Erano i primi anni ottanta e in Italia i gruppi che andavano per la maggiore erano Kiss, Iron Maiden, Motorhead, Saxon, molti metal kids cominciavano a simpatizzare anche per i gruppi piu’ estremi, quali Tank, Venom, Jaguar, Raven,  dove la caratteristica ere pigiare sull’acceleratore e usando tematiche specialmente nel caso dei Venom, riguardanti l’occultismo e tutto quello che aveva a che fare con il demonio. E’ in quel di Milano che quattro ragazzi poco meno che ventenni, tutti affascinati dalla nuova scena estrema proveniente dall’Inghilterra, decisero di mettere su una band che avesse un suono sporco, ruvido come Tank e Venom, nacquero cosi’ i Bulldozer. Il primo nucleo della band era composto da: Andy Panigada alla chitarra, Dario Carria al basso, Erminio Galli alla batteria e AC Wild al basso-voce, con questa formazione diedero alle stampe il 45 giri autoprodotto, ormai divenuto raro e difficile da reperire, intitolato Fallen Angel che conteneva sul lato b l’altro pezzo Another Beer (It’s What I Need).

 

Il singolo venne spedito oltre che a Kerrang, noto magazine inglese dell’epoca specializzato in hard rock ed heavy metal, il quale lo stronco’ immediatamente insieme al debutto degli Hellhammer, anche ad alcune case discografiche famose in quel periodo nella scena estrema, Roadrunner, Music For Nation e Neat. La Roadrunner fu l’unica interessata a mettere sotto contratto la band, imposero come produttore Algy Ward dei Tank, come studio di registrazioni fu scelto lo Psycho di Milano, prima della registrazione del disco Dario ed Erminio lasciarono la band ed il posto di batterista fu preso da Don Andras, la band si ridusse a trio ed effettuo’ un tour italiano proponendo uno show terremotante e blasfemo, affascinando il pubblico piu’ estremista.

Il disco venne finalmente registrato nel novembre del 1984 e pubblicato nel marzo del 1985, ebbe una buonissima accoglienza in tutta Europa, promuovendo i Bulldozer come autentica cult band, raggiungendo un vasto pubblico tra gli amanti delle sonorita’ piu’ malsane e blasfeme. Gia’ l’immagine di copertina, dove un prete esorcista cerca di liberare dal demonio AC Wild, rende l’idea dei contenuti del disco, l’intro d’apertura e’ affidata all’inquietante esorcismo con tanto di urla demoniache per poi scatenarsi nella violenta Cut Throat, dove la voce cavernosa di AC Wild ci trasporta in un girone infernale, rabbiosa e maligna Insurrection Of The Living Damned che inizialmente doveva descrivere la distruzione di una chiesa da parte di alcuni giovani, mettendo in evidenza l’odio nei confronti della religione e dei suoi seguaci, il testo fu poi modificato in quanto poteva creare delle accuse di istigazione e ispirazione a compiere tali azioni.

Nell’album e’ presente anche la nuova versione di Fallen Angel, precedentemente pubblicata come 45 giri, dove il nuovo batterista Don Andras viaggia come una locomotiva impazzita, le bordate di violenza continuano con Mad Man e The Great Deceiver , dove i riff e gli assoli al fulmicotone di Andy la fanno da padrone. Whisky Time sparata a mille in pieno stile Tank, racconta di una serata trascorsa in Svizzera tra night club e boccali di birra. L’atmosfera si fa piu’ dark oriented in Welcome Death e in Endless Funeral, condite con degli interessanti assoli di Andy. Nello stesso anno di uscita di debutto dei Bulldozer, la Music For Nation  pubblico’ la compilation Speed Kills The Very Best In Speed Metal, includendo il brano Insurrection Of The Living Damned nella tracklist, al fianco di mostri sacri come Metallica, Slayer, Possessed, Exodus.

Negli anni che seguirono i nostri pubblicarono diversi lavori che fecero aumentare il seguito e la fama anche oltre i confini nazionali, Germania, Austria e in molti paese dell’est europeo, basti pensare alla pubblicazione di Alive…In Poland nel 1990, arrivando a stampare anche oltreoceano come in Canada e Giappone. L’influenza che i Bulldozer ebbero sulla scena estrema europea fu molto importante, basti pensare all’orda barbarica proveniente dal nord europa, che verso all’inizio degli anni 90 cominciava ad invadere l’intero continente. La band scomparve per diversi anni per poi riformarsi con i soli AC Wild e Andy Panigada della line up storica, pubblicando un nuovo lavoro nel 2009…ma questa e’ un altra storia.

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Tracklist:

  1. The Exorxism
  2. Cut-Throat
  3. Insurrection Of The Living Damned
  4. Fallen Angel
  5. The Great Deceiver
  6. Mad Man
  7. Whisky Time
  8. Welcome Death
  9. Endless Funeral

Band:

AC Wild – basso e voce

Andy Panigada – chitarra

Don Andras – batteria

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