Frontiers Music Srl ”“ Marzo 2018
Il terzo album è sempre un bel traguardo, soprattutto se a raggiungerlo è uno dei tanti supergruppi o side project, che solitamente durano lo spazio di un disco o poco più.
‘Earthrage’ è la terza fatica per i W.E.T. (Work Of Art, Eclipse e Talisman), band che ad oggi non ha sbagliato un colpo, grazie al debut del 2009, e a ‘Rise Up’ del 2013, diversi ma entrambi stupendi. Certo quando in formazione hai gente come Jeff Scott Soto e Erik Martensson tutto diventa piùfacile, però le belle canzoni bisogna anche saperle scriverle e non basta vivere di rendita.
‘Earthrage’ non delude le aspettative e si rivela un grande disco di hard rock moderno ma neanche troppo in fin dei conti, prodotto, mixato e masterizzato dall’infaticabile Erik Martensson.
Undici canzoni una piùbella dell’altra, un punto d’incontro tra alcune sonorità e melodie alla vecchia maniera e il nuovo che avanza.
‘Watch The Fire’ e ‘Burn’ e subito si capisce che il disco è di altissimo livello, bellissime melodie vocali, cori, hard rock di gran classe, melodico fino al midollo.
Abbiamo bisogno di canzoni da cantare e ricantare, ‘Kings On Thunder Road’ e ‘Elegantly Wasted’ ci vengono in aiuto, possedendo entrambe dei ritornelli che difficilmente se ne vanno una volta entrati in testa.
‘Urgent’ si presenta in modo piùaggressivo soprattutto nelle strofe, per poi ammorbidirsi nel refrain come sempre di ottima fattura.
Fino a questo momento i W.E.T. non hanno sbagliato un colpo, siamo a metà del disco e si ha voglia, tanta, di proseguire nell’ascolto.
‘Dangerous’ è un altro brano top, che mette in evidenza tra le altre cose, un Jeff Scott Soto strepitoso, davvero in forma e assoluto protagonista della situazione (capace di passare con estrema naturalezza dall’asprezza e complessità dei Sons Of Apollo alle melodie cristalline dei W.E.T.).
Ancora grandi canzoni, ‘Calling Out Your Name’, ‘Heart Is On The Line’, ‘I Don’t Wanna Play That Game’, un trittico da paura, una prova da autentici fuoriclasse e talentuosi musicisti.
Chiudono ‘The Burning Pain Of Love’ dalla melodia che riporta alla mente i Survivor e ‘The Never-Ending Retraceable Dream’ ultima traccia che si rivela uno dei pezzi piùbelli dell’album, da cantare fino allo sfinimento.
‘Earthrage’ è sicuramente una delle uscite migliori di questa annata musicale, un disco che non ha praticamente punti deboli, i W.E.T. uno dei pochi, pochissimi supergruppi per cui vale la pena spendere dei soldi e dedicare del tempo.
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Tracklist:
1.Watch The Fire
2.Burn
3.Kings Of Thunder Road
4.Elegantly Wasted
5.Urgent
6.Dangerous
7.Calling Out Your Name
8.Heart Is On The Line
9.I Don’t Wanna Play That Game
10.The Burning Pain Of Love
11.The Neverending Retraceable Dream
Band:
Erik Mårtensson ”“ chitarra, basso, tastiere, voce
Jeff Scott Soto ”“ voce
Robert Sà¤ll ”“ tastiere
Magnus Henriksson ”“ chitarra
Robban Bà¤ck – batteria
1 Comment
….Se il primo album omonimo rimane comunque irraggiungibile questo nuovo earthrage si piazza appena dopo in un ipotetica classifica…fantastiche songs che sanno riproporre la band senza copiare il passato…l’album e’ talmente convincente che una song vale l’altra…compatto …melodico…moderno …ROCK!!! incredibile…un altro grosso centro per soto , martensson e allegra compagnia!!!!