Quello che si appresta a finire è stato, indubitabilmente, l’anno del Duca Bianco. Da quando, la notte del 10 gennaio 2016, la stella del rock registrata all’anagrafe come David Jones e nota al mondo come David Bowie ha repentinamente smesso di brillare, il mondo intero non ha fatto altro che celebrarne ”“ attraverso mostre, convegni, libri, ristampe discografiche ”“ l’inarrivabile grandezza, la geniale produzione, l’inimitabile carriera. A quasi un anno dalla scomparsa, allora, Arcana ricorda Bowie ripubblicando in edizione economica la raccolta di testi commentati da Francesco Donadio, un libri che meglio di molti altri ha saputo indagarne l’articolato universo racchiuso nelle sue canzoni. Aggiornato a BLACKSTAR, l’album di studio uscito due giorni prima della scomparsa, il libro di Donadio setaccia la produzione bowiana alla ricerca del senso piùnascosto, della poetica sorprendente, della capacità di valicare i confini musicali. Perché Bowie è stato – è, e resterà -, uno dei grandi padri di quella che taluni chiamano musica rock, e altri preferiscono definire piùecumenicamente pop. In cinquant’anni di carriera ha attraversato (quasi) tutti i generi e alcuni ha contribuito a crearli. Musica potente, contrassegnata da testi talora misteriosi e di ardua decifrabilità . Del resto, lui è sempre stato un maestro nel mandarti fuori strada, disseminando nei suoi testi molteplici riferimenti e facendo ampio uso della tecnica del “cut-up” di ispirazione burroughsiana. Esiste però una continuità di fondo nell’opera di Bowie e, come egli stesso ha ammesso, «in fondo alla fine ricorrono sempre gli stessi temi, che poi sono i miei interessi». Non può che essere questo, pertanto, il punto di partenza per “decodificare” le liriche di un artista che ha saputo dare una brillante forma artistica ed estetica alle proprie ansie e ai propri travagli esistenziali.
David Bowie. Fantastic voyage. Testi commentati
Arcana
di Francesco Donadio
Collana:TXT
Pagine:610
