Nati nel 1983, i Possessed avevano rivoluzionato il genere metal, insieme a band come Slayer e Venom, conferendo un taglio estremo e demoniaco.

Con l’album Seven Churches diedero una vera sferzata di violenza. Considerati una vera e propria cult band, influenzarono e molto probabilmente diedero il via a quel grande filone che è poi divenuto il Death Metal. Alcuni fanno risalire il nome del succitato genere proprio al titolo di una loro canzone.

La fortuna non ha mai giocato a favore dei nostri: il cantante, ed inizialmente bassista Jeff Becerra, in seguito ad un nefasto evento rimase paralizzato. Da quel momento ricoprì il solo ruolo di vocalist negli anni successivi. Dopo una lunga assenza nel 2007 i nostri ricomparvero sulle scene con diversi live, ma solo oggi possiamo assaporare un nuovo lavoro in studio.

Jeff Becerra, unico superstite della prima formazione, è accompagnato in questa nuova avventura da Daniel Gonzalez alla chitarra (Nailshitter, Gruesome), Claudeous Creamer sempre alla chitarra (Dragonlord, Serpent, Girth), Robert Cardenas al basso (Coffin Texts, Masters of Metal, Agent Steel, Malice, Engrave), ed Emilio Marquez alla batteria (Brainstorm, Sadistic Intent, Engrave, Brujeria). La maggior parte dell’album è stata scritta proprio dallo stesso Jeff, e dal compagno d’arme Daniel Gonzales.

Ma vediamo quali sorprese ci riserva l’ascolto di questo attesissimo ritorno.

Si aprono le danze con Chant of Oblivion, intro inquietante, che prepara alla mazzata che verrà .

No More Room in Hell apre realmente il disco in maniera dirompente, sfogando tutta la rabbia repressa nei nostri durante gli anni di assenza.

Dominion è la seconda bomba che ci esplode dritta in faccia, con un drumming forsennato, che ben sostiene pesanti riffs ed i soli rabbiosi che ci accompagnano fino alla fine senza darci tregua. Damned inizia in maniera meno diretta e piùmaestosa, cambiando un poco il ritmo senza però calare nell’ enfasi. Il brano, per rendere l’idea è piùda headbanging che da pogo. Un cambio di ritmo molto azzeccato che non fa calare l’attenzione. Il riff iniziale di Demon riprende la velocità  forsennata dei primi due brani, ma la canzone si sviluppa con una bella alternanza di mid tempos e sfuriate, introducendo altri elementi all’ascolto, senza perdere il filo dell’album.

Revelationsof Oblivion secondo Jeff Becerra

Questo album è stato un’esperienza fantastica dall’inizio alla fine. Noi tutti speriamo che vi piaccia e non vediamo l’ora andare in tour e creare nuova musica in futuro. Apprezziamo il vostro supporto e la vostra dedizione. Speriamo di vedervi ai nostri prossimi concerti. Grazie a ciascuno di voi per la vostra ispirazione e la dedizione mostrata nei confronti dei Possessed

Abbandoned è una furiosa track che ricrea caos primordiale; la parte centrale ci propone un mid tempo assassino per poi terminare con un reprise devastante. Sino a questo momento i Possessed non hanno sbagliato un colpo, l’ascolto procede fluido, ed i brani sono uno piùinteressante dell’altro. Shadowcult si apre con un intro che riporta ad atmosfere maligne, horror, in stile film Esorcista, per poi sfociare in una furiosa traccia thrash death di ottima fattura, non iperveloce quanto altre, ma che in ogni caso non lascia prender fiato.

Omen si presenta con un maestoso incipit con orchestre e cori a sottolineare il riff introduttivo, che poi verrà  variato ed accelerato nello sviluppo della canzone. La voce graffiante di Jeff è perfetta per questo tipo di sonorità . Pur non avendo growl selvaggi ed estremi, si sente chiaramente che i Possessed erano precursori di quanto oggi annoveriamo nel genere Death Meta. Si percepiscono influenze anche dei Venom in questa canzone, ma rielaborate secondo lo stile Possessed.

Ritual ci delizia con il suo bell’intro seguito da riffs intricati e tanto ritmo incessante, all’ascoltatore non si da tregua alcuna. The Word ha un intro così cupo da sembrare quasi un black in sitle Behemoth, seguito da cannonate di riffs che nuovamente annichiliscono le orecchie dell’ascoltatore. Graven ci assale con una raffica di triplette assassine sin dall’inizio, e si sviluppa nuovamente tra super velocità  e groove micidiale. Temple of Samael è l’outro che chiude il cerchio infernale che si era iniziato a tracciare con la opener track, impreziosito da una chitarra che suona stile litania funebre, per lasciarci senza fiato ad ascolto terminato.

In conclusione

Per la serie pochi ma buoni, i Possesed per varie ragioni nella loro carriera hanno prodotto pochi album, ma a partire da Seven Churches, che ha certamente influenzato una buona parte dei musicisti estremi di oggi, sino ad arrivare a questo Revelationsof Oblivion, non hanno sbagliato un colpo. Auguriamo a loro ed a tutti gli amanti del Death old school che proseguano con questa rabbia e tenacia il loro percorso. Se si amano le sonorità  estreme non ci si può lasciar sfuggire questo capolavoro!

Nuclear Blast – 10 Maggio 2019

Tracklist:
1. Chant Of Oblivion
2. No More Room In Hell
3. Dominion
4. Damned
5. Demon
6. Abandoned
7. Shadowcult
8. Omen
9. Ritual
10. The Word
11. Graven
12. Temple Of Samael

Band:
Jeff Becerra ”“ voce
Emilio Mà¡rquez ”“ batteria
Daniel Gonzalez ”“ chitarra
Robert Cardenas ”“ basso
Claudeous Creamer ”“ chitarra

visualizer No more room in hell

Shadowcult official live video

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