2025 – Frontiers Music
Undici canzoni, quarantasette minuti di ascolto.
Questi sono i dati messi a referto da “Higher Ground”, sedicesimo album in studio dei tedeschi Bonfire, band attiva con questo nome dal 1986, ma che incide dischi dal lontano 1972 con il nome Cacumen.
Se penso a un certo tipo di metal classico teutonico, penso certamente a loro, agli Scorpions e agli Accept.
Ormai è rimasto soltanto il chitarrista Hans Ziller come membro storico della band. Ziller è comunque uscito e rientrato nel gruppo, che tanti ricordano anche per le produzioni patinate e ricercate di leggendari produttori quali Desmond Child e Michael Wagener.
In questo album, il primo di inediti dal 2020, debutta su brani nuovi il cantante greco Dyan Mair (vero nome all’anagrafe: Kostas Matziaris) e il giovanissimo e potente batterista italiano Fabio Alessandrini.
Il fatto che incidano per un’etichetta di assoluta qualità come Frontiers Music è certamente un bel biglietto da visita per gli ascoltatori appassionati di un certo metal classico e raffinato.
L’intro molto d’atmosfera, “Nostradamus”, introduce l’ascoltatore in un viaggio cosmico che sa rapirti per quasi tutta la durata del lavoro. È un’introduzione strumentale che aumenta gradualmente di ritmo, fino a sfociare nei riff davvero classici e potenti della prima traccia vocale, “I Will Rise”, una canzone che scuote ogni parte del corpo e ti fa scapocciare come se non ci fosse un domani.
Nulla di eclatante o di innovativo, ma è tutto eseguito come Dio comanda, con professionalità estrema e maestria assoluta. Ziller e il suo socio Frank Pané fanno un eccellente lavoro con i loro riff, dominati da sonorità tipiche del metal classico.
La sezione ritmica, formata dal bassista Ronnie Parkes, veterano di assoluta qualità e garanzia, e dal nuovo entrato Fabio Alessandrini, completa al meglio la base sonora, permettendo alla cristallina voce di Mair di esprimersi al massimo. Il cantante, tra l’altro, è già stato interprete di varie reinterpretazioni del repertorio classico della band.
La seconda traccia dell’album, la title track “Higher Ground”, inizia con un riff di chitarra rallentato che può ricordare da vicino “Balls to the Wall” dei connazionali Accept, ma poi, con il suo incedere grintoso e mid-tempo, riesce a scuoterti dal torpore di una giornata invernale, quando fa troppo freddo e le ore di luce sono poche.
Il disco è chiaramente un tributo alle origini della band piuttosto che un’evoluzione verso nuovi territori. Sicuramente non deluderà i fan storici, ma difficilmente attirerà nuove generazioni di ascoltatori.
Purtroppo, un certo tipo di musica sembra essere quasi un prodotto DOP, destinato a un pubblico sempre più ristretto. Le nuove generazioni sembrano poco interessate, attratte più da trap, k-pop e altre mode passeggere. Persino molti nuovi metalheads preferiscono contaminazioni con altri generi o band estreme dai nomi allegorici e ridicoli, proprio come le loro sonorità.
Ovviamente, si tratta di opinioni personali, ma questo pensiero chiarisce chi potrà amare questo disco, chi potrà semplicemente gradirlo e chi invece non sarà per nulla interessato. Ciò non toglie che l’album sia suonato e cantato con professionalità e passione.
Una bella base introduce “I Died Tonight”, pezzo patinato e di classe che mi ha conquistato per tutta la sua durata. Il ritmo si alza decisamente con la selvaggia “Lost All Control”, dominata dalla doppia cassa di Alessandrini.
Altri brani degni di nota sono sicuramente “Jealousy”, davvero grintoso, e l’eterea “When Love Comes Down”.
Segnalo inoltre che alla fine dell’album è presente una nuova versione, registrata nel 2024, del loro vecchio hit “Rock’n’Roll Survivor”.
Un lavoro che non deluderà certamente i fan di lunga data della band.
Attualmente, il gruppo sta tenendo alcuni concerti in Germania, e si spera che prima o poi possano essere annunciate date anche in Italia.
Mauro Brebbia
Tracklist:
- Nostradamus
- I Will Rise
- Higher Ground
- I Died Tonight
- Lost All Control
- When Love Comes Down
- Fallin’
- Come Hell Or High Water
- Jealousy
- Spinnin’ In The Black
- Rock’n’Roll Survivor (2024 Version)
Line-up:
- Dyan Mair – voce
- Hans Ziller – chitarra
- Frank Pané – chitarra
- Ronnie Parkes – basso
- Fabio Alessandrini – batteria
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