A circa tre anni dall’album di esordio, Dan e Sergio, meglio noti come Coiled Around Thy Spine, tornano alla carica con il secondo disco, fresco di pubblicazione.

Paracosm apre in maniera dirompente il disco, è un brano molto veloce che attira immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore. Il carattere compositivo è  coerente con il primo lavoro, la tecnica è tanta, associata all’impatto della ritmica. Le aperture melodiche ed i soli virtuosi ben si innestano nel riffing serrato, ed il cantato di Dan è l’ideale per completare l’impasto sonoro. Non mancano un paio di interessanti breakdown, per movimentare un po’ il ritmo elevato del brano. Back to the Dark Dimension prosegue la corsa, per poi evolversi in una composizione piùcadenzata, da headbang. Molto interessanti le variazioni di ritmo che si alternano nello scorrere delle note, e rendono il brano per nulla scontato. Breath of Existence è un brano estremo, che eleva nuovamente la tensione, se mai si potesse parlare di allentamento; anche in questa composizione va sottolineata la sapiente miscela di figure ritmiche, tese a rendere il brano incessante ma non ripetitivo o noioso.

Graveyard of Thoughts inizia con una melodia decisamente diversa rispetto a quanto ascoltato fino ad ora, e si sviluppa attorno ad un ritmo meno ossessivo. Il ritornello è di immediata assimilazione. Se si potesse utilizzare il termine nel contesto Death Metal si potrebbe definire “catchy”. Burning Souls  modera ulteriormente il ritmo; è un brano meno spedito, specialmente nell’incipit. Ci si può così soffermare maggiormente ad apprezzare la perizia compositiva, gli arrangiamenti, i dettagli. In un contesto meno serrato tali elementi vengono maggiormente esaltati. Survival Instinct arriva dritta come un pugno in faccia, e ci ricorda che stiamo ascoltando un disco Death Metal! La tensione risale improvvisamente, spiazza, in senso positivo. Siamo di fronte ad un brano molto diretto, che ben bilancia episodi piùarticolati di questo lavoro.

Red Rising Sun  nuovamente concede, almeno in apparenza, una nuova tregua all’ascoltatore; si tratta di un brano non velocissimo, con una melodia portante molto facile da interiorizzare, ma non privo di soluzioni particolari e sorprese durante l’ascolto. From The Ashes, la title track e brano conclusivo  dell’album, è una vera chicca: brano molto diretto, in cui modernità  e tradizione si fondono alla perfezione. Un bel pezzo da pogo ed headbang, che non manca di stupire con un finale a sorpresa, molto soft. Un ottimo outro per il disco.

Analogamente allo scorso lavoro, sul canale youtube della band, troverete anche una cover, realizzata insieme al disco, questa volta si tratta di Like Hell, dei Loudness, vale la pena fare una vistita alla pagina.

I Coiled Around Thy Spine ci sono riusciti di nuovo: From the Ashes è un disco riuscito, in cui impatto sonoro, abilità  compositiva, virtuosismo esecutivo di Sergio si sposano molto bene, arricchiti dal cantato scream-growl di Dan, amalgamato perfettamente con il tessuto strumentale. Ne risulta un lavoro ancora piùmaturo del già  sorprendente Shades, in cui l’identità  musicale del duo prende una forma ancor piùnetta.

Imperdibile per gli amanti del genere Death Metal, da ascoltare almeno una volta per gli amanti del metal in generale.

Tracklist:

  1. Paracosm
  2. Back to the Dark Dimension
  3. Breath of Existence
  4. Graveyard of Thoughts
  5. Burning Souls
  6. Survival Instinct
  7. Red Rising Sun
  8. From the Ashes

Band :
Daniele Rosso ”“ voce
Sergio Costa ”“ chitarra e basso, programmazione

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