I BEHEMOTH, titani del black metal polacco, hanno annunciato l’uscita del loro nuovo singolo, provocatoriamente intitolato “The Shit Ov God”, prevista per mercoledì 29 gennaio. E no, non è un errore di battitura: la band capitanata da Nergal sembra intenzionata a continuare la sua tradizione di titoli controversi e a scuotere le coscienze con ironia e blasfemia.

Un tour da non perdere: “The Unholy Trinity”

Come se non bastasse la curiosità suscitata dal titolo, i BEHEMOTH saranno protagonisti dell’evento estremo dell’anno: il tour “The Unholy Trinity”, che partirà il 4 aprile 2025 da Vienna, Austria. Ad affiancarli, due nomi di spicco del panorama black metal internazionale: i norvegesi SATYRICON e i greci ROTTING CHRIST.

Il tour attraverserà le principali città europee, toccando Berlino, Parigi, Londra e Stoccolma, per concludersi il 27 aprile a Praga. Una line-up che promette serate di pura intensità, con i BEHEMOTH a dominare il palco con le loro performance esplosive, i SATYRICON a portare la loro maestosa visione del black metal e i ROTTING CHRIST a incantare con la loro melodia oscura e feroce.

Una carriera sempre in evoluzione

Nonostante i momenti difficili, come l’assenza temporanea del batterista storico Inferno (Zbigniew Robert Promi?ski) per problemi di salute, i BEHEMOTH hanno dimostrato una resilienza straordinaria. Durante il tour europeo dell’estate 2024, hanno accolto Jon Rice (batterista di Uncle Acid & The Deadbeats) per sostituire Inferno, una collaborazione che ha già funzionato in passato, come nel tour sudamericano del 2022 con gli Arch Enemy.

L’ultimo album della band, “Opvs Contra Natvram”, uscito nel settembre 2022, è stato un manifesto di ribellione e individualità. Con copertine gemelle in bianco e nero, il disco ha incarnato la visione letteraria e artistica che caratterizza i BEHEMOTH, grazie al design di Bartek Rogalewicz.

Un assaggio di provocazione

Con “The Shit Ov God”, i BEHEMOTH non solo riaffermano il loro ruolo di provocatori, ma confermano anche di non avere paura di spingersi oltre i confini, tanto nella musica quanto nei titoli. Che si tratti di ironia dissacrante o di una critica simbolica, una cosa è certa: il brano farà parlare di sé.

 

 
 
 
 
 
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