In questo piovoso mercoledì sera 12 febbraio 2025, a Bologna, una lunga fila di fan attende di poter entrare all’Unipol Arena per assistere a un live molto atteso, quello dei Pantera. Chiamatelo tributo, chiamatela reunion, non ha importanza. Sappiamo già che sarà un concerto di quelli che rimangono impressi.
Dopo il successo del primo tour, che li aveva visti sempre a Bologna due anni fa, anche questo tour è all’insegna dei grandi numeri e di diversi sold out in giro per l’Europa. Dopo più di vent’anni dallo scioglimento dei Pantera e dopo la perdita dei due fondatori (Dimebag nel 2004 e Vinnie Paul nel 2018), poter sentire dal vivo canzoni che hanno riscritto la storia della musica metal è una grande opportunità sia per i fan d’annata, che hanno già visto la band ai tempi d’oro (beati loro!), sia per i fan più giovani, cresciuti con il mito di una band diventata leggenda, che per una notte però diventa tangibile, reale.
La formazione attuale vede alla chitarra Zakk Wylde (chi se non lui) e alla batteria Charlie Benante degli Anthrax, ad accompagnare Rex Brown al basso e Phil Anselmo alla voce.
In apertura per questo tour due giovani band: i King Parrot e i Power Trip.
Eccovi il nostro report, buona lettura!
KING PARROT
Opening act puntualissimo: mentre gli spettatori riempiono gli spalti e il parterre, ecco sul palco gli australiani King Parrot, del roster dell’etichetta di Phil Anselmo, la Housecore Records. Arrivano con un grindcore pungente e fastidioso, come appunto dovrebbe essere tale genere.
Già dalle prime canzoni il pubblico sotto il palco non perde occasione per iniziare pogo e salti, come riscaldamento per i set successivi.
La band sul palco è grezza, animale e decisamente sopra le righe, a metà tra il ridicolo e lo scioccante.
Il set è breve e compatto, con brani che sembrano quasi tutti uguali ma che riescono assolutamente nell’intento di accendere la miccia con la loro attitudine hardcore e istrionica.
POWER TRIP
Prendono posto sul palco i Power Trip, anche loro dal Texas come i Pantera, con lo stesso piglio aggressivo e un sound groove.
Questa band si è da poco riformata dopo la perdita del precedente frontman, tornando in attività nel 2023 con Seth Gilmore alla voce.
Il gruppo parte con “Soul Sacrifice” e “Swing of the Axe”, che coinvolgono immediatamente tutti i presenti, mostrando da subito come i Power Trip siano un’apertura decisamente azzeccata.
Riff brutali e volumi altissimi sono serviti ai fan affamatissimi, che si lanciano in headbanging e crowdsurfing.
Sebbene il set sia solo di 40 minuti, l’intensità ed energia della band americana sono molto accattivanti. Decisamente, in questa data e probabilmente in tutto il tour, hanno guadagnato tantissima fanbase qui in Europa.
SETLIST POWER TRIP
- Soul Sacrifice
- Swing of the Axe
- Firing Squad
- Hornet’s Nest
- Nightmare Logic
- Drown / Crucifixation
- Waiting Around to Die
- Manifest Decimation
PANTERA
Da quando questa nuova versione dei Pantera si è riformata nel 2022, ci sono stati solo tour in tutto il mondo e tanto successo, nonostante le critiche.
Poter vedere questa line-up è una grande occasione, perché unisce l’opportunità di vedere Zakk Wylde e Charlie Benante, due musicisti di altissima caratura, assieme ai membri originali Rex Brown e Phil Anselmo, per portare di nuovo sul palco le canzoni dei Pantera e rendere omaggio ai fondatori Dimebag Darrell e Vinnie Paul.
È molto di più di un tributo o una celebrazione: è un nuovo capitolo di storia della musica metal.
Prima del live, sugli schermi passano immagini di concerti e backstage dei Pantera dell’epoca, un tocco nostalgico prima che l’arena si infuochi sulle note di “A New Level”.
La musica colpisce e attraversa ogni presente, nessuno riesce a stare fermo. Il tiro si alza ancora con “Mouth for War”, che non ha bisogno di presentazioni.
Phil Anselmo appare in ottima forma, scalzo e in pantaloncini, e per tutto il live la sua performance è forte, potente, con scream e growl impressionanti.
L’attenzione è anche puntata su Zakk Wylde, che si mantiene fedelissimo allo stile del suo compianto amico e ai suoi riff iconici.
Su pezzi come “5 Minutes Alone” o “Floods” è da brividi vedere come Wylde abbia un ruolo decisivo nel live, ma sempre omaggiando Dimebag, senza mettere troppo del suo elemento Black Label Society (sebbene musicalmente gli elementi in comune con i Pantera siano molteplici), eseguendo un lavoro con precisione oltre che con il cuore.
Rex Brown ha una presenza scenica più discreta e, senza troppi fronzoli, dimostra che il suo playing è sempre di livello, anche dopo decenni.
Su “This Love” ci si raccoglie per un momento più lento ma ugualmente intenso, con immagini dei fratelli Abbott sul maxischermo.
La nostalgia lascia il posto nuovamente all’energia e alle fiamme sui brani classici “Walk” e “Cowboys from Hell”.
Dietro la batteria Benante calza a pennello in questa formazione e il suo entusiasmo si manifesta nel suo drumming energico, brano dopo brano.
Ci avviciniamo alla fine di questo set, che ha reso principalmente omaggio a “Vulgar Display of Power” e “Far Beyond Driven”, due album essenziali nella carriera dei Pantera.
Nell’encore si chiude col botto con “Fucking Hostile” e “Yesterday Don’t Mean Shit”, lasciando i fan galvanizzati e adoranti.
Durante il saluto, prima che la band si congedi, Anselmo intona un pezzo di “Stairway to Heaven”, invitando tutti a cantare, rendendo ancora più iconico uno show di altissimo livello, musicalmente e sentimentalmente.
Un regalo ai vecchi fan e alla nuova generazione, da parte di una combo di musicisti d’eccezione, legati dalla storia di una band che ha dato tantissimo alla musica.
SETLIST PANTERA
- A New Level
- Mouth for War
- Strength Beyond Strength
- Becoming
- I’m Broken
- Suicide Note Pt. II
- 5 Minutes Alone
- This Love
- Floods
- Domination / Hollow
- Walk
- Cowboys from Hell
- Fucking Hostile
- Yesterday Don’t Mean Shit
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