2024 – Rough Trade / B2B Records, 2024

La prima volta che ho ascoltato “U Should Not Be Doing That” degli australiani Amyl and The Sniffers, sono rimasto davvero sorpreso dalla qualità della loro proposta. Un basso pulsante suonato da Gus Romer, figlio sicuramente e inconsapevole della mitica Tina Weymouth, leggendaria bassista dei Talking Heads, che domina dalla prima all’ultima nota. La voce di Amy Taylor, graffiante come quella di Deborah Harry e Courtney Love, è un altro ingrediente basilare per questa canzone. Non dimentico certo il ruolo del chitarrista Declan “Dec” Mehrtens e del batterista Bryce Wilson, che completano il quartetto e il brano in modo complementare.

La band australiana ha appena rilasciato il suo terzo album, dal titolo molto contrastante “Cartoon Darkness”. Due parole che possono racchiudere l’essenza della band: divertente all’apparenza, con canzoni che subito ti entrano in circolo con molta energia, e profonda e oscura nei suoi messaggi molto impegnati e politicizzati, senza dimenticare le varie citazioni al sesso presenti in questo lavoro. Amyl è un’anarchica, una ribelle pura, una donna che si ribella, recentemente molto arrabbiata per il messaggio che la politica americana sta trasmettendo al mondo. In una recente intervista al magazine Interview ha dichiarato: “Siamo in un’era di disincanto nei confronti dei leader in generale, perché sembrano due teste della stessa bestia.”

Tornando a “Cartoon Darkness”, il disco è davvero ben riuscito. Si apre con la provocatoria e scanzonata “Jerkin'”, una struttura tipica di un brano garage con venature palesemente punk, che richiama piaceri mai dimenticati. Sono passati tre anni dal precedente “Comfort to Me” e la bionda Amy è ancora ben incazzata col mondo. Oltre ai politici, i suoi testi prendono di mira la crisi climatica e tutti i problemi che l’eccessiva innovazione big tech ha causato. Tali messaggi sono messi un attimo da parte nella seconda traccia, il singolo “Chewing Gum”, che inizia con un’introduzione canzonatoria della band e dà il giusto inizio alle successive invettive di Amyl. Un riff potente introduce “Tiny Bikini”, dominato anche da un coretto che non ti lascia scampo e da un ritmo leggermente più rallentato rispetto alle due tracce precedenti.

Il disco è stato prodotto da un grande nome: Nick Launay, produttore di Nick Cave and The Bad Seeds e, per similitudini di sound, impegno politico e spensieratezza, degli Idles, una band che certamente condivide con Amyl and The Sniffers un percorso simile. Le due facce della stessa medaglia, preannunciate in precedenza per questo lavoro, emergono prepotentemente nella semi-ballad “Big Dreams”, un pezzo accompagnato da un bel video chiaramente ispirato al film Easy Rider, con motociclette che sfrecciano libere in un caldo deserto, e con la voce di Amyl, che per una volta non è aggressiva, ma ti culla con dolcezza ed evocazione.

È solo un attimo di tregua, visto che la cattivissima e punkeggiante “It’s Mine” ti pettina stile mohicano, anche se dura soltanto un minuto e trentotto secondi. Non che gli altri pezzi superino i tre minuti: la furia sonora prosegue subito con “Motorbike Song”, dove il chitarrista Dec si scatena come il miglior guitar hero che tu possa immaginare. Il ritmo cala un attimo con il mid-tempo “Doing In Me Head”, brano comunque piuttosto rabbioso, con un refrain che introduce un ritornello scandito per bene, che ti fa ricordare ogni singola parola.

La penultima traccia, “Pigs”, mi ricorda un perfetto connubio tra Iggy and The Stooges, Aerosmith e Guns N’ Roses, ed è uno dei pezzi più potenti dell’album. Il disco si chiude con la scanzonata e rallentata “Bailing on Me”, che mostra anche alcuni momenti più oscuri nel suo sviluppo.

Che dire? Un altro bel disco che va ad aggiungersi alla già nutrita lista di ottimi lavori usciti in questo 2024. Ora si spera in un annuncio di date italiane della band, che manca nel nostro Paese dal 2023, anno in cui suonarono a Padova.

Mauro Brebbia


Tracklist:

  1. Jerkin’
  2. Chewing Gum
  3. Tiny Bikini
  4. Big Dreams
  5. It’s Mine
  6. Motorbike Song
  7. Doing In Me Head
  8. Pigs
  9. Bailing On Me
  10. U Should Not Be Doing That
  11. Do It Do It
  12. Going Somewhere
  13. Me and The Girls

Band:

  • Amy “Amyl” Taylor (voce)
  • Bryce Wilson (batteria)
  • Declan “Dec” Mehrtens (chitarra)
  • Gus Romer (basso)
Mauro Brebbia
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