’ di Ennio Morricone)
testo di Valentina Purple Ricci
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