Pierpaolo Capovilla, ex Il Teatro degli Orrori,  ha commentato, senza troppi giri di parole, la notizia del giorno su Laura Pausini, che si è rifiutata di cantare “Bella Ciao” in un programma TV spagnolo.

La cantante romagnola ha rifiutato motivando perché “Troppo politica e non mi piace cantare canzoni politiche”. 

Il cantante ha scritto:

La vergogna della canzone italiana nel mondo, che possa sparire per sempre. Non c’è più dignità, né orgoglio, nella nostra storia. Che schifo che fai, canzone italiana. Sprofonda nel tuo bel mare. Libera il mondo.

e poi commentato:

Che vada a farsi fottere la Canzone Italiana. Oggigiorno non serve a nessuno, se non a chi la canta. Che si vergogni, Laura Pausini, e tutte e tutti quelli come lei. Gente senza storia, senza dignità, senza niente di niente se non il conto in banca. Voglia di bestemmiare. 

rispondendo ad un commento che voleva mettere da parte l’impegno politico in favore della solo emozione che può dare la musica:

sciocchezze. La canzone o è impegno sociale e politico, oppure non è. Questo il mio punto di vista, da sempre. Cordialissimamente, a me delle emozioni non frega niente di niente.

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