Come passa il tempo…sono gia’ passati vent’anni dall’uscita di Holy Land, capolavoro assoluto della band brasiliana, in quell’occasione mi accaparrai subito una copia appena uscita, confermando l’alto valore qualitativo gia’ dimostrato con il disco d’esordio. Non perdo l’occasione di vederli dal vivo e di assaporare tutto il disco riproposto dal vivo.

Causa traffico cronico sul raccordo  perdo purtroppo l’esibizione di uno dei tre special guests della serata i Timestorm. Arrivo in tempo per la performance dei Stage Of Reality band romana dedita ad un ottimo hard rock con tinte progressive, il pubblico ancora scarseggia ma i nostri ci danno dentro per scaldare gli animi e ci riescono alla grande. La scaletta e’ incentrata sull’ultimo lavoro “The Breathing Machine”, inoltre ci propongono un assaggio dell’imminente nuovo lavoro, eseguendo il singolo “Never”. Promossi a pieni voti.

Il tempo di un veloce cambio palco ed ecco salire sul palco i Sailing To Nowhere. La band romana capitanata da Marco Palazzi ex voce dei Kaledon ci propone una scaletta interamene incentrata sull’ottimo disco d’esordio “To The Unknown”, power metal caratterizzato dalla doppia voce maschile e femminile ed il look e’ di chiara ispirazione fantasy. Diciamo che la band composta da ottimi musicista scarseggia di originalita’ e necessita’ secondo me di tempo per poter emergere da un mercato ormai saturo.

Ed ecco giunto il momento tanto atteso, poter vedere per la prima volta gli Angra. Fa un po strano notare  che il solo membro originale  presente sullo storico  Holy Land e’ Rafael Bittencourt, la sensazione e’ quella di una tribute band di lusso ma ci accontentiamo. I nostri partono con Newborn Me e Final Light, notiamo subita la band in ottima forma, Rafael Bittencourt e affiancato alla chitarra dall’ottimo Marcelo Barbosa, il quale non fa assolutamente rimpiangere Loureiro, la sezione ritmica composta da Felipe Andreoli e Bruno Valverde e’ davvero potente e precisa ed e’ arricchita dalla presenza di un percussionista : Dedé Reis, il quale sara’ di enorme importanza per i passaggi piu’ etnici. Infine un discorso a parte merita il nostro Fabio Lione al microfono, assoluto protagonista della serata, destreggiandosi con assoluta disinvoltura in tutto il repertorio della band, pur avendo una timbrica diversa dal grande Matos. Dopo un assaggio iniziale i nostri partrono con l’esecuzione di tutto Holy Land.

Nothing To Say,  Carolina IV,  Silence And Distance deliziano e infiammano  la platea. Sul palco non e’ presente un tastierista quindi tutte le parti orchestrali e  di pianoforte sono affidate a delle basi registrate. C’era enorme curiosita’ nel sentire il nostro Fabio Lione alle prese con l’esecuzione di Holy Land, bisogna dire che l’esame e’ pienamente superato. Make Believe  e le conclusive Lullaby For Lucifer sono state cantate a squarciagola da tutto il locale, anche Deep Blue riceve consensi da tutti pur non essendo un brano suonato spesso dal vivo, da notare che questi brani sono stati cantati ottimamente da Rafael Bittencourt . Terminato il set di Holy Land i nostri ci deliziano con una sequenza di brani fantastici quali : Waiting Silence, Time, Rebirth e Nova Era”…in conclusione un ottimo concerto, buona la risposta del pubblico, ritorniamo a casa soddisfatti.

SETLIST ANGRA :  Newborn Me – Final Light – Nothing To Sea – Silence And Distance – Carolina IV – Holy Land – The Shaman – Make Believe – Z.I.T.O. – Deep Blue – Lullaby For Lucifer – Waiting Silence – Time – Rebirth – Nova Era

 

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