2025 – BMG Records
A distanza di sei anni dal precedente album solista, intitolato American Rock N’ Roll, Don Felder ritorna con The Vault: 50 Years of Music.
Noto per la sua militanza negli storici Eagles, il chitarrista ci regala undici canzoni registrate con tantissimi nomi affermati che lo accompagnano nelle varie tracce.
È il suo quarto album da solista, e le canzoni sono demo ri-registrate, inediti o pezzi composti per la band che ha letteralmente fatto la Storia della Musica e poi scartati.
Direi che la qualità delle canzoni è davvero alta, anche se in taluni frangenti manca un po’ di mordente al lavoro.
Intendo dire: tutto molto bello e suonato sapientemente, ma alcuni pezzi si trascinano in un binario un po’ prevedibile.
I nomi coinvolti sono altisonanti: posso citare, tra i numerosi amici che sono accorsi alla chiamata di Don, Steve Lukather, David Paich, Greg Phillinganes, Chad Cromwell, Matt & Gregg Bissonette, Nathan East e Brian Tichy.
La carriera musicale di Felder è cominciata grazie a Elvis Presley, visto in età adolescenziale all’Ed Sullivan Show.
Il lavoro si apre con il midtempo Move On, pezzo che non si allontana dalle sonorità tipiche della “Casa Madre”, gli Eagles.
Il brano fu scritto nel 1974 ed è sicuramente uno dei miei preferiti, con un bel assolo di chitarra davvero riconoscibile al primo ascolto. Il sound della chitarra di Felder è davvero iconico.
Ci sono pezzi anche come Heavy Metal, tratto dal suo primo album solista del 1983, Airbourne, completamente riregistrato.
Molto toccante è anche la canzone conclusiva Blue Skies, pezzo strumentale solo di archi e chitarra acustica, che tributa l’indimenticato Glenn Frey, suo compagno negli Eagles.
Ci sono anche momenti tipicamente AOR anni ’80 come Hollywood Victim, che però non riesce a raggiungere livelli memorabili.
Presenti anche due ballad: la prima è Together Forever, pezzo che ho molto gradito, specie per le parti di slide guitar, mentre la seconda è Let Me Down Easy, ancora meglio della precedente e con la voce di Nina Winter, davvero molto gradevole.
Un lavoro non fondamentale, ma che si lascia assai gradire.
Ci sono canzoni come Free at Last, che riescono a sedurti in un attimo, impreziosite anche da un ritornello davvero vincente.
Tracklist
- Move On
- Free At Last
- Hollywood Victim
- Last All Night
- Digital World
- I Like The Things You Do
- All Girls Love To Dance
- Together Forever
- Heavy Metal
- Let Me Down Easy
- Blue Skies
Line-up
Don Felder – voce, chitarra solista
Special guests:
Nina Winter – voce
Brett Simons – cori
Timothy Drury – cori
Don Felder – cori
Joe Williams – cori
Jaden Osborne – cori
Conesha “Ms Monet” Owens – cori
Riley Nicholson – cori
Windy Wagner – cori
Nathan East – cori
David Paich – cori
Orchid Quartet – cori
Steve Lukather – chitarra
David Paich – pianoforte
Alex Alessandroni – piano
David Paich – tastiere / B3 / sintetizzatori
Greg Phillinganes – tastiere
Alex Alessandroni – tastiere aggiuntive
Julian Chan – sintetizzatori
Alex Al – basso, tastiere
Leah James e Eva Jenner – voci
Orchid Quartet – archi
Kim Bullard – archi
Joe Williams – archi
Nathan East – basso
Matt Bissonette – basso
Brian Tichy – batteria
Jim Keltner – batteria
Gregg Bissonette – batteria
Todd Sucherman – batteria
Chad Cromwell – batteria
Lenny Castro – percussioni

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