Finalmente anche Roma ha la possibilità  di vedere una delle migliori band nate nell’ultima decade in ambito hard rock che profuma di seventies, stiamo parlando dei Rival Sons, quartetto che per l’occasione del tour è diventato un quintetto con l’aggiunta del turnista  Todd à–gren-Brooks in qualità  di tastierista. Davvero molto bella la cornice di Villa Ada, splendido parco nel cuore di Roma che rende ancora piùsuggestiva l’esibizione della band capitanata dal chitarrista Scott Holiday.

A riscaldare la serata viene chiamata una giovanissima band romana i Life In The Woods, devo dire che i tre ragazzi sono davvero interessanti, il loro primo lavoro uscirà  a settembre per la Contempo Records e saranno prodotti dal grande Gianni Maroccolo. Il trio parte davvero alla grande, dinamiche potenti e rocciose, dove il rock  e il blues piùpolveroso la fanno da padrone, il singolo Nothing Is davvero un ottimo brano di presentazione, sentiremo parlare ancora di questa band, bravi davvero. Il tempo di un breve cambio palco ed ecco partire l’intro che introduce i cinque californiani sul palco, si parte subito con una bordata elettrica, Back In The Woods tratta dall’ultimo bellissimo Feral Roots, davvero un inizio terremotante.

A seguire Sugar On The Bone che mantiene alto il tiro, Pressure And Time con quel suo riff che ricorda i maestri Led Zeppelin, fa impazzire il pubblico presente, grande Scott Holiday alla sei corde, davvero possente la ritmica creata da Micheal Mike Miley alla batteria e Dave Beste al basso, il barbuto Todd à–gren-Brooks impreziosisce il tutto con le sue tastiere. La scaletta prosegue con Electric Man e con la cadenzata Too Bad per poi smorzare i toni e diventare piu’ dolce con la struggente Jordan e a seguire con la splendida Face Of Light. Ed ecco uno dei miei brani preferiti, Feral Roots che da anche il titolo all’album, l’interpretazione di Jay Buchanan è favolosa, l’anima dei Free di Paul Rodger aleggia su questo capolavoro. L’adrenalina sale tra il pubblico che si scatena con il ritmo incalzante di Torture, tratto dall’ep datato 2011, a seguire Open My Eyes e Look Away su quest’ultima la batteria martellante di Michael Miley prende il sopravvento.

End Forever fa saltare il pubblico presente, impossibile rimanere immuni da questa cascata di note che ti entrano della corpo, Do You Worst chiude momentaneamente la serata in attesa del bis finale affidato alla bellissima Shooting Stars cantata a squarciagola da tutto il pubblico. Keep On Swinging chiude in bellezza una fantastica serata dedita al rock piu’ viscerale, sanguigno e potente figlio di quella schiera di band nate alla fine degli anni sessanta: Led Zeppelin, Humble Pie, Grand Funk Railroad, Mountain ecc. ecc. e dove i Rival Sons si possono ormai consolidare come i nuovi portabandiera. Un ringraziamento doveroso ai ragazzi della Vertigo per il gran lavoro svolto e per la perfetta riuscita della serata.

 

Setlist:

Intro
Back In The Woods
Sugar On The Bone
Pressure and Time
Electric Man
Too Bad
Jordan
Face Of Light
Imperial Joy
Feral Roots
Torture
Open My Eyes
Look Away
End Of Forever
Do You Worst
Shooting Stars
Keep On Swinging

 

Lineup:

Jay Buchanan – voce
Michael Mike Miley – batteria
Scott Holiday – chitarra
Dave Beste – basso
Todd à–gren-Brooks – tastiere

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