Phil Lesh, il bassista rivoluzionario e co-fondatore dei Grateful Dead, è scomparso venerdì all’età di 84 anni. Lesh ha lasciato un’impronta indelebile nella musica rock e psichedelica, segnando un’epoca con il suo stile di basso innovativo e sperimentale. La notizia della sua morte è stata annunciata sui social media, dove si legge: «Ci ha lasciati serenamente questa mattina, circondato dall’amore della sua famiglia. Phil ha portato immensa gioia a tutti coloro che lo conoscevano e lascia in eredità musica e amore».
Nato il 15 marzo 1940 a Berkeley, in California, Lesh ha iniziato la sua carriera musicale come trombettista, prima di approdare alla scena rock. Durante i suoi studi universitari, si è avvicinato alla musica d’avanguardia sotto la guida di Luciano Berio e ha collaborato con musicisti del calibro di Steve Reich. Il suo incontro con Jerry Garcia, avvenuto nel 1959, ha dato il via a una collaborazione che avrebbe cambiato per sempre il panorama musicale.
I Grateful Dead, inizialmente conosciuti come i Warlocks, sono diventati presto una delle band più iconiche degli anni ’60, celebri per i loro concerti improvvisati e per la fusione di generi musicali. Lesh ha avuto un ruolo fondamentale nell’orientare la band verso sperimentazioni sonore, introducendo elementi di jazz e musica classica e creando uno stile unico definito “musica da camera elettrica”. La sua influenza principale era Johann Sebastian Bach, il cui stile contrappuntistico ha ispirato il modo in cui Lesh intrecciava il basso con le altre voci della band, creando un suono complesso e avvolgente.
Tra i brani che ha contribuito a comporre per i Dead, “Box of Rain” e “Unbroken Chain” sono considerati capolavori del rock psichedelico. Durante i concerti, era noto per le sue “bass bombs”, esplosioni sonore che risuonavano durante gli assoli, e per il modo in cui suonava il basso come fosse una chitarra, a volte con il plettro, spingendo il suo strumento a esplorare nuove frontiere sonore.
La sua carriera con i Grateful Dead si è estesa per oltre tre decenni, e anche dopo la morte di Garcia nel 1995 e lo scioglimento del gruppo, Lesh ha continuato a suonare la loro musica attraverso progetti come Phil Lesh and Friends. Con questo gruppo, Lesh ha mantenuto viva la tradizione dei Dead, collaborando con musicisti di tutte le generazioni.
Negli ultimi anni della sua vita, Lesh ha combattuto contro vari problemi di salute, inclusi un trapianto di fegato e due forme di cancro. Tuttavia, non ha mai smesso di esibirsi e di condividere la sua passione per la musica. Nel 2012, insieme alla moglie Jill, ha aperto il Terrapin Crossroads, un locale e ristorante in California dove i fan potevano assistere alle sue esibizioni live e ai concerti di altri artisti legati al mondo dei Dead.
L’eredità di Phil Lesh è incalcolabile, non solo per i suoi contributi alla musica rock e psichedelica, ma anche per il suo spirito creativo e la sua continua ricerca di innovazione. Il mondo della musica perde un gigante, ma le sue note e il suo spirito continueranno a risuonare attraverso i Grateful Dead e tutti i musicisti che ha ispirato.
Visualizza questo post su Instagram
Comments are closed.