Questa sera si sono esibiti al Locomotiv di Bologna i Built to Spill per la rassegna di concerti Express Festival curata dal Locomotiv Club di Bologna. Hanno aperto il concerto i The French Tips

Express Festival è nato nel 2007 in contemporanea con l’apertura del Locomotiv Club. L’obiettivo del festival è sempre stato quello di selezionare una serie concerti dall’alto profilo qualitativo e dal respiro internazionale.

Express ha in precedenza ospitato (in varie locations a Bologna): Savages, Bombino, Sunn O))) , Jamie Lidell, FourTet, Caribou, Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra, These New Puritans, Wild Beasts, James Blake, Omar Souleyman, Mulatu Astatke, Tortoise, Psychic Tv, Tycho, Coldcut, Lamb, !!! (Chk Chk Chk), Mudhoney, 2manydjs, Arto Lindsay, Lali Puna e Liars, Fatoumata Diawara, Grandmaster Flash, Fontaines D.C., Comet is Coming…

I Built To Spill sono tornati in grande stile con “When the Wind Forgets Your Name”, disponibile in tutto il mondo dallo scorso 9 settembre 2022 grazie alla Sub Pop, che aveva ristampato in vinile lo stratosferico “There’s Nothing Wrong With Love” nel 2015.

Già nel sentire i brani pubblicati “Gonna Lose”, “Fool’s Gold” e “Spiderweb” possiamo affermare con certezza che l’attesa che ci ha separato da “Untethered Moon” – sempre del 2015 – è stata ripagata. Il disco vede la produzione di Doug Martsch con il contributo al mix del resto della band: Lê Almeida, João Casaes e Josh Lewis.

La copertina è opera della fumettista Alex Graham (Dog Biscuits; Fantagraphics Books). Fin dagli esordi nel 1992, il fondatore dei Built to Spill Doug Martsch ha inteso la sua amata band come un progetto collaborativo, un gruppo in continua evoluzione di incredibili musicisti che fanno musica e suonano insieme dal vivo.

Ho voluto cambiare la formazione per molte ragioni. Ogni volta che finiamo un disco voglio che il prossimo suoni totalmente diverso. È divertente suonare con persone che apportano nuovi stili e idee“, dice Martsch.

Ed è bello essere in una band con persone che non sono ancora stanche di me“.“When the Wind Forgets Your Name” continua a espandere l’universo di Doug Martsch in modi nuovi ed emozionanti. Nel 2018 la fortuna e l’intuito lo hanno fatto incontrare con l’artista punk lo-fi brasiliano Le Almeida e con il suo collaboratore di lunga data João Casaes, entrambi nella band jazz rock psichedelica Oruã.

Quando ha scoperto la loro musica, Martsch se ne è subito innamorato tanto da chieder loro di unirsi a lui. Le date in Brasile sono andate così bene che Martsch, Almeida e Casaes hanno deciso di continuare a suonare insieme per tutto il 2019, in tour negli Stati Uniti e in Europa.

Durante i soundcheck hanno imparato nuove canzoni scritte da Martsch, registrando le tracce di basso e batteria nella sua sala prove a Boise una volta terminato il tour. Il chitarrista ha poi sovrainciso le proprie parti e mancava solo di mixare insieme l’album da qualche parte in Brasile o negli Stati Uniti, ma la pandemia ha impedito loro di riunirsi di persona.

Nasce quindi “When the Wind Forgets Your Name”, una miscela complessa ma coesa delle diverse idee musicali degli artisti. Insieme ai testi poetici dei Built to Spill, la sperimentazione e l’attenzione ai dettagli producono un album pieno di suoni unici, vividi e senza tempo. Almeida e Casaes sono tornati a suonare con gli Oruã, mentre intanto Martsch coinvolgeva Teresa Esguerra dei Prism Bitch alla batteria e Melanie Radford dei Blood Lemon al basso. I Built to Spill e gli Oruã sono attualmente in tour e hanno in programma una serie di concerti insieme.

 

Fotogallery curata da Emanuel Giordani

 

The French Tips

 

 

Built to Spill

 

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