È il 20 Settembre 1999 e oggi esce Verdena, il disco omonimo di una piccola band bergamasca. Sono tre ragazzini appena appena ventenni ma hanno un sound interessante. Spettinante diciamo.

Praticamente potremmo addirittura parlare di grunge italiano.

Il disco è stato registrato da Giorgio Canali, per capirci è uno di un gruppetto a caso…i CCCP/CSI. Ed il tutto è stato registrato con la cara vecchia presa diretta, mica col pc. No, in presa diretta. Zero cuffie, zero metronomo, niente patinatura che da il digitale.  

Ecco le parole dello stesso Giorgio Canali:

Ho delle immagini precise dei Verdena in registrazione nello studio B di Sonica a Calenzano, in trio, tutto dal vivo tranne le voci, senza cuffie e senza metronomo, come del resto sono solito fare da trent’anni a questa parte. Francesca ed io a piazzare microfoni in giro e a sperimentare qualche soluzione tecnica che lei aveva imparato a Seattle nello studio di Stone Gossard 

Ne viene fuori un disco sporco e graffiante, non è un caso che Canali accenni al sound di Seattle.

Il singolo Valvonauta diventerà  uno dei brani piùrichiesti da Mtv e infatti il video girerà  in continuazione; messo lì tra un video dei Backstreet Boys e un Livin’ la Vida Loca di Ricky Martin. Fa uno strano effetto vero?

Si inizia ad accennare di nuovo al grunge, un po’ fuori tempo massimo è vero ma loro sembrano perfettamente inseriti nel contesto italiano.

La fine degli anni ’90, per la musica italiana “alternativa” come si diceva all’epoca, è un periodo molto fortunato, basti pensare ad alcune uscite dell’anno:

I Subsonica pubblicano Microchip Emozionale, per i Tre Allegri Ragazzi morti è il turno di Mostri e Normali, i Bluvertigo con Zero, gli After Hours buttano fuori Non È Per Sempre, abbiamo i Marlene Kuntz con Ho Ucciso Paranoia, i La Crus, gli Scisma, i Quintorigo, Giuliano Palma & The Blues Beaters

E solo l’anno prima, nel 1998, troviamo altri gruppi pazzeschi come i Prozac+ con il loro AcidoAcida, i Linea77, Frankie Hi-Nrg Mc con Quelli che Ben Pensano, i Timoria con Senza Vento, Carmen Consoli.

Torniamo ai Verdena, l’album è un 49 minuti di batteria pestata, canto gridato al microfono e linee di basso di quelle che ti entrano in testa.

Sono 12 tracce dai testi a volte criptici ma funzionali, sono tracce di cui a 20 anni di distanza ci si ricorda ancora e si cantano ancora (tenendo le vocali bene aperte), scuotendo la testa e desiderando ancora quei meravigliosi jeans lunghissimi e strappati che quasi strisciavano per terra.

  1. Ovunque (3.06)
  2. Valvonauta (4.23)
  3. Pixel (4.23)
  4. L’infinita gioia di Herny Bahus (4.30)
  5. Vera (2.41)
  6. Dentro Sharon (3.33)
  7. Ormogenia (3.01) (solo su edizione 2000 in vinile)
  8. Caramelpop (4.08)
  9. Viba (3.47)
  10. Ultranoia (4.55)
  11. Zoe (3.26)
  12. Bambina in nero (2.56)
  13. Eyeliner (6.52)

Torniamo ad oggi, 20 Settembre 2019, Verdena compie 20 anni, esce quindi, per festeggiare, Verdena 20th Anniversary . Questa versione (sia cd che vinile) è arricchita da alcuni brani inediti, versioni demo, acustiche e live, tenuti nel cassetto durante questi vent’anni.

 

I Verdena non hanno piùvent’anni, è vero, e pure noi siamo leggermente invecchiati e non abbiamo piùi jeans strappati, ma non importa, perchè oggi urliamo ancora “Sto bene se non torni mai“.

Buon compleanno Verdena.

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