Il 13 settembre 2025, al Rock Hard Festival Greece di Atene, i fan del doom metal hanno assistito a un evento storico: il ritorno sul palco di Messiah Marcolin con i Candlemass, dopo quasi vent’anni dall’ultima esibizione insieme. Un concerto unico, presentato come un’esclusiva mondiale, che ha riacceso le speranze di una possibile reunion.
Intervistato da Rock Hard Greece, Marcolin ha raccontato la sua emozione nel ritrovare la band:
“È passato tanto tempo, ma sul palco è stato come se fosse ieri. Con i Candlemass c’è qualcosa di speciale: quando suoniamo insieme funziona. Non so spiegare come, ma funziona.”
Il cantante svedese ha ricordato anche il debutto con la band nel 1987 a Jönköping:
“Fin dal primo concerto c’è stata magia, la gente saltava sul palco, anche i punk. Era qualcosa di unico, e lo è ancora oggi.”
Nonostante i vent’anni lontano dal gruppo, Marcolin si è preparato con grande serietà per affrontare il festival:
“Non c’è fortuna, solo duro lavoro. Ho cantato quasi ogni giorno per cinque mesi per essere pronto. Quando cadi sul palco, o ci sono problemi tecnici, devi avere la ‘memoria muscolare’. È stato faticoso, ma ne è valsa la pena: i fan hanno avuto un grande show.”
La sua autoironia non è mancata:
“Sono pigro, canto solo quando serve. Ma questa volta mi sono rimesso in forma. Alla fine è stato divertente, anche se sono caduto durante il concerto.”
Il ritorno in Grecia ha inevitabilmente sollevato la domanda: sarà stata un’apparizione isolata o l’inizio di qualcos’altro?
“Io non ho mai detto che sarebbe stato l’unico concerto, quello l’ha detto Leif [Edling, bassista e principale compositore dei Candlemass]. Io dico ai promoter: contattate il manager dei Candlemass, Olé Bang, e provate a organizzare altri concerti con me. Sarebbe un peccato che tanti fan nel mondo non possano vederci.”
Marcolin guarda già ai prossimi anni, lanciando un messaggio chiaro:
“Adesso è il momento di prenotare i grandi festival del 2026. Se ci trattano bene come hanno fatto in Grecia, non vedo perché non continuare.”
“Per me questa è una versione ‘vintage’ dei Candlemass. Siamo tutti più vecchi, io sono il più giovane con 57 anni… ma c’è ancora alchimia.”

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