Serata dal sapore occulto stasera al Traffic Club, fanno la loro tappa i Blood Ceremony, quartetto canadese dedito ad un retro rock con reminescenze doom e progressive. Il gruppo e’ guidato dalla bellissima Alia O’Brien e ci presentera’ una scaletta incentrata sull’ultimo album Lord of Misrule rilasciato lo scorso anno dalla leggendaria Rise Above Records ed una serie di pezzi tratti dai precedenti lavori. Ad accompagnare la band canadese ci saranno gli inglesi Admiral Sir Cloudesley Shovell con il loro hard rock grezzo di chiara matrice settantiana, anche loro appartenenti della scuderia Rise Above Records. A riscaldare la serata vengono chiamate due bands nostrane: Nineleven dalla provincia di Latina e Witches Of Doom da Roma.

Iniziamo dai Witches Of Doom che ci propongono una miscela di goth, stoner e doom metal, con brani tratti dall’ultimo album Deadlights uscito lo scorso anno, band davvero interessante. Quando ancora il pubblico scarseggia salgono sul palco i Nineleven, con il loro death doom strumentale, proponendoci tutto il loro ultimo lavoro fresco fresco di stampa intitolato Uno Sporco Trucco.

Dopo il consueto cambio palco ecco finalmente salire gli Admiral Sir Cloudesley Shovell, terzetto che spara un hard rock primordiale davvero micidiale. Johnny Gorilla il chitarrista cantante e’ davvero un personaggio impossibile da non riconoscere, basettoni, baffo e occhialoni, flying a tracolla, distorsione ai massimi livelli e via”…davvero esplosiva la sezione ritmica composta da Louis Comfort-Wiggett al basso e Serra Petale alla batteria, una tenera fanciulla che picchia come un fabbro incazzato.

Tre quarti d’ora davvero col botto, dove il terzetto ci presenta brani tratti dai loro tre lavori, anche il pubblico che fino adesso sembrava sonnecchiare si sveglia e incomincia a riscaldarsi a dovere. Davvero grandissima prestazione quella degli Admiral, appena terminata la loro performance corro subito ad acquistare la maglietta con il logo del rapace, ormai divenuto negli anni la loro mascotte.

 

Poco dopo passata la mezzanotte ecco partire l’intro prima di Old Fires dall’ultimo bellissimo lavoro Lord Of Misrule, si aprono le danze con la bellissima Alia e i suoi Blood Ceremony. Band in forma splendida, gli occhi di tutti sono puntati sulla bella strega Alia O’Brien, figura davvero magnetica in possesso di una voce fuori dal comune. Con il consueto flauto ci regala un trittico stellare Goodbye Gemini, Drawing Down The Moon e Loreley dal chiaro sapore sabbattiano infarcito di riferimenti prog, Jethro Tull e Focus su tutti. La band e’ in stato di grazia, Sean Kennedy alla sei corde davvero superlativo, la sezione ritmica composta da Lucas Gadke al basso e Michael Carrillo alla batteria creano un groove davvero infernale…e poi c’e’ lei, Alia che con la sua tastiera e il suo flauto abbellisce ogni composizione, rendendo il tutto davvero magico.

La scaletta prosegue con Half Moon Street con quel retrogusto folk adagiato su riffs elettrici, la radice sabbattiana e’ in bell’evidenza su Return To Forever e My Brother Demon. L’atmosfera si fa delicata e nello stesso tempo oscura ed evocativa con la Lord Summerisle, dove duettano chitarra acustica e la voce del bassista Lucas Gadke. Oliver Haddo e Lord Of Misrule dal sapore occulto e sinistro potrebbero far da sottofondo per una messa nera, sulfuree e maligne al punto giusto. Nella parte finale della scaletta troviamo la stregonesca Witchwood e due pezzi da novanta I’m Coming With You dal primo disco omonimo del 2008 e The Magician che chiudono la performance perfetta dei canadesi. Dobbiamo fare i complimenti ad Hardstaff Booking e ai ragazzi del Traffic per averci dato l’opportunita’ di poter assistere a quest’evento, come sempre organizzato in maniera impeccabile, buona l’affluenza di pubblico.

Setlist Blood Ceremony: Old Fires, Goodbye Gemini, Drawing Down The Moon, Loreley, Half Moon Street, return To Forever, My Demon Brother, Lord Summerisle, Oliver Haddo, Lord Of Misrule, Witchwood, I’m Coming With You, The Magician.

 

Write A Comment