2023 – Frontiers Records

Ci sono musicisti che non pubblicano mai o quasi musica inedita e ci sono invece musicisti top, che si divertono ancora come ragazzini a comporre e registrare nuove canzoni, mettendo anima, cuore e cervello in tanti differenti progetti. E’ questo il caso di Tracii Guns (chitarra storica degli L.A. Guns e conosciuto per i suoi trascorsi iniziali con i Guns N’ Roses e poi anche con Contraband e Brides of Destruction) e Todd Kerns (bassista di Slash feat. Myles Kennedy and the Conspirators, Heroes and Monsters e non so quanti altri progetti). Due amici di lunga data ,che per un motivo o per l’altro ,non erano ancora riusciti a comporre qualcosa insieme. Dieci anni circa di discorsi ed ecco questo “Solsorte“.

Disco dal titolo insolito, “Merlo” in danese e se pensiamo che il vero cognome di Guns è Ulrich, capiamo a cosa si riferiscono per “Solsorte”. Aiutati dal batterista Adam Hamilton, già visto negli L.A Guns come bassista e produttore, il trio ci regala un’assoluto e ben riuscito tuffo nelle sonorità piu’rock e genuine degli anni Settanta. Una sorta di tributo a bands come Free, Led Zeppelin, Bad Company ,che vengono tributati in modo assai funzionale e riletti a proprio piacere dal trio, che sarà aiutato in sede live da Johnny Martin (attuale bassista degli L.A Guns ed ex Adler) e Sam Bam Koltun alla chitarra ritmica ed attuale chitarrista della band losangelina Dorothy (nda che ha recentemente collaborato pure con Slash e la cantante è un’ex di Dj Ashba, ex chitarrista dei Guns N’ Roses). Questo per dire, che le connessioni volontarie ed involontarie con la più famosa band di Los Angeles del trentennio, sono tante. Non tante a livello di mero sound, visto che la band propone un sound più classico.

Todd Kerns è da sempre un ammiratore di Tracii Guns e ha dichiarato

“Quando mi ha contattato per questo progetto, eravamo ancora alle prese con la pandemia ed ho sentito davvero questo profondo bisogno di fare quanta più musica possibile mentre stavano tutti affrontando un futuro così incerto. Il disco si è rivelato non solo un’esperienza catartica, ma è diventata una delle mie musiche preferite di cui abbia mai fatto parte. È crudo, è reale e spacca. Sono super eccitato perché la gente lo ascolti!”

Il primo singolo “Shut Up (You Know I Love You)” ha catalizzato l’interesse sulla band, qualche tempo fa ed è accompagnato da un video girato dall’amico Enzo Mazzeo. Il disco non conosce momenti deboli e sicuramente oltre alle influenze tipiche degli anni Settanta e qualche inevitabile refrain che ricorda da vicino gli L.A.Guns, ci sono sicuramente momenti che possono ricordare anche sonorità tipicamente grunge, tipo Mother Love Bone o Alice In Chains.

Ci sono pezzi molto ritmati come “Coming in Hot”, che sono dominati dal groove e dalla chitarra di Tracii. Nulla da eccepire sul lavoro alla batteria di Adam.

Non si può anche restare indifferenti alla pura poesia e al ritmo ipnotico che il mid-tempo “On and On/Over and Over” ti sa regalare. Vale a dire, semplicemente pelle d’oca e brividi sulla schiena.
Incredibile come Todd Kerns sappia interpretare alla grande ogni canzone che gli venga proposta.
Si spera che oltre agli Heroes and Monsters, anche i Blackbird Angels possano suonare in Italia.
Purtroppo, causa costi troppo alti, le performances in territorio italiano degli L.A.Guns sembrano essere di nuovo “offlimits”.

Sicuramente uno dei pezzi maggiormente riusciti è “Just Everything“, che in qualche frangente mi ha ricordato qualcosa dei Kinks e dei Mott The Hoople e che sa colpire duro al centro. Tra l’altro in questo pezzo, c’è secondo me, il migliore assolo di Guns in tutto il lavoro.

C’è anche spazio anche per pezzi come “Broken in Two“, che mi ha sicuramente ricordato i migliori Aerosmith, in stile “Toys in the Attic” e ci sono anche piccoli cambi di tempo. Insommma un domino sonoro di assoluto pregio come risultato finale.

Un disco rock non si può definire tale, se non è presente la ballatona. Ed ecco arrivare in nostro soccorso, “Better Than This“, malinconica al punto giusto ed eterea quel tanto che serve. Il pezzo che ha pure il minutaggio più lungo di questo lavoro.

Se invece vogliamo parlare del pezzo più crudo e selvaggio di “Solsorte”, inebriamoci della potenza sonora di “Unbroken“. Pezzo in cui i Black Sabbath e i Pearl Jam vengono mescolati in uguale misura e si ottiene un cocktail sonoro, semplicemente devastante.

Da segnalare anche il pezzo finale “Scream Bloody Murder”, ritmatissimo e cadenzato,con la batteria di Hamilton molto potente e che da’il tempo giusto alle chitarre di Guns e al basso di Kerns.

Un lavoro che ricorda solo in piccolissima parte, i vari progetti dei componenti della band e che è l’ennesimo “disco strariuscito” della Frontiers Records.

Mauro Brebbia

 

Tracklist

01. Shut Up (You Know I Love You)
02. Mine (All Mine)
03. Worth the Wait
04. Coming In Hot
05. On and On/Over and Over
06. Only Everything
07. Broken In Two
08. Better Than This
09. Unbroken
10. The Last Song
11. Scream Bloody Murder

Band

Todd Kerns- voce e basso
Tracii Guns- chitarre
Adam Hamilton- basso.

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